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HISTORY LEARNING UNIT

MARCOS ROBERTO ARCURIAS SALABARRIA

Created on February 5, 2024

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Transcript

il massacro delle foibe

Per non dimenticare

buona visione

Indice

intervista-il nostro pensiero personale

INTRODUZIONE -FOIBE

Pag. XX

GIOVANNI LOVROVICH-NORMA COSSETTO

POESIA - RINGRAZIAMENTI

TESTIMONIANza-monumenti in italia

FINE

INTRODUZIONE

Pag 1

Buongiorno a tutti, oggi insieme a Marcos, Gaia, Simone, Chiara e Asia, studenti dell'IC Santa Maria delle Mole, tratteremo un argomento molto delicato e di cui si sta parlando solo in questi ultimi anni... il massacro delle foibe e la condizione degli esuli che sfortunatamente hanno vissuto queste torture.

COSA SONO LE FOIBE?

Pag 2

+info

Una foiba è uno dei grandi inghiottitoi (o caverne verticali, pozzi) tipici della regione carsica e dell'Istria. Le foibe non sono quindi dei particolari tipi di caverne come viene spesso, erroneamente, affermato, ma solo il termine con cui vengono indicati gli inghiottitoi carsici tipici della regione giuliana, che in tale territorio assumono spesso dimensioni spettacolari. Se ne contano circa 1700 in Istria.

I massacri o eccidi delle Foibe iniziarono dopo l'8 marzo 1943 con lo sfaldamento delle forze armate italiane seguite al crollo del regime fascista, quando nei territori dell'Istria il potere venne assunto dal movimento di liberazione jugoslavo.

GIOVANNI LOVROVICH

Don Giovanni Lovrovich, nacque a Sebenico, importante città della Dalmazia all'epoca parte dell'Impero austro-ungarico, il 20 febbraio 1915.

Nell'ottobre del 1926 Giovanni Lovrovich entrò nel Seminario Arcivescovile di Zara. Ultimato il corso di studi veniva consacrato Sacerdote dall'Arcivescovo Pietro Doimo Munzani. Scoppiata la guerra, nel 1941 rimase a Zara dove gli fu affidata la custodia della chiesa di San Simeone. Durante i cinquanta e più bombardamenti che colpirono la nobile città di Zara, con altri confratelli Sacerdoti, egli si prestò a visitare e a soccorrere le famiglie che non erano riuscite ad allontanarsi dalla città. Ebbe in quei tempi, inoltre, l'ispirazione di annotare quanto avveniva nella città destinata alla feroce distruzione e per questo curò delle pubblicazioni.

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ONORE

NORMA COSSETTO

Norma Cossetto, (Visinada, 17 maggio 1920 – Antignana, 4 o 5 ottobre 1943), è stata una studentessa italiana, istriana, di un villaggio nel comune di Visignano, uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani.

TESTIMONIANZA

Un secolo di vita non è bastato a Giuseppe Comand per cancellare dalla memoria il ricordo tuttora insopportabile, antico di decenni eppure sempre vivido: «Sono passati 74 anni, ma sento ancora quell’odore, e soprattutto le parole dei miei compagni, che sotto choc si sfogavano tutte le sere raccontando ciò che avevano trovato...».

Monumenti in Italia

1947

1700

2008

Onore a Norma Cossetto ICSMMOLE

MONUMENTO SUI CARABINIERI INFOBIATI

MONUMENTO ALLE VITTIME DELLE FOIBE

1943

2020

FOIBADI BASOVIZZA

ONORA I MARTIRI DELLE FOIBE

VIDEO INTERVISTA

VIDEO

Questo e un video intervistache abbiamo realizzato per vedere quante persone nel 2024 conoscono questi terribili avvenimenti

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IL NOSTRO PENSIERO PERSONALE

VIDEO

Questo e un video cher abbiamo realizzato per esprimere il nostro pensiero personale...Buona Visione..

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INTRODUCTION HERE

Unit 02

Poesia

Nella mia giovinezza ho navigato lungo le coste dalmate. Isolotti a fior d'onda emergevano, ove raro un uccello sostava intento a prede, coperti d'alghe, scivolosi, al sole belli come smeraldi. Quando l'alta marea e la notte li annullava, vele sottovento sbandavano più al largo, per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno è quella terra di nessuno. Il porto accende ad altri i suoi lumi; me al largo sospinge ancora il non domato spirito, e della vita il doloroso amore.

RINGRAZIAMENTI

Ringraziamo il comune di Marino per averci dato la possibilità di partecipare a questo progetto che ci ha fatto unire e crescere molto.Grazie

Chiara Romano

Gaia Promutico

SimonePochini

MarcosArcurias

AsiaPizzutelli

Grazie per la visione

Gli stermini non si possono umanizzare ma solo abolire

3A A.vivaldi