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Memoria di un popolo tra presente e passato

LO STATO DI ISRAELE

La nascita dello Stato di Israele

Verso la fine dell’Ottocento, la diffusione del sionismo alimentò varie ondate migratorie ebraiche dall’Europa in Palestina . Dopo la fine del primo conflitto mondiale e lo smembramento dell’Impero ottomano, quando la regione fu affidata in mandato alla Gran Bretagna, lo statuto del mandato recepì gli impegni da questa assunti con la dichiarazione Balfour (1917) in favore della creazione di un ‘focolare nazionale ebraico’ in Palestina. La crescita della presenza ebraica, intensificatasi negli anni 1930 con gli arrivi provenienti soprattutto dall’Europa centrale e orientale, acuì l’opposizione araba antibritannica e antiebraica, che sfociò nel 1936 in una rivolta, protrattasi fino al 1939. Con il Libro Bianco del 1939 la Gran Bretagna formulò un progetto che prevedeva la nascita entro 10 anni di un unico Stato indipendente, che garantisse gli interessi essenziali di entrambe le comunità; limitava inoltre l’immigrazione e gli acquisti di terre da parte ebraica. Durante la Seconda guerra mondiale la situazione restò di fatto congelata. Dopo il 1945 la crisi riesplose con violenza, connessa anche all’immigrazione clandestina dei superstiti della Shoah e alle azioni dei movimenti paramilitari ebraici. La Gran Bretagna rimise la questione alle Nazioni Unite: nel 1947 l’Assemblea generale approvò un piano di spartizione.

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La storia del popolo

Gli Ebrei non sono una razza, e nemmeno i seguaci di una determinata religione. Costituiscono invece un popolo, che condivide una storia, un'identità spirituale e di fede (giudaismo). Il modo migliore per avvicinarsi a questa storia è quello di partire dalle parole. Ebreo, giudeo, israelita, israeliano. Il primo a essere chiamato ebreo fu Abramo, il patriarca della Bibbia da cui discendono le tre stirpi di monoteisti (fedeli che credono all'esistenza di un unico Dio, diversamente dai pagani o politeisti, secondo i quali esistono svariate divinità): ebrei, cristiani e musulmani. La Bibbia è il libro, anzi l'insieme di libri che racconta il cammino dell'uomo verso la fede in un unico Dio creatore dell'Universo e giudice. Abramo è fra i primi a ricevere la cosiddetta rivelazione, la parola di Dio, cioè, che dall'alto dei cieli gli parla e gli ordina che cosa fare. Il Dio della Bibbia è invisibile e inconoscibile, non va raffigurato per rispetto dell'immensa distanza che separa l'uomo da lui.

GLI AUTORI DELLA SHOAH

Liliana Segre

Liliana Segre nasce a Milano il 10 settembre del 1930. Cresce assieme al padre Alberto e ai nonni paterni, dopo aver perso la mamma quando ancora non aveva compiuto nemmeno un anno di vita. Liliana Segre, di origini ebraiche, subisce l'espulsione dalla scuola quando arriva all'età di 8 anni a causa dell'entrata in vigore delle leggi razziali in Italia. Il 1943 è l'anno in cui Liliana assieme al padre tenta la fuga in Svizzera. In quella occasione le guardie di frontiera mandano indietro padre e figlia e procedono al loro arresto a Varese. Liliana resta nel carcere milanese di San Vittore per 40 giorni; successivamente, insieme al padre, viene condotta ad Auschwitz. Lei verrà poi liberata nel 1945 all' età di 14 anni. Ad oggi lei è stata nominata senatrice a vita.

Nasce a Torino nel 1919 da una famiglia di ebrei. Nonostante le leggi raziali lui riesce a laurearsi in chimica. Segue una breve esperienza partigiana ma dopo l'occupazione tedesca viene deportato e condotto ad Aushwitz dove rimarrà fino al 1945, sopravvivendo grazie alla sua conoscenza della chimica che gli ha permesso di lavorare come operaio specializzato. Lui morirà suicida nel 1987 tormentato dal ricordo di ciò che ha vissuto nel campo.

Primo Levi

Marcello Kalowski

MARCELLO KALOWSKI, nato a Roma nel 1954, ha lavorato a lungo per la Hebrew Immigration Aid Service, organizzazione ebraico-americana che fornisce assistenza ai profughi ebrei. Ha esordito in narrativa con il romanzo Il silenzio di Abram. Mio padre dopo Auschwitz, edito da Laterza. In questo romanzo lui racconta la vita del padre ad Aushwitz e dopo, raccontando in maniera leggera tutte le atrocità subite dal padre.

Nel 1947 venne approvato il piano di dare alla Palestina uno stato indipendente e la scelta cadde sull' Israele, rendendolo così uno stato a parte. Quando però lo stato fu occupato dai Palestinesi, questo era già occupato dagli Israeliani

E' uno stato che possiede una fertile pianura costiera che si affaccia al Mar Mediterraneo per circa 230km. Ci sono inoltre le regioni storiche della Giudea, Samaria e Galilea.Confina a Nord con il Mar Mediterraneo, a Est con la Giordania, a Sud con il Mar Morto e ad Ovest con l' Egitto. E' uno stato abbastanza popoloso (7.170.000 abitanti), la capitale è Gerusalemme

Lo stato di Israele

La cronica carenza di acqua, l’assenza di risorse naturali, l’interminabile conflitto con la nazione palestinese e le difficili relazioni con i vicini paesi arabi non hanno impedito a I. di affermarsi come il paese economicamente più avanzato e dinamico del Vicino Oriente

https://www.treccani.it/enciclopedia/israele/