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AUTORE: Paolo Uccello Paolo di Dono detto Paolo Uccello (Firenze,1397-1475). Si accorge dell'esistenza di Masaccio, di Brunelleschi e di Donatello che avevano dato una prova effettiva delle possibilità espressive che la prospettiva poteva offrire. Il suo interesse venne catturato anche dalla figura, che fu oggetto dei suoi studi, significativo è il foglio agli Uffizi per un Angelo che corre e lo Studio di cavaliere

TITOLO: Monumento a Giovanni Acuto

DATAZIONE:1436

COLLOCAZIONE: Parete della navata sinistra della Cattedrale di Santa Maria Del Fiore, Firenze

COMMITTENZA: Commissionato a Paolo Di Dono (Uccello) dalla repubblica di Firenze per celebrare il condottiero anglosassone: John Hawkwood.

TECNICA: affresco

GENERE PITTORICO: Ritratto commemorativo

ANALISI FORMALE: gruppo equestre (un cavallo e un cavaliere) eretto al di sopra di un sarcofago che poggia su un basamento sporgente, sostenuto da 3 mensoloni ornati con 3 foglie ripiegate. Il cavallo è raffigurato nell'atto di procedere all'ambio, per questo alza contemporaneamente le zampe dallo stesso lato, la parte posteriore dell'animale è quasi un cerchio perfetto, l'attaccatura della testa al collo è sottile, il petto è arrotondato, le narici dilatate, gli occhi sono sporgenti e la bocca è socchiusa. E' un'opera a monocromo (o verdeterra) per dare l'impressione di una statua bronzea. Alla conoscenza anatomica del cavallo si aggiunge la geometria per proporzionare il gruppo: cavallo e cavaliere descrivibili in quadro perfetto, una mediana coincide con la posizione dello zoccolo della zampa posteriore destra, le curve principali dell'animale (posizione posteriore, pancia, collo-testa) seguono quelle di circonferenze il cui raggio è pari a 1/4 dell'altezza del cavallo. Ci sono due punti di vista per l'intelaiatura prospettica del dipinto: il primo in basso a sinistra per i mensoloni, la piattaforma e il sarcofago; il secondo frontale per il cavallo e il cavaliere (prova della flessibilità nell'applicazione della scienza prospettica). La luce tergale, da volume a Giovanni Acuto e il suo cavallo

ANALISI CONTENUTISTICA: Opera per celebrare il condottiero inglese John Hawkwood (italianizzato come "Giovanni Acuto") vissuto tra il 1320 e il 1394,che aveva guidato vittoriosamente le truppe fiorentine contro i Pisani nella battaglia di Càscina (1364).Il monumento si ispira alla statua di Marco Aurelio a Roma, gli elementi della cavalcatura moderna rivelano l'aggiornamento rispetto alla scultura romana. L'irrilevanza del cavallo trattato con grande sapienza è tra gli elementi che sottolineano l'abilità del cavaliere.

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