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STAINS PRESENTATION
Simone Pentassuglia
Created on February 13, 2024
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Transcript
La Chimicanel Restauro
Una presentazione di Simone Pentassuglia
Indice
il ruolo della chimica
esempio
cos'è il restauro?
considerazioni
squadra del restauro
come viene svolto?
Quando si parla di Restauro?
Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, anche le opere d’arte subiscono l’effetto del tempo, anche quando sono ben conservate. Lentamente i dipinti vengono ricoperti di una patina giallastra o grigia e le sculture possono perdere frammenti, le tele possono perdere parte del colore originale o bucarsi, strapparsi e così via. E a questo punto si parla di restauro, che nasce dalla volontà di tener in vita un’opera d’arte.
Il restauro artistico è una pratica secolare che si occupa della conservazione di manufatti di immenso valore storico, artistico e culturale.Nel corso dei secoli è diventato sempre più sofisticato, integrando conoscenze e metodologie provenienti da un'ampia gamma di discipline, tra cui la chimica.
info
Come viene svolto?
Il restauro è un processo molto lungo e articolato in cui vengono distinte 3 fasi principali:
- Fase preliminare
- Fase operativa
- Fase conclusiva
info
Quando entra in gioco la Chimica?
La Chimica è presente in tutte le fasi delle operazioni per il restauro e la conservazione di un’opera d’arte, di un patrimonio architettonico o di un antico manufatto. A partire dalla diagnostica e dagli interventi di stabilizzazione e consolidamento, alla pulizia delle parti degradate e/o contaminate, fino al ripristino dell’originale bellezza o funzionalità.
Chi si occupa del restauro?
Il restauro è un campo infinitamente specializzato, che ha bisogno di competenze tecniche e artistiche provenienti da diversi settori per conservare e riparare opere d'arte. Nel processo sono coinvolti professionisti con competenze specifiche, ognuno con un compito particolare.Alcuni di questi sono:
- conservatore-restauratore
- tecnicista del restauro
- architetto del restauro
- diagnosta
- consulente di conservazione
- restauratore digitale
- storico dell'arte
osserva
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“Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino”
Prima del Restauro
Il Restauro
Dopo il Restauro
Le Mie Considerazioni
Le opere d'arte, così come ogni altra cosa, non sono immortali. Presupponendo ciò, non effettuare alcuna restaurazione e non applicare delle prevenzioni equivarebbe ad abbandonare quella determinata opera al proprio destino.
Molte opere d'arte possono avere anche diversi secoli di vita, perciò, a mio avviso, è più che giusto restaurarle e fare il possibile per proteggerle, finché non si compromette il messaggio iniziale dell'opera.
Sitografia
https://artenet.it/restauro-dipinti/https://cerfirenze.it/restauro-opere-d-arte/ https://losbuffo.com/2021/01/20/cosa-significa-restaurare-unopera-darte/ In cosa consiste il restauro di un'opera d'arte – Auralcrave https://www.soc.chim.it/sites/default/files/chimind/pdf/2002_6_9_ca.pdf https://www.assicconline.it/export/sites/unione/assicc/it/doc/2017/La-chimica-e-il-restauro.pdf https://www.jobatus.it/notizie/quali-sono-le-figure-di-professionista-del-restauro https://www.huffingtonpost.it/cultura/2019/05/02/news/leonardo_e_un_eterno_insoddisfatto_restaurare_i_suoi_quadri_mi_ha_fatto_sentire_la_sua_anima_-5282579/ https://it.wikipedia.org/wiki/Sant%27Anna,_la_Vergine_e_il_Bambino_con_l%27agnellino
Fine!
di Simone Pentassuglia
L'analisi Chimica
L’analisi chimica può fornire informazioni utili sullo stato di degrado di un reperto, rendendo così possibili interventi mirati di restauro. Si tratta di determinare la composizione chimica di depositi salini e le alterazioni di pigmenti per risalire alla natura chimica del decadimento e proporre i mezzi più opportuni per rimuovere le impurità.
Le sostanze protettive
Un altro settore della chimica che fornisce un grosso contributo è quello dello sviluppo di sostanze protettive, che sono generalmente polimeri da applicare sulla superficie dei materiali in modo da renderli inattaccabili da parte di aggressivi chimici presenti nell’atmosfera.
Metodologia del Restauro
- Le fasi preliminari includono lo studio storico-artistico dell’opera, l’analisi dello stato di conservazione, la diagnosi del degrado e la progettazione dell’intervento.
- Le fasi operative comprendono la pulitura, il consolidamento, l’integrazione e la finitura superficiale dell’opera.
- Le fasi conclusive comprendono la documentazione, la valutazione e la comunicazione dell’intervento.
Tecniche del restauro
Tra le tecniche più comuni, si ricordano: La pulitura: rimozione dei materiali superficiali come polvere, sporco, vernici, incrostazioni, ecc. Il consolidamento: rafforzaramento della struttura quando questa presenta fragilità, crepe, distacchi, ecc. L’integrazione: riempimento di lacune o perdite di materia che compromettono la continuità e la forma dell’opera. La protezione: applicazione di uno strato di materiale filmogeno, naturale o sintetico, per esaltare i colori e proteggere il colore dal deposito di particolato atmosferico e/o da graffi/sfregamenti.
Le due fasi di intervento
Nel restauro dipinti si è soliti riferirsi a due principali fasi di intervento: restauro estetico e restauro conservativo. - Con “restauro estetico” ci si riferisce genericamente alle operazioni volte a restituire leggibilità all’opera, quali le operazioni di pulitura e di reintegrazione pittorica. Tali azioni necessitano, oltre che a metodologie tecnico-scientifiche, riflessioni di ordine critico-estetico. - Il “restauro conservativo” è invece l’intervento di restauro che si limita a consolidare l’esistente. Ad esempio, le operazioni tese a consolidare il supporto, la preparazione e il colore, ovvero gli interventi finalizzati a migliorare le caratteristiche meccaniche del manufatto e a rallentare i processi di degradazione chimico-fisica e biologica in atto.
Conservatore - Restauratore
Lui è il responsabile della valutazione e del monitoraggio dello stato di conservazione delle opere d'arte.Utilizza strumenti e tecniche specializzate per preservare e proteggere le opere d'arte da ulteriori danni. È in grado di identificare materiali, tecniche e stili di lavorazione, e di applicare le migliori pratiche di conservazione.
Tecnico del restauro
Un esperto specializzato nella riparazione e nella ripristinazione di opere danneggiate. Conosce approfonditamente i materiali e le tecniche di restauro. Utilizza strumenti e attrezzature specifiche per far tornare un manufatto alla sua condizione originale.
Architetto del restauro
Ha una formazione in architettura specializzata nel settore del restauro. Pianificare e coordina interventi di restauro su edifici storici e monumenti. Organizza i cantieri, redige progetti e segue l'esecuzione dei lavori, garantendo un'adeguata conservazione dei valori artistici e storici degli edifici o dei manufatti.
Esperto diagnosta
Analizza e identifica i danni e i problemi della specifica opera d'arte o oggetto storico. Questa figura è in grado di individuare le cause dei problemi e di fornire raccomandazioni per il loro trattamento e la loro riparazione.
Consulente di conservazione
Valuta le condizioni delle opere d'arte e dei monumenti e offre consigli e le migliori strategie per il loro restauro e la loro conservazione a lungo termine.
Restauratore digitale
Questa è una figura emergente nel campo del restauro che si occupa della conservazione digitale e della riproduzione delle opere d'arte tramite tecnologie avanzate utilizzando applicazioni e strumenti digitali per preservare e documentare le opere d'arte in formato digitale.
Sorico dell'arte
Si occupa di studiare e analizzare le opere d'arte sotto il profilo storico, estetico e iconografico. Nell'ambito del restauro, ha il compito di condurre ricerche, individuare il contesto storico di un'opera e fornire indicazioni in modo da orientare le scelte del restauro.
Il Restauro di "Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'Agnellino
2012, Cinzia Pasquali
Quando ha iniziato il lavoro ha ricevuto critiche da alcuni colleghi preoccupati che gli interventi avrebbero alterato per sempre il capolavoro e che l'eccessova pulitura avrebbe cancellato per sempre dai volti e i paesaggi il celebre "sfumato" di Leonardo. A queste critiche lei ha risposto che toccare Leonardo è certamente difficile, ma il suo dipinto in realtà non è mai stato in pericolo poiché non si sono mai avvicinati alla pellicola pittorica originale. Difatti si è solo alleggerito il vasto strato vernici che era sovrapposto all’originale. Inoltre, spiega, lo sfumato di Leonardo ha degli strati leggerissimi che, però, sono molto resistenti perché fatti di molto legante e poco pigmento.
Romana, classe ’59, Cinzia Pasquali si è formata all’Istituto Centrale per il Restauro e da anni è tra le restauratrici più abili e quotate. Porta la sua firma quello che è stato definito “il restauro del secolo”, ovvero la pulitura di Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino di Leonardo da Vinci portata a termine nel Marzo del 2012. Lei stessa afferma che il mestiere del restauratore è uin po' come quello del chirurgo: durante il lavoro non riesci a pensare al paziente, ma una volta portata a termine l'opera ti rendi conto del privilegio che hai avuto.