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Transcript

ARTE E DIRITTI UMANI

Laura Marinelli, Natalia Marinelli 3C

L’Associazione Genesi è stata fondata da Letizia Moratti nel 2020 con l’obiettivo di difendere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura, creando una cittadinanza più responsabile, per questo motivo nasce la “Collezione Genesi", una mostra che seleziona opere di artisti da tutto il mondo che parlano di questioni sociali, ambientali, politiche e culturali attraverso le loro opere.In questo modo si riesce a riflettere maggiormente sui diritti umani usufruendo del linguaggio universale dell’arte, e questo anche grazie alla vastità di temi trattati nelle opere che offrono un’ “occasione” di meditazione ai visitatori.L’Università Cattolica è partner del progetto per il quale ha co-organizzato un ciclo di 12 conversazioni intitolato “Sfide per il futuro”.Una tra le 15 nuove opere acquisite nella collezione Genesi troviamo anche “Bombs” di Ai Wei Wei; questa rappresenta l’evoluzione delle bombe in 50 anni di storia, da una granata del 1911 ad un ordigno nucleare del 2019, tutte portatrici di conflitti e dolore. Ad ora quest’opera è esposta nell’atrio dell’Imperial War Museum di londra.

Genesi

Natalia Marinelli

Delacroix nella sua opera “Libertà che guida il suo popolo” cercò di ritrarre un evento specifico nonchè la rivoluzione di luglio del 1830, generata dal popolo che si oppone alla volontà di Carlo X di restringere le loro libertà costituzionali concedendo maggiori privilegi al clero e alla nobiltà.Nell’opera notiamo una donna, Marianne, che è la metaforica rappresentazione della libertà, la quale incita con coraggio il popolo a seguirla ponendo alla vista di tutti la bandiera francese.Tra le figure secondarie spicca quella di un bambino, immagine dei più giovani disposti eroicamente ad oltraggiare la monarchia per ottenere i diritti che li spettano, e la massa di cadaveri, sacrificando la loro vita valorosamente per difendere la propria libertà.Ora quest'opera è esposta al museo Louvre di Parigi.

La libertà che guida il popolo

Natalia Marinelli

Considerazioni personali

Laura:

Ritengo che battersi per i propri diritti è atto di grande coraggio e responsabilità. Come abbiamo visto sin dall’antichità, con la rivoluzione francese, fino ai giorni nostri con artisti come Ai Wei Wei, il popolo si impegna per rivendicare ciò che gli spetta di diritto e la maniera più adatta per farlo è senza dubbio attraverso l’arte, dove, fondamentali, sono associazioni come associazione genesi che si occupano proprio di diffondere queste opere ricche di grande significato.Secondo il mio punto di vista la figura di Ai wei wei dovrebbe essere uno spirito guida per tutti noi, un uomo che nonostante gi ostacoli che ha incontrato, ha continuato a preseguire il suo obiettivo, quello di far rispettare i diritti di noi umani che ci spettano in quanto tali. Ha usufruito, per fare questo, dell'arte: quale miglior modo di trasmettere ad un uomo il valore di qualcosa se non usando l'arte, capace di suscitare sensazioni contrastanti all'osservatore. Sapere che oggi anche associazioni, come Genesi, si impegnano a valorizzare a far tutelare i diritti umani, mi fa capire che per questo mondo c'è ancora speranza e forse riusciremo ad ottenere ciò a cui tanto aspiriamo.

Natalia:

Ai Wei Wei è un artista nato nel 1957 a Pechino. Fin dall’infanzia l’artista ha subito la violazione dei propri diritti umani e quella della sua famiglia; viene esiliato infatti, insieme ad esse per 5 anni, quando era solo un ragazzo.Il padre era considerato, all’epoca della Grande Rivoluzione Culturale di Mao Zedong un “nemico del popolo” per aver scritto poesie e aver assunto posizioni politiche radicali. E’ diventato uno degli artisti più iconici al mondo per aver trasformato le sue esperienze personali, come quella appena citata, in una lotta contro l’ingiustizia attraverso l’arte.Durante i suoi anni di esilio ha avuto modo di riflettere sull’assenza di un simbolo che rappresentasse a pieno i diritti umani. Crea quindi una bandiera a fondo blu con l’impronta di un piede, ci sono due spiegazioni del simbolo: secondo la prima l’artista avrebbe fatto riferimento al crescente senso di ostilità verso l’immigrazione e la diversità nella Germania degli anni’30,.L’altra suggestione deriva del tempo trascorso da Ai Wei Wei con i rifugiati in Bangladesh costretti a fuggire dagli attacchi dei soldati del Myanmar.

Ai Wei Wei e la sua battaglia contro l'ingiustizia

Laura Marinelli

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è il documento ispiratore della legislazione internazionale sui diritti inalienabili dell'uomo, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948.La presente dichiarazione viene proclamata come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, affinchè ogni individuo ed ogni organo della società, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e garantendone l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto.

Laura Marinelli

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani