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Victoria Capastru
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Le radici della civiltàGreca: i Cretesi
3000a.C. - 1450 a.C.
La più antica talassocrazia
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CRETA
una posizione strategica
L'isola di Creta
Qui ha inizio la storia della civiltà Greca, Creta, un'isola prevalentemente montuosa, ma pianeggiante sulle coste bagnate da un mare pescoso, il mar Egeo, nel bel mezzo del Mediterraneo. La sua posizione è molto strategica per i commerci, essendo al centro di ben tre continenti: Africa, Asia, Europa. La sua posizione permettere di raggiungere facilmente Grecia, Siria, Palestina e Egitto e una miride di altre isolette, favorendo così, la navigazione. Lunga 250km per una larghezza massima di 55km.
Lo sviluppo commerciale
Lo sviluppo commerciale cretese ebbe inizio a partire dal 2300 a.C. ma fu tra il 2000 e il 1400 a.C. che divenne una grande potenza marinara (molto prima dei Fenici).
I cretesi erano abili marinai e commercianti. In particolare commerciavano dall'Oriente, attraverso la Siria: le pietre preziose, l'oro, il rame e l'avorio
Per circa 600 anni quindi, la supremazia marittima o talassocrazia, dal greco thalassa, "mare", e kratia, "dominio" . Dall'incontro dei Minoici con i Micenei, gli antenati dei Greci, naque la civiltà Greca.
Una civiltà Pacifica
La supremazia cretese sul mare fu fonte per l'isola di Creta di un grande sviluppo economico. Come in Oriente, i centri del potere politico, economico e religioso erano i palazzi, i più importanti dei quali erano quelli di Cnosso e Festo che si trovavano al centro di fertili pianure. A differenza però dei palazzi orientali quelli cretesi erano privi di mura o di difese militari. Può darsi che i Cretesi si sentissero protetti dal mare e dalla loro forte flotta. La caratteristica dei palazzi cretesi era la loro estensione. La costruzione dei palazzi, in genere accompagnata dal livellamento delle colline su cui sorgevano, richiedeva infatti un'organizzazione sociale basata sulla schiavitù, come quelle orientali, in grado di realizzare grandi opere.
I Palazzi
I palazzi cretesi erano organizzati intorno ad ampi cortili centrali, lungo il perimetro dei quali si dispotevano gli altri ambienti: erano privi di mura difensive, aveva più accessi, non ripetevano più volte gli stessi elementi architettonici, la posizione del palazzo era spesso periferica rispetto al centro.
Arte e Religione
I Cretesi erano particolarmente abili nella creazione di piccoli oggetti e nella pittura. Il toro ne era il simbolo per questo i Cretesi lo raffiguravano spesso.La religione Cretese era celebrata all'aperto, sui monti. I riti si svolgevano presso alberi o colonne in pietra dove si pensava che la divinità si facesse vedere dagli uomini quindi non c'era bisogno di grandi edifici sacri: la natura era il santuario della divinità.
I Cretesi erano particolarmente abili nella creazione di piccoli oggetti e nella pittura. Il toro ne era il simbolo per questo i Cretesi lo raffiguravano spesso.La religione Cretese era celebrata all'aperto, sui monti. I riti si svolgevano presso alberi o colonne in pietra dove si pensava che la divinità si facesse vedere dagli uomini quindi non c'era bisogno di grandi edifici sacri: la natura era il santuario della divinità.
Tramonto ed eredità della società cretese
La splendida civiltà cretese crollo una prima volta attorno al 1700 a.C. Perché? Non lo sappiamo con certezza. Dagli scavi archeologici sappiamo solo che in quel periodo i palazzi andarono in rovina. Attualmente l'ipotesi del terremoto è ritenuta la più probabile poichè, a partire dal 1600 a.C., i palazzi vennero ricostruiti senza aggiungere alcuna struttura fortificata utile a respingere dei nemici. Ebbe cosi inizio un lento declino che coincise con la contemporanea espansione della civiltà micenea: fu in questo periodo che i Micenei sbarcarono sull'isola e la conquistarono. Il greco si diffuse fra i Cretesi e venne elaborato il tipo di scrittura chiamato Lineare B, decifrata dallo studioso inglese Michael Ventris, per distinguerlo dalla scrittura precedentemente usata, la Lineare A. I Micenei dominarono l'isola per duecento anni, poi nel 1200 a.C. una nuova serie di terremoti sconvolse l'isola.
Il mito del Minotauro
La mitologia greca conserva il ricordo della civiltà cretese; ne è una testimonianza il mito di Minosse, il leggendario re di Creta. Poseidone, il dio del mare, fece in modo che la moglie Pasìfae si innamori del toro che Minosse si era rifiutato di sacrificargli. Dalla loro unione nacque un mostro, il Minotauro, che aveva corpo d'uomo e testa di toro. Minosse terrorizzato fece costruire da Dedalo ( un grande architteto ) quell'edifio da un'intricata rete di sale e corridoi chiamato labirinto. Il minotauro si cibava di carne umana, Minosse impone ad Atene un pesante tributo: ogni nove anni doveva inviare sette ragazze e sette ragazzi perchè fossero divorati dal Minotauro.
L'interpretazione del mito
ill mito del Minotauro ha più significati: innazitutto ci attesta in forma fantastica lo storico dominio di Creta sulle coste della Grecia e in particolare su Atene. Il labirinto può rappresentare diverse cose: l'amministrazione dei Greci per il palazzo di Cnosso, una caverna o le paure interiori. Il filo di Arianna è il legame positivo con la società e le sue tradizioni che ci salva. L'errore fatale della vela nera ci ricorda infine chge nulla si può contro il fato, il destino che gli dei hanno assegnato a ogni uomo.
XII sec. a.C.
IX
VII
1400 a.C.
1200 a.C.
VI
IV
2000 a.C.
Età Arcaica
Civiltà CRETESE
Civiltà MICENEA
Medioevo ELLENICO
Età Classica
Epoca di Crisi?
Nascita e sviluppo delle Poleis
Massimo splendore
- Prima colonizzazioneUNICA LINGUA IL GRECO
Conquista Micenei
Nasce l'Ellade (terra comune dei Greci)
Società Pacifica
L'Iliade
Guerra di Troia
Vengono scritti
L'Odissea
Focus
Vasi Cretesi: grandi balene e mostri marini
I Cretesi erano soliti a rappresentare, oltre ai tori, paesaggi e animali marini, data la loro passione per il mare essendo loro grandi lavoratori e abituati a questo stile di vita.
Cnosso ora
Focus
Civiltà Minoica
La civiltà Cretese può essere anche definita Minoica, da Minosse, il primo re di Creta.
Arte
C'è un dipinto, in particolare, che colpisce. E' un affresco ritrovato nel palazzo di Cnosso, descrive una Tauromachia ( da tauros, "toro", e machia, "battaglia": ovvero "combattimento con i tori"): una sorta di "corrida" con un giovane che compie un salto eccezionale sulla groppa di un toro in corsa.
Festo ora
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