La vita è bella
CATERINA PULCRANO
Created on February 9, 2024
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Transcript
Durante la dittatura fascista, Guido Orefice, giovane ebreo trasferitosi nella campagna toscana, conosce in modo buffo Dora, se ne innamora e con lei costruisce una famiglia. L'aggravarsi delle Leggi Razziali e i rastrellamenti nazisti portano però l'uomo ad essere deportato in campo di concentramento con il figlio Giosuè, proprio il giorno del compleanno del bambino.La madre (non ebrea) una volta capita la situazione corre alla stazione e impone i soldati di farla salire sul treno, andando anche lei nello stesso campo di concentramento.Sin dal primo momento per proteggere il piccolo dagli orrori dello sterminio, Guido costruisce eroicamente un elaborato gioco che trasformava tutte le cose negative in una sfida.
Informazioni
Diversamente da come si pensa il film non è stato girato e non parla di Auschwitz, infatti intorno al campo ci sono i monti, che ad Auschwitz invece non ci sono. Quello del film è "il campo“ di concentramento, perché qualsiasi campo contiene l'orrore di Auschwitz, non uno o un altro.