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Canto VII

Brici andreia

Created on February 4, 2024

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Transcript

..canto vii

Divina commedia, inferno..

indice

parte del testo del canto vii

pena

spiegazione

fine

mappa inferno

chi sono i colpevoli

oggi

Poi si rivolse a quella 'nfiata labbiae disse: "Taci, maladetto lupo! Consuma dentro te con la tua rabbia..."

"...In etterno verranno a li due cozzi:questi resurgeranno del sepulcro col pugno chiuso, e questi coi crin mozzi...

i colpevoli

Dante e Virgilio entrano nel IV Cerchio, dove i dannati spingono faticosamente enormi macigni, divisi in due schiere. Il maestro spiega che sono tutti loro che in vita rimasero attaccati al denaro, peccando di avarizia e gli altri di prodigalità (avari e prodighi). Fra loro ci sono anche papi e cardinali. Dante si stupisce di non riconoscere nessuno di loro, ma Virgilio chiarisce che il loro peccato ora li rende del tutto irriconoscibili.

pena

Nel canto VII avari e prodighi sono sottoposti alla pena di percorrere, distinti in due schiere, un semicerchio spingendo dei massi col petto; quando si scontrano, si insultano rinfacciandosi a vicenda la loro colpa col grido, poi si voltano per ripetere lo stesso movimento e ancora scontrarsi alla parte opposta del semicerchio.

spiegazione

Incontro con Pluto (1-15)All'ingresso nel IV Cerchio i due poeti incontrano Pluto, custode di quella zona infernale. Il mostro inveisce contro di loro, ma Virgilio rassicura Dante del fatto che non potrà impedire il loro cammino, quindi rimprovera il demone e lo zittisce. A questo punto Pluto cade a terra abbattuto e i due poeti possono proseguire con il loro cammino.

gli avari e i prodighi (16-66)

Dante e Virgilio entrano nel IV Cerchio, dove troviamo moltissime anime. Virgilio spiega che tutti loro in vita non spesero il denaro con giusta misura, peccando gli uni di avarizia e gli altri di prodigalità. Virgilio conclude dicendo che i beni terreni, affidati alla Fortuna, sono momentanei e tutto l'oro del mondo sarebbe insufficiente a placare queste anime infelici..

La teoria della Fortuna (67-99)

Dante chiede a Virgilio cosa sia questa Fortuna. Il poeta latino dice che Dio ha disposto varie intelligenze angeliche a governare i Cieli, e allo stesso modo ha creato un'intelligenza che amministri i beni terreni. Essa, la Fortuna, stabilisce quando le ricchezze debbano cambiare di mano e quali genti debbano prosperare o decadere. Molti la maledicono, anche se non sente queste lamentele. A questo punto Virgilio invita Dante a proseguire il cammino.

discesa al v cerchio: gli iracondi (100-130)

I due poeti attraversano il Cerchio fino all'estremità opposta, dove c'è una vena d'acqua che si immette in un fossato: il ruscello si impaluda nello Stige, dove nel fango sono immerse delle anime. Questi dannati si percuotono con schiaffi, pugni e morsi, arrivando persino a sbranarsi a vicenda. Sono gli iracondi amari e difficili, che ripetono come un ritornello una frase che riassume il loro peccato.

oggi...

Oggi l'avarizia è un vizio che esiste e che persiste ancora fino ai giorni d'oggi. Noi ragazze abbiamo notato che , nella società di oggi , chi possiede poco è piu generoso rispetto a chi possiede di più , perchè quest' ultimo è piu attaccato ai propri averi . Di solito questo rapporto morboso con il denaro deriva già dall'infanzia , alcuni ragazzi avvolte non si sentono considerati e attraverso il denaro pensano di tenersi tutto per sè per avere delle certezze in quanto poco fiduciosi .

grazie!

Brici Andreia, Maciel Lara, Mastroiacovo Martina.