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Moschea hassan II
AMIRA SAIL
Created on February 28, 2024
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Transcript
MOSCHEA
HASSan II
Lavoro di gruppo di Sail Amira, D'Andrea Chiara, Pogliani Cesare, Minacapilli Aurora
Indice
Posizione
Storia
Committente
Architetto
Arte
Sala abluzioni
Dove si trova
La moschea di Hassan II si trova a Casablanca, in Marocco e si erge su una lingua di terra prospiciente l'Oceano Atlantico, che parte dal piazzale di 90 000 m², capace di ospitare circa 80.000 fedeli. Il progetto dell'architetto sembra essere stato ispirato dai versetti coranici in cui si dice che il trono di Dio è costruito sull'acqua, quindi la struttura sorge su un promontorio e si estende sopra l'Oceano Atlantico, con vista sul pavimento di vetro della sala principale e sul mare. Inoltre, è la terza più grande moschea al mondo, dopo quella della Mecca in Arabia Saudita
Nato a Rabat il 9 luglio 1929 e morto a Rabat il 23 luglio 1999. è stato re del Marocco dal 1961 fino alla sua morte
Il committente
Hassan II
Nato a Morez l' 8 febbraio 1926 ed è morto a Parigi il 15 settembre 1999. è stato un architetto francese, conosciuto per aver progettato il più alto minareto esistente al mondo (all'epoca della sua costruzione) nella Moschea di Hassan II di Casablanca.
L'architetto
Michel Pinaeau
Storia
La moschea è stata progettata dall'architetto francese Michel Pinseau, costruita dalla società francese Bouygues il 12 luglio 1986 e inaugurata il 30 agosto 1993Il costo dell’edificio fu elevatissimo; a questo scopo, il popolo marocchino dovette pagare delle tasse molto salate per finanziare la realizzazione della moschea. Il re voleva che il Marocco avesse un monumento che diventasse famoso quanto la Statua della Libertà o il Colosseo Ci vollero più di 7 anni per portare a compimento l’opera, nonchè il lavoro di 6000 persone, tra artigiani e operai.
Descrizione parte esterna
Poiché la moschea si trova in parte sulla costa, sono stati costruiti più di 26.000 metri cubi di fondamenta in cemento e 59.000 metri cubi di roccia per resistere agli effetti del movimento delle onde. Gli esterni, costruiti secondo la tradizione arabo-andalusa,sono state rifiniti in bronzo e granito, dandole un aspetto unico e magnifico. La decorazione scultorea che ricopre la facciata marmorea è costituita principalmente da interlacciamento e ricorda i minareti Merinidi del XIV secolo. Alcuni dei zellige che decorano la parte superiore del minareto sono verdi e bianchi, colori che simboleggiano la tolleranza e la pace. Questa struttura è dotata di un raggio laser dall’alto del minareto che durante la notte punta in direzione della città santa La Mecca
Descrizione parte interna
All’interno, una sala enorme e maestosa, grande circa 20 000 m² e ha la capacità massima di accogliere 25.000 fedeli ed è una delle poche moschee al mondo che è aperta e visitabile anche ai non musulmani.La grande sala di preghiera è divisa in tre navate, di cui quella centrale è più alta rispetto alle laterali ed è coperta da un tetto apribile, che consente ai fedeli di poter pregare anche in estate. Nella realizzazione della Moschea si è voluto creare un luogo che ricordasse e raggruppasse le tre più importanti religioni monoteiste:
- Islam: ci troviamo a tutti gli effetti all’interno di una moschea, con la sala preghiere
- Cristianesimo: a primo impatto, ricorda la forma di una cattedrale, con una navata centrale e la pianta a croce.
- Ebraismo: uomini e donne pregano in due posti separati, ed è stata dedicata una zona rialzata alle donne, costruita in legno di cedro, in modo da ricordare una sinagoga.
Materiali
Granito
Marmo
Vetro
di Tafraout
di Murano
di Agadir
Sala della abluzione
Scendendo nelle sale sottostanti la sala della preghiera c'è la sala della abluzione.Si compone di 41 fontane in marmo, a forma di fiore Le pareti sono in stucco, e la base delle colonne è ricoperta di zellij creati dagli artigiani di Fes. All’interno di questa stanza, si può ammirare l’unico lampadario in ottone lavorato che non si è ossidato. Questo fenomeno è dovuto alla presenza, sulla sommità delle colonne, di un particolare tipo di stucco con una lavorazione veneziana, che assorbe l’umidità.