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Transcript

di Benedetta Granito, Andrea Luna Mauri, Beatrice Re de Paolini

COME CONVINCERE UN NEGAZIONISTA CLIMATICO

Caro negazionista, so che non hai alcuna voglia di ascoltarmi, che la consideri solo una perdita di tempo, ma ti rubo solo qualche minuto. So che hai le tue idee e quello che sto per dirti, per te, non sono altro che “storie” inventate, ma ti prego di sentire bene quello che ti dico. Il cambiamento climatico è un fatto reale, provato da decenni di ricerche e da misurazioni scientifiche. Vorrei farti capire che non si tratta affatto di una moda del momento e hai questa percezione perché è solo di recente che i dati effettivamente raccolti, tramite i satelliti, le stazioni a terra e le sonde in mare aperto, stanno evidenziando dati sulle variazioni di temperatura ampiamente maggiori delle fluttuazioni occasionali. Per i negazionisti come te, il riscaldamento globale non sta avvenendo, o per lo meno non per origine antropica, dovuta cioè all’azione dell’uomo. Secondo voi non c’è alcun motivo di allarmarsi in quanto, nella storia del nostro Pianeta, i cambiamenti delle temperature sono sempre avvenuti e rientrano nel ciclo naturale della Terra (il che è sicuramente vero, ma non ad un simile ritmo).

DISCORSO AL MIO AMICO NEGAZIONISTA

Da questo vostro punto di vista ne consegue che le emissioni di gas serra non svolgono alcun ruolo per il riscaldamento globale e che questo cambiamento non sia in alcun modo nocivo, né per gli esseri umani, né per il Pianeta e gli ecosistemi. Tu, come tutti gli altri negazionisti, sei convinto che il cambiamento climatico sia una bufala perché i governi vogliono farci credere che per risolvere tutti i problemi ci sia bisogno di installare pannelli solari e comprare auto elettriche. Insomma, siete convinti che ci siano enormi interessi economici in gioco. Le aziende con la maggiore responsabilità del cambiamento climatico sono circa un centinaio, principalmente società petrolifere e minerarie, a cui vanno aggiunte imprese dei trasporti, agricoltura intensiva, allevamento intensivo. Chi guadagna estraendo e rivendendo petrolio e carbone non è così favorevole alla decarbonizzazione, almeno per ora. Idem chi produce automobili, chi produce carne e latticini industrializzati e low cost, eccetera.

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO ESISTE, ECCOME...........!!!!!Non fare quella faccia, ora vedo se riesco in qualche modo a convincerti e a farti cambiare idea a proposito del cambiamento climatico: • Le temperature globali sono in aumento. Le misurazioni satellitari mostrano che negli ultimi 50 anni la temperatura media globale è aumentata di circa 1°C. La maggior parte dell'aumento si è verificata negli ultimi 35 anni, con i 6 anni più caldi di sempre dal 1880. • I ghiacciai e le calotte polari si stanno ritirando. La perdita di massa dalla Groenlandia e dall'Antartide ha accelerato negli ultimi decenni. Anche ghiacciai alpini, himalayani e delle Montagne Rocciose si stanno sciogliendo. • Il livello del mare sta salendo. Il livello globale medio del mare è salito di circa 8 pollici dal 1900, con un tasso di aumento maggiore negli ultimi 25 anni. L'innalzamento del livello del mare sta già causando erosione costiera e allagamenti.

• I fenomeni meteorologici estremi sono in aumento. Eventi come ondate di calore, siccità, inondazioni, uragani e incendi boschivi sono in aumento in frequenza ed intensità (e credo che l’estate scorsa te ne sarai accorto, o ti sei già dimenticato?) Molti di questi effetti sono collegati all'aumento delle temperature.• La CO2 (anidride carbonica) e altri gas serra sono in aumento. La CO2 atmosferica ha raggiunto le 410 parti per milione, il livello più alto degli ultimi 3 milioni di anni. L'aumento del CO2 è dovuto alla combustione di carburanti fossili e sta intrappolando più calore nell'atmosfera.

Ognuno di questi tre punti contribuisce in maniera considerevole ad aumentare le quantità di gas serra presenti in atmosfera e, conseguentemente, a provocare il riscaldamento globale.

E scommetto che non sai quali sono le principali cause del riscaldamento globale. Sono tre e ora te le dico:

CAUSE CAMBIAMENTO CLIMATICO

gli allevamenti intensivi, specialmente di bovini (in quanto i bovini producono, in fase di digestione, enormi quantità di metano)

il largo uso di combustibili fossili (i quali, durante la combustione, producono anidride carbonica e ossido di azoto)

la deforestazione (in quanto gli alberi assorbono l’anidride carbonica dall’atmosfera)

Guarda bene questa! In Madagascar, è in corso una delle peggiori siccità della storia: in molte aree la terra è troppo arida per essere coltivata e i raccolti sono andati distrutti. Negli ultimi quattro anni, la grave mancanza di pioggia ha portato all'esaurimento delle fonti di cibo e al prosciugamento dei fiumi. Il cambiamento climatico ha portato anche a tempeste di sabbia che hanno coperto terreni precedentemente coltivabili fino a renderli sterili. Vedo che non parli ancora!

Ora ti mostro tre foto satellitari

Guarda qui! Dall'inizio degli anni '80, il ghiacciaio Columbia si è ritirato di oltre 20 km e ha perso circa la metà del suo volume totale. Questo ghiacciaio rappresenta quasi la metà del ghiaccio perso nei Monti Chugach. Vedo che non parli, come mai?

Il lago d’Aral, uno dei quattro laghi più grandi del mondo è ormai quasi un ricordo. In soli 50 anni le sue acque sono state quasi completamente prosciugate. Non dici nulla, eh?

I dati sono chiari e indiscutibili. La scienza ha parlato e noi dobbiamo ascoltarla e agire subito per bloccarla in tempo. Dobbiamo salvare noi stessi perché il pianeta, una volta estinta la causa, ovvero noi, si salva da solo. Caro negazionista, se queste prove non sono sufficienti per convincerti, francamente non saprei più cosa fare e cosa dirti. In questo caso sarà solo il tempo a darmi ragione! Gente come te ha bisogno di un linguaggio giornalistico diverso, bisogna modificare il glossario dei termini legati all’informazione ambientale e, in particolare, alle emergenze climatiche. Bisogna parlare di “crisi climatica”, per dare ai lettori una maggiore e più immediata evidenza della gravità della situazione. Le parole, insomma, possono fare la differenza. E un piccolo consiglio: fidatevi della scienza perché nessuno vuole imbrogliarvi. Ricordati che voi siete dei falsi esperti perché non fate ricerca nel settore e non siete di certo portavoce di chi davvero lavora in quel preciso campo di studi.

Ma se sono riuscita a farti cambiare opinione, allora devi farmi un piacere: parlarne con i negazionisti climatici! Ti lascio sei principi chiave per convincerli:

3. Toccare i temi su cui il pubblico è più sensibile: limitarsi a riportare i fatti non basta a catturare l’attenzione del pubblico ma bisogna riuscire a metterli in relazione con i valori morali di chi ci ascolta.

2. Parlare di cose reali e non di concetti astratti: è meglio iniziare la discussione sul clima partendo da esperienze comuni, usando un linguaggio chiaro ed esempi più vicini possibile al pubblico a cui ci si rivolge.

1. Mostrati sicuro nel comunicare: parlare con sicurezza e sincerità aiuta ad instaurare un rapporto di fiducia.

Grazie per la tua preziosa collaborazione!

6. Usare una comunicazione visiva di maggiore impatto; per parlare di cambiamento climatico si usa un set di immagini molto ristretto (orsi polari, calotte glaciali che si sciolgono,) che rischiano di non coinvolgere il pubblico. Sarebbe meglio usare immagini che raccontano comportamenti che le persone possono mettere in atto, oppure “soluzioni” reali al cambiamento climatico.

5. Concentrarsi su ciò che si sa e su cui c’è forte consenso scientifico, prima di affrontare ciò che è incerto; non si può infatti ignorare che l’incertezza è parte integrante della climatologia.

4. Raccontare una storia avvincente, usando una struttura di tipo narrativo e mostrando il volto umano che sta dietro la scienza.