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I Persiani

costanza tocco

Created on February 9, 2024

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Transcript

I PERSIANI

vv. 215-248

L'opera

"I Persiani" è una tragedia di Eschilo rappresentata per la prima volta ad Atene nel 472 a.C., otto anni dopo la battaglia di Salamina. La trama si concentra sulla sconfitta dell'esercito persiano guidato da Serse nella battaglia di Salamina. La storia si svolge nella reggia persiana di Susa, dove un coro di vecchi dignitari attende ansiosamente notizie sulla spedizione di Serse in Grecia. Un sogno infausto di Atossa, regina madre di Serse e vedova di Dario, e le notizie di una catastrofe persiana nella battaglia di Salamina portate da un messaggero confermano i timori del coro. Atossa e il coro, incerti e disperati, decidono di evocare l'ombra di Dario per ricevere consigli. Lo spettro di Dario appare e condanna apertamente l'operato di Serse, accusandolo di tracotanza e orgoglio e ammonendolo a non proseguire la guerra contro Atene. Il dramma si conclude con l'arrivo di Serse, devastato dalla sconfitta, che si unisce al lamento del coro in un canto di dolore.

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I personaggi

  • Atossa: è la madre di Serse, regina dei Persiani e svolge il ruolo fondamentale all'interno dell'opera.
  • Serse: è il re dei Persiani e figlio di Atossa.
  • Ombra di Dario: è il defunto re dei Persiani, marito di Atossa. Egli viene evocato affinché soccorra il suo popolo con saggi consigli. Dario denuncia le colpe di Serse ardito per aver intrapreso una tale spedizione e per aver sfidato gli dei.
  • Messaggero persiano: egli è colui che porta cattive notizie ad Atossa: "Temistocle ha indotto Serse ad ingaggiare una battaglia navale per mezzo di un falso messaggio, facendogli credere che l’esercito greco non sarebbe stato in grado di reggere ad un attacco improvviso per lo scoppio di discordie interne Serse, caduto nell’inganno, è stato sconfitto duramente, prima in mare presso Salamina, poi sulla terraferma, sull’isola di Psittalea" l’esercito persiano è distrutto.
  • Coro degli anziani.

Il vero protagonista della tragedia si trova comunque fuori dalla scena ed è il popolo ateniese, che siede sui gradini del teatro.

I personaggi: il coro degli anziani

All'interno dell'orchestra, situata al centro del teatro, si trova il coro degli anziani i quali dialogano con la regina Atanossa. Questo è costituito dai vecchi consiglieri che esercitano temporaneamente il potere al posto del re Serse,partito a capo di un’imponente esercito alla conquista di Atene e della Grecia , dunque durante la II guerra persiana. Il coro dopo il sogno di Atossa intraprende un dialogo con la stessa parlando dell'esercito ateniese come un popolo fiero, non assoggettato da un re, e quindi temibile in guerra.

Il testo fa parte del primo episodio dei Persiani di Eschilo e l'antefatto narra di un sogno fatto dalla regina Atossa. Due donne, una persiana e l'altra greca si affrontano. Serse cerca di domarle e sottoporle al giogo del suo carro, come cavalle da traino. Mentre la persiana si sottomette, l'altra si ribella e rovescia il carro. Il sogno si conclude con l'apparizione del re Dario in lacrime, davanti al quale Serse si strappa le vesti. La scena finale del sogno rappresenta un'aquila (Persia) aggredita da un falcone (Grecia) che le infligge un duro supplizio e simboleggia il massacro della flotta di Serse per mezzo degli artigli (rostri) e delle fiocine. Ha inizio così il dialogo tra il Coro degli anziani e Atossa.

L'antefatto

I valori nell'opera

Eschilo in "I Persiani" mette in risalto la contrapposizione tra saggezza e tracotanza, elogiando la moderazione di re Dario e condannando l'orgoglio di Serse, che ha portato alla rovina della Persia. La tragedia riflette sull'angoscia dei Greci di fronte alla minaccia persiana e celebra la vittoria inaspettata e gloriosa, offrendo una prospettiva equilibrata sulle sconfitte passate e future. Eschilo evidenzia la responsabilità individuale nella prosperità e nella rovina, attraverso il contrasto tra Dario, esempio di saggezza regale, e Serse, simbolo di corruzione del potere.

Elementi fondamentali sono invece misuratezza e forte religiosità. La vittoria dei Greci è stata sì frutto del loro valore, ma anche del favore di Dike (la giustizia) e di Zeus, sotto la cui protezione essi hanno pienamente combattuto, fidando nella forza della libertà e della giustizia contro la prepotenza e l’arrogante dispotismo (hýbris) di un uomo che si paragonava a un dio.

La scena

L'opera si svolge a Susa. La scena è infatti probabilmente ambientata davanti la reggia di Serse dove la regina ed il coro intraprendono il dialogo.

I personaggi:

la regina Atossa

La regina Atossa è un personaggio centrale nella tragedia e all'interno del testo poichè rappresenta una figura di grande autorità all'interno della corte persiana. Ella è la madre di Serse e la vedova di Dario, il re precedente. È lei che inizia a mostrare preoccupazione per il destino della spedizione militare di Serse contro la Grecia e ha un ruolo significativo nell'invocare lo spettro di Dario per cercare consiglio e guida. All'interno del testo, dopo aver raccontato il sogno, prende parte ad un animato dialogo con il coro, che traspare ansia e curiosità. La regina chiede informazioni sul popolo dando così vita ad un confronto tra la civiltà Ateniese e quella Persiana.

All'interno del teatro greco, le donne non recitavano e gli attori erano tutti uomini. Essi indossavano maschere per amplificare la voce e in casi come questi, per interpretare ruoli femminili, le maschere erano di colore bianco.

La struttura

La tragedia non presenta un prologo ed è strutturata nel seguente modo:

  • Parodo del coro: esprime incertezza sulle sorti della spedizione di Serse.
  • Primo episodio: la regina Atossa racconta del sogno e chiede al coro informazioni sul popolo degli Ateniesi. Termina con l'arrivo del Messaggero.
  • Stasimo: il Coro esprime dolore e preoccupazione.
  • Secondo episodio: la regina offre libagioni sulla tomba di Dario.
  • Stasimo: canto amebeo tra coro e fantasma di Dario.
  • Terzo episodio: evocazione dello spettro di DArio.
  • Stasimo: il coro celebra la Persia di un tempo.
  • Esodo: ritorno di Serse e canto tra quest'ultimo e il coro.