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I Patriarchi.
Carla Cuccaro
Created on January 30, 2024
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Transcript
I Patriarchi
I patriarchi della Bibbia, definiti in senso stretto, sono Abramo, suo figlio Isacco e il figlio di Isacco, Giacobbe, chiamato anche Israele, capostipite degli Israeliti. Questi tre personaggi vengono chiamati collettivamente i patriarchi dell'Ebraismo ed il periodo in cui vissero è noto come "età patriarcale". Hanno un ruolo importante nelle Scritture ebraiche durante e dopo i rispettivi periodi della loro esistenza. Vengono usati come indicatori significativi nella rivelazione divina e nell'Alleanza (Nella Bibbia, il termine ricorre per ricordare l'alleanza tra YHWH, sequenza delle quattro lettere ebraiche che compongono il nome proprio di Dio Yahwe, e l’umanità, per esempio quando, dopo il diluvio universale, Dio fa il patto di non sterminare più l'umanità con l'inondazione completa della Terra e a riprova di ciò indica l'arcobaleno come simbolo di tale patto. Continuano ad avere ruoli importanti nelle religioni abramitiche. Più in generale, il termine "patriarchi" può essere utilizzato per riferirsi a venti figure primordiali tra Adamo e Abramo. I primi dieci di questi sono chiamati i patriarchi antidiluviani, perché vennero prima del Diluvio.
- Cami Anisa
- Cuccaro carla
Abramo
Abramo è un personaggio dell'Antico Testamento, padre di tutti i credenti. La sua storia è narrata in Genesi 12-25. Il suo nome originale era Abram , poi cambiato da Dio in Abraham italianizzato in Abramo. Copre. tutto il Nuovo Testamento, ed è una figura fondamentale dell'ebraismo, del cristianesimo e dell'Islam. Abramo era un uomo che viveva nella terra di Ur. Un giorno sentì la voce di Dio che gli ordinava di lasciare la sua terra e di andare nella terra di Canaan. Allora Abramo lasciò la sua terra e andò a Canaan con tutta la sua famiglia. In cambio di ciò gli promise un erede, ciò che la moglie Sara essendo sterile non poteva dargli. Così nacque Isacco, ma Abramo dovrà essere capace di restituire a Dio ciò che lui gli ha dato. Gli chiese di offrire in olocausto suo figlio su monte che lui stesso gli indicherà. Il coltello di Abramo verrà fermato da Dio e non colpirà Isacco. La voce di Dio tornerà a parlare ad Abramo: Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio. Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare.
Isacco
Isacco è uno dei grandi patriarchi di cui si narra nella Bibbia; è il figlio di Abramo e Sara. La sua vita è narrata nel libro della Genesi e nel Corano (testo sacro dell’islam). Il suo nome ("egli riderà" o "egli ha riso"), proviene dalla reazione di sua madre Sara all'udire la profezia della sua nascita, perché era abbastanza anziana e sterile. È venerato come santo da tutte le chiese cristiane che ammettono il culto dei santi, ed è molto venerato anche nella religione ebraica e in quella islamica. Isacco venne circonciso otto giorni dopo la nascita e proclamato il solo legittimo progenitore del popolo eletto (nell'Ebraismo c'è la convinzione che gli ebrei siano il popolo eletto, nel senso che siano stati scelti per far parte di un patto con Dio. Isacco sposò Rebecca, la figlia di Betuel, che suo padre mandò a prendere in Mesopotamia. Da Rebecca ebbe due gemelli, Esaù, il suo favorito e Giacobbe, il favorito di Rebecca. La sua importanza va nel suo sacrifico che andrebbe a prefigurare il sacrifico di cristo.
Giacobbe
Giacobbe è stato secondo la Bibbia uno dei Padri dell'Ebraismo nonché eroe del popolo di Israele. Giacobbe significa "il soppiantatore". Il nome deriva da ageb ossia "tallone"; fu chiamato così poiché, « al momento del parto, teneva con la mano il calcagno del fratello gemello, nato per primo e quindi destinato del diritto di primogenitura ». Venne soprannominato da Dio stesso "Israele" in quanto "lottò col Signore e vinse". Le sue vicende sono narrate nel libro della Genesi. Per tutte le Chiese Cristiane è il Terzo e ultimo Patriarca. Figlio di Isacco e Rebecca, Giacobbe aveva un fratello Easù. Approfittando della debolezza del fratello, del affetto da parte della madre e della vecchiaia del padre, Giacobbe si impossessa della benedizione che sarebbe spettata al fratello, il diritto di primogenitura.
Mosè
Nel Esodo Mosè sarebbe "colui che è stato estratto dall'acqua". Altri, prendendo le distanze da questa tradizione, fanno derivare il nome dalla stessa radice, ma con un senso attivo: "colui che estrae", nel senso di "salvatore, liberatore". Secondo la tradizione, Mosè nacque dagli israeliti, scampato alla persecuzione voluta dal faraone, venne salvato dalla figlia di quest'ultimo ed educato alla corte egizia. Fuggì da lei a seguito d'un omicidio commesso ai danni di un sorvegliante e si ritirò nel paese di Madian dove sposò Zippora, figlia del sacerdote locale. Secondo la Bibbia nei pressi del monte Oreb ricevette la chiamata di Dio e, tornato in Egitto, affrontò il faraone chiedendo la liberazione del popolo d'Israele dalla schiavitù. Mosè, su indicazione divina, divise le acque del mare permettendo così al suo popolo di attraversarlo e sommergendo infine l'esercito faraonico corso ad inseguirli. Giunto nei pressi della terra promessa, dopo 40 anni di dura marcia, Mosè morì sul monte Nebo prima di entrarvi. È considerato una figura fondamentale nell'Ebraismo, del Cristianesimo, dell'Islam, del Bahaismo (è una religione monoteistica nata in Iran) molte altre religioni. Per gli ebrei è il più grande profeta mai esistito, per i cristiani colui che ricevette la legge divina, per gli islamici uno dei maggiori predecessori di Maometto. La sua storia è narrata, oltre che nelle Sacre Scritture, anche nel Midrash (metodo di analisi biblica seguito dalla tradizione ebraica).
Giuseppe
Giuseppe era un patriarca le cui vicende sono narrate nell'Antico Testamento. Era il penultimo dei dodici figli di Giacobbe. Giuseppe è però il figlio prediletto di Giacobbe, che gli riserbò una vita lontano dal lavoro nei campi e dedita all'istruzione. La storia di Giuseppe insegna che Dio ci vuol far conoscere chi, con animo semplice e fiducioso, ascolta e crede alle sue parole, non sarà mai abbandonato. Ci saranno anche momenti difficili. Ma il Signore sarà sempre con lui e darà gioia alla sua vita. Giuseppe muore all'età di 110 anni. Prima di morire, predice agli Israeliti che Dio li avrebbe condotti nella terra promessa e gli fa giurare di portare le sue spoglie con sé e di seppellirle nella terra di Canaan.
La schiavitù in Egitto [Esodo]
Cosa significa schiavitù?
Condizione propria di chi è considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà del legittimo proprietario.
L'Esodo è il principale racconto descritto nell'omonimo libro della Bibbia. Il libro racconta di come il popolo ebraico, che secondo la Bibbia sarebbe stato schiavo degli egizi, sarebbe stato liberato da Dio per mano del profeta Mosè da lui inviato. Abbandonato l'Egitto (in cui Giuseppe era il viceré) gli ebrei avrebbero vagato nel deserto del Sinai per 40 anni per poi giungere nella terra di Canaan, dove si sarebbero insediati. Secondo il racconto biblico, mentre guidava gli ebrei nell’esodo in Palestina, Mosè giunse davanti al monte Sinai, salì alla vetta e lì Dio gli si manifestò e gli ordinò di annunciare al popolo il Decalogo, i dieci comandamenti. La liberazione dall'Egitto è commemorata dagli Ebrei nel giorno della Pasqua ebraica. Solo la Bibbia è l'unica fonte dell'evento, non essendo stati trovati elementi storici od archeologici che dimostrino che una migrazione di tale imponenza sia mai avvenuta nella storia egizia.
Condizione propria di chi è considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà del legittimo proprietario.
Il Profetismo
É un fenomeno presente in varie religioni, un’esperienza particolare grazie alla quale una persona ha come compito quello di parlare a nome di un essere sopraumano manifestandone i voleri, eventualmente anche preannunciando avvenimenti futuri. Gesù viene individuato come il profeta per eccellenza, mediatore della rivelazione, di cui i profeti erano stati figure anticipatrici; la profezia è un carisma dello Spirito costantemente presente nella vita del popolo cristiano con forme diverse di manifestazione. Tra i profeti biblici se ne distinguono quattro "profeti maggiori" (Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele) e i dodici "profeti minori" (Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria e Malachia).