Campo Fossoli
ANDINOMIRANDA MICHELLE ESTEFANIA
Created on February 20, 2024
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Transcript
A.s. 2023/24 5ESBRizzi, betti, corradini, mozzi, andino, marenghi,benthala, gaber
il viaggio attraverso campo fossoli
Caduta del fascismo
Sbarco alleato in Italia
Battaglia di Stalingrado
Battaglia di El Alamein
La guerra nel Pacifico
Panorama storico1942-1943
La persecuzione degli ebrei
Genocidio e Shoah
I nazisti, durante la Seconda Guerra Mondiale avevano definito la soluzione finale della questione ebraica.
Si parla di uccisioni a catena che iniziava fin dall'arrivo del treno nel campo
I nazisti iniziarono a deportare gli ebrei nei lager dopo "la notte dei cristalli" del 1938
Il campo di concentramento di Auschwitz fu il più grande centro di sterminio nazista .
Campi di lavoro
Campi di prigionia
Campi di concentramento
I CAMPI DI INTERNAMENTO
CAMPI DI PRIGIONIA
Fossoli, raduno dei prigionieri
Utilizzati per detenere i prigionieri di guerra catturati durante il conflitto. Questi campi erano gestiti da diverse nazioni coinvolte nella guerra e seguivano le convenzioni internazionali per il trattamento dei prigionieri di guerra, sebbene non fossero sempre rispettate.
Istituiti per sfruttare la forza lavoro dei prigionieri o dei deportati per scopi economici o industriali. In questi campi, le persone venivano costrette a lavorare in condizioni spesso disumane, impiegate in attività come la costruzione di strade, la produzione di armamenti o lavori agricoli.
CAMPI DI LAVORO
Fossoli, Centro di raccolta per mano d'opera per la Germania
Luoghi di prigionia e oppressione caratterizzati da condizioni disumane, violenza sistematica e lavoro forzato. Questi campi rappresentavano l'apice dell'orrore del regime nazista. Milioni di persone, inclusi ebrei, Rom, dissidenti politici e altre minoranze, furono imprigionati, sottoposti a torture, maltrattamenti e spesso uccisi in massa tramite esecuzioni o camere a gas.
CAMPI DI CONCENTRAMENTO
Fossoli, Campo di concentramento speciale per ebrei
- A circa sei chilometri da Carpi, in località Fossoli, è ancora visibile il Campo costruito nel 1942 dal Regio Esercito per imprigionare i militari nemici.
- Solo nel 1984 il Comune di Carpi ottiene dallo Stato a titolo gratuito la sua proprietà con l’impegno che diventi il Museo nazionale della deportazione, visto il ruolo di campo nazionale della deportazione dall’Italia che ha svolto durante la Repubblica sociale.
la storia
La storia del Campo
luglio 1942- 8 sett. 1943
Campo per prigioniei di guerra alleati
5 dic. 1943 - 15 marzo 1944
Campo di concentramento speciale ebrei
15 marzo 1944 - agosto 1944
Polizeiliches Durchangslager
agosto 1944 - novembre 1944
Centro di raccolta per mano d’opera per la Germania
Settembre 1945 – luglio 1947
Centro di raccolta profughi stranieri
Maggio 1947 – agosto 1952
Nomadelfia
Luglio 1954 – marzo 1970
villaggio San Marco
8 dicembre 1955
Muro del ricordo
15 giugno 1984
legge "trasferimento al Comune di Carpi dell'ex campo di concentramento di Fossoli
Campo Fossoli venne scelto probabilmente per la sua posizione isolata e facilmente controllabile, nonché per la sua vicinanza con la linea ferroviaria Modena Brennero che congiungeva l’Italia al Nord Europa. I circa 5000 internati politici razziali che passarono da Fossoli ebbero come destinazione i campi di Auschwitz -Birkenau, Dachau, Mauthausen, Flossenbürg, Buchenwald e Ravensbrück. Fossoli dunque ha rappresentato un punto di sosta e transito per migliaia di uomini, donne e bambini prima di giungere ad un’ignota destinazione. La mancanza delle camere a gas, dei forni crematori, non deve trarre in inganno perché con i suoi reticolati, le sue baracche e i suoi macabri simboli il campo di Fossoli era tutti gli effetti una tragica tappa decisiva per la deportazione dei lager nazisti in Germania e Polonia.
La posizione strategica
Episodi di violenza accaduti a Campo Fossoli
La violenza nel campo
Campo Fossoli non è mai stato un campo di violenza e di morte, ma sono successi due avvenimenti che esulavano dalla natura del campo.Quello che ha fatto più clamore e che maggiormente viene ricordato è l’assassinio di 67 internati politici, il secondo, che solo gli abitanti di Fossoli ricordano, è l’omicidio di un anziano signore durante l’appello giornaliero.
La strage di Cibeno
Nel poligono di tiro di Cibeno, frazione a circa 3 km a Nord di Carpi, furono trucidati, il 12 luglio 1944, 67 internati politici del campo di concentramento di Fossoli, uomini con le esperienze più varie, di tutte le professioni, di tutte le regioni, dai 16 ai 64 anni. Condotti sul posto in tre gruppi, furono fucilati sull’orlo di una fossa scavata il giorno prima da internati ebrei. A cose finite, la fossa comune fu colmata e mascherata, e il silenzio cadde sul fatto.
La strage di Cibeno
I destinati alla fucilazione erano 71, ma uno, Bernardo Carenini, fu tolto dalla lista dalle stesse SS, Teresio Olivelli si nascose durante la notte e Mario Fasoli ed Eugenio Jemina, del secondo gruppo riuscirono a sfuggire all’esecuzione, ribellandosi e dando inizio a una sollevazione dei condannati. Si noti quante anomalie caretterizzino questa strage, rispetto alle “consuete” rappresaglie naziste cui la si volle accomunare, soprattutto per la segretezza da cui fu circondata.
Secondo avvenimento
Un giorno, durante il consueto appello pomeridiano, un vecchio signore sordo a causa dell'avanzata età e dell'influenza, non sentì quando chiamarono il suo nome e non rispose. una guardia notò la sua presenza e lo richiamò.Non appena lui rispose un'altra guardia gli sparò alla testa.
-Sandro Pertini: Pertini era un politico italiano e fu imprigionato a Campo Fossoli durante la seconda guerra mondiale a causa delle sue attività antifasciste.Successivamente fu trasferito ad altri campi di prigionia in Germania, tra cui quello di Mauthausen.-Alberto Manzi: Manzi era un insegnante italiano e una figura pubblica molto conosciuta per il suo programma televisivo “Non è mai troppo tardi”. Durante la seconda guerra mondiale, fu arrestato e internato a Campo Fossoli per il suo coinvolgimento nell’organizzazione partigiana.-Umberto Terracini: Terracini era un politico e avvocato italiano, nonché presidente della Camera dei deputati italiana dopo la liberazione. Fu arrestato dai nazisti e internato a Campo Fossoli prima di essere deportato ad Auschwitz.
Personaggi che hanno transitato a Campo Fossoli:
E' stata allestita una mostra che presenta per la prima volta al pubblico eccezionali disegni e ritratti realizzati da Armando Maltagliati delle SS di Fossol, di Carpi e di Bolzano. L’autore di questi ritratti non era un prigioniero qualunque. Le SS loavevano scelto come capo-campo, cioè come il prigioniero incaricato di assicurare l’ordinato sviluppo delle attività del Lager, il punto di contatto tra il mondo dei reclusi e quellodelle guardie naziste.
Ritratti eseguiti nel 1944
Volti nel lager
Nella baracca 18, ‘la baracca degli intellettuali’, nonostante la paura, aleggiava qualcosa di simile alla speranza, al futuro. Di sera, alla luce delle candele, si parlava di democrazia, si immaginava possibile una futura Europa unita, contro i nazionalismi e le dittature in atto. Si parlava di ‘vita’”.
La "baracca 18"
Giuliano Banfi condivide la storia del padre, l'architetto Gian Luigi Banfi, nato a Milano nel 1910 e transitato per il campo di smistamento di Fossoli.“Papà, insieme all’amico fraterno e collega architetto Lodovico Barbiano di Belgiojoso aveva fondato il Partito di azione ed era in collegamento con il Comitato di Liberazione Nazionale. Nella baracca ‘degli intellettuali’ si erano dati un’organizzazione democratica dal basso quale forma di solidarietà umana, c’erano letterati, storici, economisti, architetti. In quella baracca ci sono tracce di discussioni molto interessanti, di natura costituzionale, relative al dopo nazismo".
“Anche a Fossoli si è pensata la futura Europa unita e l’assetto istituzionale democratico italiano”
Primo Levi a Campo Fossoli
Primo levi, arriva a Fossoli alla fine del gennaio 1944, dopo essere stato arrestato in Val d’Aosta insieme al suo gruppo partigiano e nel corso degli interrogatori si dichiara ebreo. Il 22 febbraio è deportato ad Auschwitz. Sopravvissuto alle atrocità dei lager nazisti, Primo Levi raccontò della sua permanenza a Fossoli in “Se questo è un uomo” e nella poesia “Il tramonto di Fossoli”.
Primo levi
Io so cosa vuol dire non tornare. A traverso il filo spinato Ho visto il sole scendere e morire; Ho sentito lacerarmi la carne Le parole del vecchio poeta: "Possono i soli cadere e tornare: A noi, quando la breve luce è spenta, Una notte infinita è da dormire". 7 febbraio 1946
Il tramonto di fossoli
Riferimenti al campo
Capitolo XIV, Kraus
Capitolo XIII, Ottobre 1944
Capitolo sesto, Il lavoro
Capitolo quinto, Le nostre notti
Capitolo terzo, Iniziazione
Capitolo primo, Il viaggio
"Se questo è un uomo"
Intervista a Primo levi
Riflessione
Dietro la noia, il terrore e l'angoscia restavano, non solo rispetto al timore di violenze fisiche, ma soprattutto all'ignota destinazione verso la quale partivano i convogli carichi di persone.Le testimonianze sulla deportazione che ci danno informazioni sul campo di Fossoli fin dal primo dopo guerra dedicano uno spazio piccolo rispetto a quello riservato agli altri campi di concentramento e sterminio dove le condizioni di vita erano drasticamente più difficili.Fossoli appariva come una parentesi di “sollievo” , sia rispetto alla detenzione nelle carceri, sia rispetto agli altri campi di destinazione.Sebbene questo campo rappresentò un universo tutto sommato esente da quella componente di violenta brutalità che invece cratterizzò tutti gli altri campi di transito, come la risiera di San sabba, esso resta comunque nella memoria una tappa drammatica della deportazione nei campi di concentramento e sterminio. Per molti Fossoli fu l'inizio del tramonto delle proprie speranze di salvezza.
Fonti
- https://deportati.it/lager/fossoli/fossoli/
- https://www.fondazionefossoli.org/attivita/offerta-didattica/mostre/volti-nel-lager-ritratti-eseguiti-nel-1944/
- https://reportage.corriere.it/cultura/2016/fossoli-il-lager-degli-inganni-e-la-pieta-di-indro-montanelli/
- https://www.fondazionefossoli.org/news-ed-eventi/eventi/9-luglio/
- https://www.einsteinvimercate.edu.it/blog/click/il-campo-di-fossoli-una-storia-tutta-italiana/#:~:text=Dichiarando%20la%20sua%20condizione%20di,%E2%80%9CIl%20tramonto%20di%20Fossoli%E2%80%9D.
- https://www.difesapopolo.it/Media/OpenMagazine/Il-giornale-della-settimana/ARTICOLI-IN-ARRIVO/Giorno-della-Memoria-a-Fossoli-la-baracca-18-degli-intellettuali-dove-aleggiava-l-idea-di-Europa-unita
- https://www.fondazionefossoli.org/i-luoghi/campo-di-fossoli/storia/
- https://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/campo-concentramento-fossoli-cos-era-perche-italiani-8bea2f31?live
Sul fronte orientale, lo scontro tra Tedeschi e Russi diventa sempre più impegnativo e lungo di quanto avesse previsto Hitler. Nel giugno del 42 la Germania lanciò un’offensiva con lo scopo di conquistare le regioni del Caucaso, ricche di petrolio. All’impresa parteciparono anche soldati italiani inviati da Mussolini per rafforzare il corpo di spedizione Italiano in Russia. Si trattava di un contingente mal equipaggiato e privo di armi adeguate, che andò in contro a una delle più grandi tragedie di questa guerra. Infatti nel luglio 1942 iniziò la terribile battaglia di Stalingrado. Hitler ordinò la resistenza a oltranza, ma nel febbraio del 1943 i Sovietici costrinsero i Tedeschi alla resa.
Centro di raccolta per mano d’opera per la Germania
il Campo Nuovo diventa Centro di raccolta per la mano d’opera razziata in Italia e destinata al lavoro in Germania. Le testimonianze documentano il passaggio di un grande numero di deportati, uomini e donne, fino a 800 o mille in alcuni giorni. Tra loro anche molti politici, allontanati sbrigativamente dalla zona del fronte, nei mesi di agosto e settembre. A fine novembre 1944 anche questo centro viene spostato a nord, dopo un violento bombardamento.
Nomadelfia
La struttura è occupata dall’Opera Piccoli Apostoli, fondata da un sacerdote originario di Fossoli, don Zeno Saltini, per dare famiglia a bambini abbandonati e orfani di guerra. Sono abbattuti muri e fili spinati, le baracche vengono modificate in case di abitazione, scuole, laboratori e si piantano alberi, orti, giardini: il Campo diventa Nomadelfia, la città dove la fraternità è legge. Problemi economici e difficoltà di vario tipo portano nel 1952 alla chiusura di Nomadelfia: i bambini accolti devono lasciare le nuove famiglie e la comunità si sposta nel Grossetano, dove esiste tuttora.
Nell’area dell’Atlantico si manifestò la superiorità degli alleati. Qui i sommergibili tedeschi attaccavo le navi che dagli Stati Uniti portavano rifornimenti alla Gran Bretagna. Gli Anglo-Americani riuscirono a difendere bene la propria flotta e a spezzare l’accerchiamento dei Tedeschi. Dopo aver vinto i nazisti nella “battaglia dell’atlantico”, volsero il loro impegno in Africa. Il generale inglese Montgomery guidò la controffensiva alleata che culminò nella battaglia di El Alamein. Gli Italo-Tedeschi furono sconfitti e dovettero ripiegare. Nel maggio del 1943 tutto il nord Africa era nelle mani degli Alleati.
La caduta del fascismo non fu determinata però dalle proteste popolari né dalle forze politiche antifasciste. Mussolini fu esautorato dalla monarchia, che intendeva dissociarsi dalla prevedibile disfatta del regime. Nella notte tra 24 e 25 luglio 1943 il duce venne messo in minoranza dal Gran Consiglio del fascismo. L’incarico di formare un nuovo governo venne affidato al maresciallo Pietro Badoglio, il quale prese contatto con gli alleati e il 3 settembre firmò 1943 firmo l’armistizio. Iniziò così un periodo travagliato per l’italia, infatti ne alla popolazione ne all’esercito vennero fornite le indicazioni necessarie per far fronte alla nuova situazione. Mentre l’esercito era allo sbando e il paese precipitava nel caos, la Germania reagì occupando con il suo esercito l’Italia centrale e settentrionale. Ma la loro avanzata venne fermata dai Tedeschi che si attestarono lungo la linea Gustav. Intanto, il 12 settembre 1943, i Tedeschi liberarono Mussolini dalla prigionia, il quale costituì al Nord un nuovo stato fascista sottomesso alla Germania, la Repubblica Sociale Italiana.
Campo per prigionieri di guerra alleati PG/73
A Fossoli, nelle vicinanze di Carpi, in provincia di Modena, nel 1942 il ministero della Guerra del regno d’Italia insedia un campo di concentramento fascista, “Campo prigionieri di guerra n. 73”, destinato a raccogliere soldati e sottufficiali alleati catturati nel nord Africa. Resta in funzione dal luglio 1942 all’8 settembre 1943. La mattina del 9 settembre è occupato militarmente dai tedeschi, che deportano i prigionieri in Germania.
Legge 1984
Nel 1984 grazie ad una legge speciale, l'area dell'ex campo di Fossoli venne concessa a titolo gratuito al Comune di Carpi che, dopo l'apertura nel 1973 del Museo - monumento al deportato, ne aveva fatto richiesta all'Intendenza di finanza. Fino al gennaio 2001 la gestione del Museo e dell'ex campo fu a cura del Comune di Carpi, che da quella data in poi l'affidò alla Fondazione Fossoli.
Polizeiliches Durchangslager / Campo di concentramento Fossoli
Il Campo nuovo passa sotto il controllo delle SS e diventa un Campo di polizia e di transito: vi sono internati ebrei e oppositori politici destinati alla deportazione in Germania. Il Campo vecchio, formalmente controllato dagli italiani, è destinato per lo più a internati civili di nazionalità nemica, ma serve anche per oppositori politici, ostaggi, cittadini razziati per il lavoro “volontario” in Germania.
Villaggio San Marco
L’ultima fase di occupazione del Campo Nuovo (1954-1970) è quella dei profughi giuliano-dalmati: poco più di un centinaio di famiglie di lingua e cultura italiana che hanno abbandonato le loro terre assegnate alla Jugoslavia in seguito ai trattati di pace dopo la seconda guerra mondiale. Il sito viene di nuovo ristrutturato e rimaneggiato. Nel 1970, cambiati tempi e le esigenze di vita, i profughi dal campo si trasferiscono in città.
Muro del ricordo
Il muro fu posto all'estremità nord -ovest del campo di concentramento di Fossoli, in ricordo del tributo di sangue nella lotta partigiana dato dalla popolazione di Carpi e Fossoli e per ricordare gli orrori della guerra della deportazione nei campi di sterminio e di coloro che furono trucidati nella stessa Fossoli. L'iscrizione dell'epigrafe fu dettata da Piero Calamandrei.
L’entrata in guerra degli Stati Uniti determinò le prime sconfitte per gli eserciti del Patto Tripartito. Perciò fra 1942 e il 1943, l’andamento del conflitto subì un svolta decisiva a vantaggio degli alleati, cioè degli Anglo-Americani. Nei primi mesi del 42 il Giappone ottenne successe straordinari. Ma dopo l’iniziale cavalcata, gli Stati Uniti rovesciarono la situazione e riportarono importanti vittorie nel Mar dei Coralli isole (maggio del 42), nei pressi delle isole Midway (giugno del 42) e a Guadalcanal (agosto del 42-febbraio del 43). Quindi l’offensiva Giapponese venne fermata e dovette limitarsi a difendere i territori conquisti all’inizio della guerra.
Dopo la vittoria in Africa, gli Anglo-Americani avevano assunto il controllo del Mediterraneo e poterono rivolgersi all’Italia. Nel giro di un mese si impadronirono di tutta l’isola. Il loro sbarco fece precipitare in Italia la crisi del fascismo, che aveva già perso molti consensi. La guerra voluta da Mussolini aveva portato alla popolazione numerose sofferenze. La protesta scoppiò nel marzo 1943, quando si verificarono scioperi degli operai a Torino e in tutti i principali centri industriali del nord.
Centro di raccolta profughi stranieri
il Campo Nuovo diventa Centro di raccolta per fascisti in attesa di epurazione, ma presto viene trasformato dalla Questura di Modena in Centro di raccolta per profughi stranieri, nel mentre procede lo smantellamento del Campo Vecchio, per riutilizzarne i materiali nella ricostruzione. Vi figurano anche ebrei sopravvissuti alla shoa, per lo più giovanissimi, in attesa di un passaggio per Israele o gli USA. Il Campo profughi viene chiuso, dopo aver suscitato mille polemiche, nel luglio 1947.
campo di concentramento speciale ebrei
Funziona inizialmente nel Campo vecchio, mentre si sistemano alcune baracche del Campo nuovo per le famiglie, il “Campo di concentramento ebrei”: la Rsi ha individuato qui uno dei luoghi dove concentrare gli israeliti, italiani e stranieri, ormai privi di diritti civili e politici. Ma i tedeschi danno inizio già in febbraio alle deportazioni di ebrei: il primo convoglio per Auschwitz è partito il 22 febbraio, e tra gli oltre 600 deportati c’era anche Primo Levi.