HEALTH SCIENCES PRESENTATION

ATTIVITà DI LABORATORIO SULLE CARICHE ELETTRICHE

Notarangelo Miriana 4Bs

ELETTROSCOPIO DI VOLTA

INDICE

ELETTROFORO DI VOLTA

GENERATORE DI VAN DE GAFF

GENERATORE DI WIMSHURST

ELETTROSCOPIO DI VOLTA

L'elettroscopio è un apparecchio che permette di stabilire se un corpo è carico elettricamente, si tratta di un rilevatore di carica, visto che a differenza dell'elettrometro, non può quantificare la carica elettrica.. Il suo funzionamento si basa su una delle proprietà fondamentali dell'elettrostatica: due corpi dotati di carica elettrica dello stesso segno si respingono, mentre di segno opposto si attraggono. COME è FATTO L'ELETTROSCOPIO?

E' costituito da una coppia di foglioline di alluminio collegate elettricamente ad un'asta metallica all'interno di un contenitore di vetro. Da un lato l'asta termina con un pomello di materiale conduttore, mentre dall'altro, con una coppia di sottili foglioline metalliche, spesso d'oro. Quando è scarico le foglioline sono chiuse quindi parallele. Se si avvicina al pomello un corpo carico e lo si tocca, una parte della carica passa all'asta e si distribuisce fino alle foglie. Per la repulsione dovuta alla forza di Coulomb, le foglie acquistano cariche dello stesso segno e si respingono.Quindi se un oggetto è carico fa divaricare le foglioline, le quali rimangono nella stessa posizione anche dopo il contatto.

LOREM IPSUM DOLOR SIT

ELETTROFORO DI VOLTA

L’elettroforo perpetuo o di Volta deve il suo nome allo scienziato italiano Alessandro Volta, che lo propose nel 1775 come strumento in grado di accumulare carica elettrica e produrre scariche elettriche in maniera perpetua. COME è FATTO L'ELETTROFORO? Esso è uno strumento composto da due parti: la “schiacciata”, ossia uno strato di materiale isolante e lo “scudo”, una lastra di materiale conduttore, sorretto da un manico isolante e usato in abbinamento ad una superficie in materiale isolante FUNZIONAMENTO

Si carica la piastra strofinandola con un panno e vi si posiziona sopra il disco metallico: sulla parte inferiore del disco si inducono cariche di segno opposto a quelle della piastra, mentre sulla parte superiore si inducono cariche dello stesso segno. Toccando con un dito la faccia superiore del disco questo viene collegato a terra attraverso il corpo umano e le cariche dello stesso segno si disperdono al suolo; se a questo punto, staccato il dito, si allontana il disco dalla piastra, questo resta carico e la sua carica può essere trasferita ad un altro conduttore.

LOREM IPSUM DOLOR SIT

LOREM IPSUM DOLOR SIT

GENERATORE DI VAN DE GRAFF

è una macchina elettrostatica in grado di accumulare una notevole quantità di carica elettrica in un conduttore e capace di generare altissima tensione COME è FATTO IL GENERATORE DI VAN DE GRAFF'?

Il dispositivo è composto da un guscio sferico conduttore sorretto da un isolante. Al suo interno vi è una cinghia isolante tesa tra due pulegge, che viene messa in rotazione da un motore. La cinghia è posta in contatto con delle punte metalliche collegate a un generatore di tensione continua. La cinghia viene caricata per effetto punta da un elettrodo a pettine, trascina le cariche all'interno della sfera e alla fine ritorna scarica verso il basso e poi si carica di nuovo passando davanti al primo prttine. FUNZIONAMENTO Mettendo a contatto con la sfera del generatore un corpo conduttore isolato da terra, quest'ultimo si caricherà con cariche dello stesso tipo di quelle presenti sulla sfera. Si distribuiranno il più lontano possibile dalla sfera e si rispingeranno tra loro.

GENERATORE DI WIMSHURST

Questa macchina è stata ideata dall’ingegnere inglese James Wimshurst, può produrre una elevata differenza di potenziale che può raggiungere alcune centinaia di migliaia di volt.COME è FATTO IL GENERATORE DI WIMSHURST? L’apparecchio è costituito da due dischi uguali di plexiglas, posti in verticale ad piccola distanza. Questi dischi ruotano intorno ad uno stesso asse orizzontale, ma in senso opposto, grazie ad un sistema di cinghie e pulegge azionate da una manovella, posta di lato alla base della macchina. Radialmente, lungo il bordo esterno dei due dischi, sono disposti dei piccoli settori metallici. Durante la rotazione i settori di ogni disco scorrono sotto una coppia di spazzole di rame, sostenuta da un supporto conduttore inclinato e di lunghezza pari al diametro dei dischi; i supporti delle spazzole, posti sui due lati, sono inclinati uno rispetto all’altro. Due punte metalliche si affacciano su un disco agli estremi opposti di un diametro orizzontale;queste punte sono collegate all’armatura interna di due condensatori cilindrici, fissati alla base; ciascuna di queste armature è connessa con una delle sferette di uno spinterometro, la cui distanza è regolabile.

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