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Dmitri Shostakovich

Giada :3

Created on February 22, 2024

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Dmitrij Dmitrievič Šostakovič

Le Sinfonie della guerra

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Dmitrij Dmitrievič Šostakovič

Le Sinfonie della guerra

San Pietroburgo, 25 settembre 1906 - Mosca, 9 agosto 1975

compositore e pianista sovietico

Dmitri Shostakovich aveva un rapporto molto contrastante verso i confronti del suo governo, Stalin.

Il formalismo musicale

Per legare a politiche e dure catene di propaganda l’Arte, tutta, nel 1934 venne convocato il primo Congresso Panrusso dell’Unione degli Scrittori. Durante questo “illuminante” Congresso vennero definiti quelli che dovevano essere i canoni da seguire per scrivere, e non solo. Chiunque si fosse opposto al “realismo socialista” era accusato di “formalismo”, termine molto temuto da tutti gli artisti russi.

Shostakovich contro Stalin

Con la salita al potere di Josif Stalin, nel 1929, inizia quello che verrà definito il “periodo del terrore”. In questo periodo ogni cosa, dalla politica alle arti di ogni genere, doveva rispettare i dettami di quella che era a tutti gli effetti una dittatura.

Shostakovich contro Stalin

il 22 gennaio 1936, uscì sulla Pravda, il giornale del Partito, un articolo, anonimo, ma che per quanto ci si sforzi è quasi impossibile non pensare che sia stato Stalin stesso a scriverlo, l'intero articolo parlava solo di critiche via via più pesanti e talvolta violente. Questo articolo fu il primo di una lunga serie di attacchi a Šostakovič, che per questo si guadagnò il nome di “nemico del popolo”. Era cominciato il periodo delle “grandi purghe staliniane”, durante le quali moltissimi artisti di ogni genere vennero deportati in Siberia.

Nessuno ebbe dubbi che Šostakovič sarebbe stato fatto fuori, e, in effetti, nemmeno il compositore stesso, che, dopo le varie accuse, girava per le fredde strade con una piccola valigia, in cui teneva l' indispensabile, nel caso fosse stato improvvisamente arrestato.

Symphony No 5

Guidato dall’istinto di sopravvivenza Šostakovič ritirò la Quarta Sinfonia e, nel 1937, pubblicò la Quinta Sinfonia come «una risposta positiva e stimolante da parte di un artista sovietico a delle giuste critiche».

Symphony No.7

All’epoca, Shostakovich era capo del dipartimento di pianoforte del Conservatorio di Leningrado. Il 15 luglio, Shostakovich inizia la composizione della 7 sinfonia, che lo farà diventare agli occhi del mondo l’emblema musicale della resistenza sovietica ai nazisti. Il primo movimento viene scritto durante un incessante bombardamento della città. “Vittoria”, Shostakovich commentò: “La mia idea di vittoria non è qualcosa di brutale; si spiega meglio come la vittoria della luce sulle tenebre, dell’umanità sulla barbarie, della ragione sulla reazione”

"Né le incursioni selvagge, né gli aerei tedeschi, né la cupa atmosfera della città assediata potevano ostacolare il flusso. Ho lavorato con un’intensità disumana che non avevo mai raggiunto prima”.

Sinfonia n. 7

Quest’opera appassionata denuncia i crimini della guerra e celebra la nobile lotta contro il male e i popoli che resistono di fronte alle avversità.

RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI

-Cavaliere delle Arti e delle Lettere (Francia), il primo straniero a ricevere questo titolo - socio onorario dell'Accademia musicale della corona inglese -l'alto dottorato dell'Università di Oxford - il premio internazionale Jan Sibelius (Finlandia) -divenne Presidente onorario della società Austria-URSS

GRAZIE

Giada Thu Ronchin e Alex Campaci

Waltz No. 2

Molto probabilmente avrai già sentito parlare del Valzer, un ballo, ma anche una composizione molto famosa, il secondo Waltz di Shostakovich

San Pietroburgo

MOSCA

Symphony No 4

Il 5 marzo del 1953 morì Stalin. Immediatamente, tirando un sospiro di sollievo, come “omaggio”, Šostakovič torna al sinfonismo, con la Decima Sinfonia. Sinfonia che può essere trionfalmente considerata, dopo anni di restrizioni, momento di assoluta libertà espressiva e compositiva. Il “periodo del terrore” era così terminato e iniziava, con la salita al potere di Nikita Sergeevič Chruščёv, il “disgelo”. E finalmente, nel 1961, si riaprì il cassetto in cui un impaurito Šostakovič aveva chiuso la Quarta Sinfonia, che ebbe un grande e meritato successo.