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Copia - Salto in alto e salto in lungo
Elena Piazza
Created on February 21, 2024
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Transcript
I SALTI NELL'ATLETICA LEGGERA
LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SALTO IN LUNGO
LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SALTO IN ALTO
LA LORO STORIA
ALLENAMENTO
CAPACITA' CONDIZIONALI O COORDINATIVE?
Allenamento salto in lungo:
Allenamento salto in alto:
RISCALDAMENTO: - 1-2 giri di corsa;-corsa balzata;-skip e doppio skip-passo saltellato; -passo stacco. PARTE TECNICA: -rincorse a vuoto; -salti da fermo;
RISCALDAMENTO: - 1-2 giri di corsa;-corsa circolare e laterale;-skip e doppio skip-calciata; -salti laterali e verticali -passo stacco. PARTE TECNICA: -rincorse a vuoto; -salti con ostacolo tra punto di stacco e asticella; -capovolte all'indietro (acrobatica e preacrobatica per allenare valicamento e atterraggio)
Il salto in alto
Il salto in alto è una disciplina dell'atletica leggera sia maschile che femminile. L’obiettivo è quello di superare con un salto un’asticella, posizionata orizzontalmente ad una certa altezza. Il salto può essere effettuato con qualsiasi tecnica, purché lo stacco da terra avvenga con un piede solo.
La pedana
SALTO IN ALTO: La lunghezza minima della pedana rincorsa deve essere di 15,00 mt. SALTO IN LUNGO: La lunghezza minima prevista per la pedana di rincorsa deve essere di 40 mt., misurata dalla relativa linea di stacco fino alla fine della pedana stessa. La pedana deve avere una larghezza di 1.22 m e deve essere delimitata da linee bianche larghe 5 cm nella fossa di sabbia.
Il regolamento
Fasi del salto in alto
Il salto in lungo
È un salto in estensione nel quale gli atleti, dopo una rincorsa, staccano sull’”asse di battuta”, cercando di atterrare il più lontano possibile nella buca riempita di sabbia. La lunghezza del salto viene misurata dal limite di battuta, indipendentemente dal punto esatto dove l’atleta ha staccato. Tra i 4 salti, il salto in lungo è quello più naturale e facile, in quanto correre e saltare sono schemi motori di base dell’uomo.
IL REGOLAMENTO
Le 4 fasi del salto
LE CAPACITA' COORDINATIVE
Le capacità coordinative sono intese come l'insieme delle capacità utilizzate per apprendere, controllare , adattare e trasformare un movimento; esse sono alla base dell'apprendimento e al miglioramento delle capacità tecniche. Si suddividono in generali e speciali e dipendono dalla genetica dell'individuo.
LE CAPACITA' CONDIZIONALI
Le capacità’ condizionali sono quelle capacità che necessitano di essere allenate con continuità per far sì che si migliorino e si mantengano nel tempo. Esse dipendono principalmente dalle qualità dell’apparato locomotore e dai processi fisiologici di produzione dell’energia. Un allenamento di queste capacità portano ad un miglioramento dei processi energetici aerobici e anaerobici.
COME FUNZIONA IL SISTEMA ANAEROBICO ALATTICIDA?
La storia del salto in alto
La storia del salto in lungo
La prima testimonianza del salto in lungo si attesta in Grecia nel 708 a.C durante i Giochi Olimpici all’interno del pentathlon, gara sportiva articolata su cinque prove. Quello praticato nell’Antica Grecia era però diverso dal salto in lungo che conosciamo oggi. Infatti, gli atleti dovevano impugnare 2 pesi che facevano oscillare prima del salto, eseguito senza prendere la rincorsa. Il salto in lungo come lo conosciamo oggi è frutto di un’evoluzione, arrivando ad assumere una tecnica più dinamica e basata sulla velocità e sull’esplosività dell’atleta.
Il salto in alto ha origini antiche, parte dall’antica Grecia, passando per i watussi dell’Africa Tribale, fino alle moderne Olimpiadi. La sua tecnica si è evoluta nel corso degli anni: dalle prime gare in Grecia fino alla sforbiciata, al ventrale e al famoso ‘salto Fosbury‘, la tecnica moderna e più praticata oggi.
La prima gara ufficiale fu disputata in Scozia all’inizio del XIX secolo dove si registrò un record di 1,67 metri. Fino alla seconda metà del 1900 il salto in alto veniva praticato con la tecnica ventrale o in sforbiciata, che non davano la possibilità di raggiungere elevazioni importanti.