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STALINISMO O TOTALITARISMO?
Claudio Viserta
Created on January 30, 2024
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Transcript
L'UNIONE SOVIETICA E LO STALINISMO
Timeline prima dell'ascesa di Stalin
1898
1917
1924
1903
1918
PARTITO SOCIALDEMOCRATICO
SUDDIVISIONE IN:
- BOLSCEVICHI
- MENSCEVICHI
TESI DI APRILE
TRATTATO DI BREST-LITOVSK
MORTE DI LENIN
MAPPATURA DELLA RUSSIA
DOVE ERAVAMO RIMASTI?
30/12/1922: NASCE L'URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) di cui facevano parte Ucraina, Bielorussia, Transcaucasia
La Russia rivoluzionaria assunse caratteri internazionali
con i bolscevichi= arricchimento delle popolazioni povere
Alla morte di Lenin nel 1924, iniziano i dissidi tra due fazioni:
STALIN
TROTSKIJ
elaborò il socialismo in un paese; ossia pensò di rafforzare prima l'URSS e poi farne un esempio (Lenin suggerì di non farlo governare) a lui si affiancò la figura di BUCHARIN
un ex comandante dell'armata rossa che proponeva una rivoluzione permanente e su scala mondiale
L’INDUSTRIALIZZAZIONE FORZATA DELL’UNIONE SOVIETICA
Col primo piano quinquennale la produzione aumentò del 50% ma c’era un maggiore sfruttamento della forza-lavoro e delle difficili condizioni in cui versava la popolazione a causa dell’assoluta priorità riservata solo al finanziamento dell’industria pesante.
Stalin decise di avviare un programma di modernizzazione forzata e cosi nel 1928 mise fine all’esperienza della NEP: la vita economica quindi fu decisa dal governo e indirizzata attraverso i piani quinquennali che stabilivano ogni 5 anni come gestire le risorse del paese e cosa produrre.I piani quinquennali erano stabiliti dal Gosplan e si concentrarono nella realizzazione di un’industria pesante e delle infrastrutture, si costruirono immensi impianti siderurgici e meccanici, centrali di petrolio e centrali elettriche, dighe, canali,…
Il secondo piano quinquennale e si verificò un’aumento della produzione dell’Unione Sovietica, la disoccupazione si azzerò quasi totalmente e riuscirono a raggiungere il livello delle potenze occidentali che erano però erano in fase di crisi
LA COLLETTIVIZZAZIONE E LA DEKULAKIZZAZIONE
Il prezzo più spaventoso per la modernizzazione dell’Unione Sovietica lo pagarono le campagne: ci fu un crollo della produzione al punto che non era possibile provvedere all’approvvigionamento alimentare delle città. Stalin e i suoi dirigenti bolscevichi videro in questa ribellione una conferma del fatto che i contadini erano i peggiori traditori e per questo Stalin decise di eliminare i “kulaki in quanto classe”. I kulaki vennero suddivisi in tre categorie:
- coloro che si erano impegnati in attività controrivoluzionarie e per loro era previsto l’arresto o anche l’uccisione sul posto
- gli “sfruttatori” considerati nemici del popolo e per loro era prevista la deportazione in zone aride o fredde del paese come la Siberia o altre regioni dell’Asia Centrale
- i “piccoli proprietari” e per loro era prevista una “rieducazione” attraverso il duro lavoro in zone incolte nelle quali erano costretti a dissodare e bonificare Alla fine furono uccisi 3 milioni di kulaki e furono deportati dai 5 ai 10 milioni di kulaki Inoltre furono stabiliti quantitativi minimi di prodotti agricoli che ciasciun contadino avrebbe dovuto consegnare e furono aumentate le misure repressive nei loro confronti e ciò scatenò nuovi focolai di rivolta soprattutto in Ucraina e nel Caucaso.
STANILISMO O TOTALITARISMO?
In poco più di un decennio Stalin istituì un vero e proprio regime totalitario, dove la libertà era minima e il regime di vita basato sulla paura costante di commettere reati.
istituzione della CEKA ossia la polizia segreta di Stato , volta a sopprimere ogni repressione
L'arma in più di Stalin fu la sua CAMPAGNA PROPAGANDISTICA che gli consentì di sovvertire a tutte le opposizioni. Gestì ogni forma di comuicazione, che doveva passare prima sotto il suo rigoroso controllo =>nelle scuola vigeva un'educazione politica
Stalin attuò un vero e proprio culto della personalità, idolatrando sè stesso e condanna alla damntaio memoriae i suoi predecessori
FINE