Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

Il castello dei destini incrociati

Flavio Muzi

Created on February 9, 2024

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Transcript

Il castello dei destini incrociati

Iper romanzo

Il castello dei destini incrociati nasce nel '69, quando Calvino inizia a sperimentare la sequenza di brevi racconti nello stesso libro, cercando di riuscire a vedere ogni combinazione possibile. Con questo tipo ti scrittura è compito del lettore decidere quale delle interpretazioni date seguire.

In questo libro i racconti che si susseguono tendono spesso a contenere elementi fantastici, al contrario dello spazio, quasi sempre verosimile. pochi capitoli sono del tutto realistici e a volte contengono riferimenti ad altri autori famosi, come Shakespear e Ariosto, alla cui opera "L' Orlando furioso" è ispirata "Storia di Astolfo sulla Luna". I personaggi cambiano ad ogni capitolo, e sono presenti, oltre alle figure mitologiche, anche dei personaggi dei poemi (come Elena di Troia) e Dei (come Zeus)

Flavio Muzi

Il castello dei destini incrociati

Riassunto

Storia dell' ingrato punito

A cui se ne aggiungono altri, fino a formare un'intera fila di tarocchi.

Questo tipo di scrittura presenta piccoli gruppi di carte

Storia dell'alchimista che vendette l'anima

Un esempio della scelta dell' interpretazione è la Storia dell'alchimista che vendette l'anima, in cui un uomo incontra la figura del "bagatto", che si può intendere sia come un mago che come in questo caso il diavolo, con cui fa un accordo. Nel medesimo capitolo, troviamo anche il cinque di coppe, La stella e La ruota.

La quinta coppa è rovesciata, può simboleggiare un corpo senz'anima.

Le coppe sembrano campane, che potrebbero aver fatto fuggire il diavolo rappresentato dal bagatto.

Cinque di coppe

La quinta coppa svuotata può simboleggiare anche il segreto dell'oro rivelato all'alchimista.

Per questa storia rappresenta l'anima.

La stella

Nella miniatura vi è Psiche, quindi potenzialmente può anche rappresentare una semplice ragazza.

Come dice il nome, può significare che la fortuna si è girata dalla parte dell'alchimista.

La ruota della fortuna

Può rappresentare il Gran Mulino dell'Oro, è così che Calvino immagina una macchina che trasforma tutto in oro.

Il capitolo termina con una fanciulla (probabilmente il diavolo) che parla con le guardie della città dorata dell'alchimista, che critica gli abitanti così:

"Io mi guardo bene dall' entrare in una Città che è tutta di metallo compatto."

E alla risposta delle guardie "Hai paura che le nostre anime caschino nelle mani del diavolo?"

La ragazza terminò il discorso con "No: che non abbiate anima da dargli."

Questo perchè Calvino, creando uno svolgimento basato sulle congetture, lascia intendere anche il finale.

Il finale più probabile è che il diavolo ha già preso l'anima di tutti avendoli "distratti" con l'oro.

La taverna dei destini incrociati

La taverna dei destini incrociati è stata integrata al castello dei destini incrociati nel '73, e in questo libro troviamo le medesime premesse di quello precedente: nessuno riesce a parlare ma ognuno ha qualcosa da dire, inoltre qui i personaggi usano la forza per prendere le carte degli altri.
Lo spazio, che ora è una taverna.
I tarocchi, che ora non sono più di valore, bensì delle carte normali.
Cambiano
Il tempo: il racconto è ambientato in un'altra epoca (e quindi anche il protagonista è diverso).
La conclusione
Verso la fine della taverna dei destini incrociati, il protagonista si trova con poche carte in mano a fare alcune considerazioni, come prima cosa c'è una confusione e unione dei verbi "scrivere" e "vivere", e delle parole "romanzo" e "vita", il protagonista parla dello scrivere paragonandolo ad un campo di battaglia.
L'uomo in questione immagina di usare i quadri come sta facendo con le carte, e citando San Giorgio, Sant'Agostino e i San Girolami, si sofferma in particolare su questi ultimi, anche nella mente del protagonista, ci sono varie interpretazioni per questi quadri.
Due di denari

Storia dell'alchimista che vendette l'anima al diavolo

Rappresenta:

  • Infinito
  • Scambio
Due di coppe

storia dell'ingrato punito

Rappresenta:
  • Uguaglianza
  • amore
Due di spada

Storia dell'ingrato punito

Rappresenta:

  • Una lotta
  • Un blocco

Taverna

Castello

Nel San Girolamo che l'autore descrive, troviamo l'eremita con un leone accucciato, e il protagonista si fa delle domande:
  • Il leone è domato dalla scrittura?
  • La scrittura indebolisce la passione/ la natura in generale rappresentata dal leone?
  • La scrittura trattiene momentaneamente una violenza che continua ad essere presente?
San Giorgio e il drago

Per l'ultima considerazione l'autore passa alla scena successiva: la bestia pericolosa viene sconfitta, ma di questa "liberazione" nessuno è contento, in quanto il drago non va considerato solo come il nemico, potrebbe anche simboleggiare una parte della propria mente da giudicare. Il drago ed il leone vengono accomunati, seppur simili attaccano in due modi diversi, e l'"eroe" è chi li affronta direttamente o convive con loro nel pieno della loro forza.