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Paul Gauguin

Kadmiri Nada

Created on February 11, 2024

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Transcript

PRESENTAtion

Paul Gauguin

start

Indice

vita

amicizie

arte

opere

frase celebre

Vita

Parenti

Sua nonna materna, Flora Tristan, era una scrittrice peruviana, anarchica e femminista ante-litteram, arrivata a Parigi da bambina aveva poi sposato l’incisore André Chazal, matrimonio che non gli aveva impedito di vivere una vita libera e indipendente.

Vita

Parenti

Dall’unione era nata Aline che nel 1846 si sposa con Clovis Gauguin un giornalista e intellettuale, fiero sostenitore della Repubblica e ostile a Luigi Napoleone Bonaparte, il quale sebbene eletto presidente, aveva chiare aspirazioni imperialiste.

Vita

Parenti

Papà Clovis e mamma Aline, riconosciuti come oppositori del governo, decidono quindi di fuggire dalla Francia per cercare in Sud America un mondo più libero, per loro e per i loro figli Marie e Paul, che era nato nel 1848 e che al momento della partenza aveva soltanto un anno. Clovis, il padre di Paul, muore durante il viaggio, Aline e i suoi bambini saranno accolti a Lima dalla famiglia di origine.

Vita

inizio della sua vita

  • L’uomo con cui sua madre aveva stretto una relazione negli ultimi anni della sua vita, Gustave Arosa, però lo accoglie e lo aiuta a trovare un lavoro come impiegato in un banco di cambio.
  • Comincia per puro diletto e da autodidatta a disegnare e a dipingere
  • Nonostante la perdita del padre la prima infanzia di Paul è felice e agiata
  • La famiglia torna però in Europa e si stabilisce a Orleans. Inizia un periodo difficile, Paul non parla bene il Francese e per questo a scuola è un cattivo studente, lontano dal Perù anche la situazione economica della famiglia è molto più dura e fin da ragazzo Paul pensa a come potrà guadagnarsi da vivere, tenta con l’academia navale ma viene bocciato e a soli 17 anni entra quindi nella marina mercantile

Vita

fine della sua vita

Si sposa con una ragazza danese dalla quale avrà cinque figli. Paul colleziona con passione i dipinti degli impressionisti

1887

Invia alcuni suoi dipinti al Salon parigino e dal 1879 espone regolarmente

1876

La moglie e i figli vanno in Danimarca, dove possono contare sull’appoggio dei parenti, e Paul è solo ancora una volta.

1886

L'arte

l'arte

Sembra la fine di tutto invece è un nuovo inizio. Continua a lavorare con passione ai suoi paesaggi quando scopre una nuova passione, la ceramica, una pratica che determinerà un netto cambio di stile anche nel suo modo di dipingere e da cui prenderà spunto per la sua personalissima grafica fatta di contorni netti, di campiture uniformi e colori brillanti. Sempre nell’86 si trasferisce in Bretagna,Pont-Aven è un luogo selvaggio, arcaico, quasi primitivo, qui Gauguin sente forte il richiamo verso una vita e un’arte lontane dalla civiltà e dalle sovrastrutture borghesi. Questa sete di “selvaggio” lo spinge un anno dopo a lasciare di nuovo l’Europa alla volta di Panama e della Martinica, dipinge e disegna tanto, con colori nuovi e nuove suggestioni ma quasi non riesce a sfamarsi e ben presto si ammala.

L'arte

l'arte

Paul Gauguin è stato celebre per la presenza costante nelle sue opere sia di colori puri molto accesi utilizzati in maniera ardita, che di scene che ritraggono una natura incontaminata ed esotica, in cui sono collocate spesso figure femminili bretoni e polinesiane. Inoltre, le opere di Gauguin si distinguono per i contorni molto marcati delle figure e per un’aura di mistero e solennità che permea molte delle scene riprodotte. Gauguin ha speso molti anni della sua vita nella ricerca di un vero ed autentico primitivismo. Inizialmente, Gauguin era molto vicino al gruppo degli impressionisti, ben presto, però, sentì l’esigenza di trovare nella sua arte modalità più espressive. Per questo, è definito come “Post-impressionista”, più nello specifico “Sintetista”, termine con il quale si definiscono artisti che nelle loro opere coniugano insieme le forme naturali, i sentimenti che i soggetti suscitano nell’artista e la purezza delle linee, delle forme e dei colori.

Opere

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Altre opere

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Amicizie

Il suo nome è molto legato alle figure di Vincent Van Gogh e di suo fratello Theo, con i quali ha vissuto una vicinanza artistica e personale profonda ed impetuosa.

Frase Celebre

VIDEO

“Io sono forte perché non sono mai deviato dagli altri e ciò che faccio è per me.”

Grazie!

Mimi e il suo gatto

(1890.post impressionismo, collezione privata, 17.6 x 16 cm)

Giorno di dio

(1894, colori ad olio, post impressionismo,art institute di chicago,68,3x91,5)

Arearea

(1892,museo d'orsay, 1892, 75,94, olio su tela,post impressionismo)

La visione dopo il sermone

(1888,olio su tela,post impressionismo,national gallery of scotland di edimburgo, 73 x 92)

Van Gogh mentre dipinge i girasoli

(1888,olio su tela,post impressionismo,Van Gogh museum , 73 x 91)

natura morta con vaso a forma di testa

(1889,post impressionismo colori ad olio.museo di arte contempoeanea, 3,18x 76x 60,96)

nafea faa ipoipo

( 1892, olio su tela, 105 x 77,5 cm. )

Analisi Due giovani donne di Tahiti sono sedute sul prato al centro del dipinto. La giovane in primo piano è chinata verso sinistra, ha il viso frontale e lo sguardo rivolto a destra. Indossa un semplice abito con spalline e un pareo molto colorato. La donna seduta dietro di lei invece ha il busto eretto e lo sguardo frontale e indossa un abito da missione religiosa. Simbolo Paul Gauguin fin dai dipinti del periodo bretone fu interessato alle vite delle persone più semplici. Le protagoniste dei suoi dipinti furono prima contadine bretoni e in seguito le donne tahitiane come in Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?). Il titolo sembra alludere ad una conversazione non rappresentata però direttamente.

Fu dipinto da Paul Gauguin durante il suo soggiorno a Tahiti. I soggetti sono donne del luogo rappresentate nella loro quotidianità.

Nudo di donna che cuce

(1881, post impressionismo, , olio su tela, 115x80 cm,Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen)

Il cavallo bianco

( 1898, olio su tela, 141 x 91 cm. )

Analisi Non si vede il cielo ma solo un albero dai rami intrecciati con a fianco un cavallo che si disseta bevendo da un ruscello. Il corso d’acqua attraversa il dipinto partendo dall’alto e concludendo il suo viaggio in un piccolo laghetto. Il protagonista del dipinto è il cavallo e il titolo si riferisce al colore del manto che però appare verde per via del riflesso della vegetazione. In primo piano sono visibili anche dei fiori, gigli per lo più, che insieme al disegno dell’albero rendono l’opera ancora più decorativa. Un altro aspetto importante del quadro sono i colori. La scelta di Gauguin di utilizzare colori così accesi, come il verde della vegetazione e il blu dell’acqua, furono alla base del disappunto del committente dell’opera, che non gradì il fatto che il cavallo avesse un manto verdeggiante. Simbolo In questo quadro Gauguin dipinge immagini che evocano altre immagini ma che non corrispondono alla realtà: si tratta di una sorta di sogno che riprende però molti aspetti del paesaggio selvatico di cui era un appassionato osservatore Il cavallo è un simbolo di spiritualità, rappresenta un passaggio fra la vita e la morte. Il bianco è un colore con importanti valenze spirituali per le popolazioni che abitano quei territori.

E’ il 1898 quando Paul Gauguin dipinge “Il cavallo bianco“, un’opera che in seguito diventerà molto famosa. E’ il suo secondo soggiorno a Tahiti. E Gauguin ama esplorare i paesaggi selvaggi che circondano i villaggi, in cui spesso trova ristoro. In quegli anni, Tahiti conserva un paesaggio incontaminato e lussureggiante, dove facilmente si possono incontrare animali allo stato brado, che si muovono liberi nella foresta. Ciò che Gauguin vede e dipinge, non è solo la realtà del paesaggio o la bellezza della vegetazione, ma una sorta di visione onirica del mondo caraibico.

Paesaggio tahitiano

(1891,post imprressionismo, rue notre dame de lorette, 68 x 92)