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illuminismo

Carlotta Sarinelli

Created on January 29, 2024

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Transcript

illuminismo

usare la ragione

L'Illuminismo è stato un periodo importante nella storia europea caratterizzato da un forte sviluppo culturale, filosofico e letterario. Questo movimento ha avuto origine in diversi paesi europei, prendendo ispirazione dall'Inghilterra e dalla Repubblica delle Province Unite, ma è stato soprattutto in Francia che ha trovato il suo centro principale di diffusione. Nel corso del tempo, l'Illuminismo ha guadagnato sostenitori anche in altri paesi come l'Italia, la Germania, la Spagna, l'Austria e la Russia, influenzando anche eventi come la Rivoluzione americana. Il termine "Illuminismo" significa "delucidazione", sottolineando l'idea di portare luce e chiarezza. Questa metafora della luce rappresenta la capacità della ragione umana di comprendere la realtà e di eliminare l'ignoranza e le false credenze. Questo secolo è spesso chiamato "secolo dei Lumi" per via di questo simbolo. Il filosofo Immanuel Kant, nel suo saggio del 1784 intitolato "Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?", spiega che l'Illuminismo è il momento in cui l'uomo esce dallo stato di minorità, ovvero dall'incapacità di pensare autonomamente senza dipendere da altri. Egli esorta le persone a utilizzare il proprio intelletto senza paura, diventando così agenti attivi del loro sapere. Il motto dell'Illuminismo diventa quindi "Aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!".

empierismo e progresso

L'Illuminismo europeo fu un movimento variegato, ma condivise alcuni principi fondamentali. In primo luogo, la fiducia nella ragione come strumento primario di conoscenza, che cambiò radicalmente il modo di pensare mettendo in discussione l'autorità divina. Questo portò all'accentramento sull'empirismo, che dava priorità all'esperienza e ai sensi umani come basi della conoscenza, e alla critica delle tradizioni. Gli illuministi sostenevano che la conoscenza dovesse derivare dall'indagine razionale e sperimentale della realtà, seguendo gli insegnamenti della Rivoluzione scientifica . Inoltre, promossero una critica delle tradizioni teologiche e filosofiche del passato, incoraggiando la revisione in base alle necessità presenti. Un altro punto chiave dell'Illuminismo fu la fiducia nel progresso umano e tecnologico, credendo che la ragione guidasse verso un futuro di pace e miglioramento delle condizioni di vita. Questo sarebbe stato reso possibile grazie allo sviluppo delle tecnologie e all'espansione della conoscenza umana, portando alla costruzione di una società razionale e ordinata, libera da ignoranza e superstizione.

nuovo concetto di tolleranza

Gli illuministi rivoluzionarono la visione dell'individuo, della religione e delle Chiese, segnando un momento di cambiamento epocale. Essi criticarono duramente le religioni rivelate, come il cristianesimo, l'ebraismo e l'islam, e le istituzioni religiose, accusandole di promuovere la superstizione per mantenere il proprio potere sociale e giuridico. Sebbene molti fossero contrari all'organizzazione ecclesiastica, le loro opinioni sulla religione erano più complesse. Alcuni illuministi vedevano le religioni rivelate come portatrici di verità fondamentali, come l'esistenza di una divinità creatrice. Pertanto, sostenevano la tolleranza religiosa, rifiutando il fanatismo e il dogmatismo. Con l'Illuminismo, il concetto di tolleranza subì un cambiamento radicale: da una concessione dall'alto diventò un diritto naturale dell'individuo. Questa nuova concezione della tolleranza, fondata sulla libertà di pensiero e coscienza, emerse come una delle lotte principali dell'epoca, segnando l'inizio del concetto moderno di tolleranza.

laicità

Il pensiero illuminista ha promosso la laicità e il valore della ragione. In passato, il termine "laico" indicava semplicemente una persona che non faceva parte del clero, ma con il tempo è diventato sinonimo di "civile", contrapponendosi a ciò che è sacro. Un approccio laico si basava sulla tolleranza, sul pensiero critico, sull'antidogmatismo e sulla discussione aperta sull'assoluto. Piuttosto che essere un sistema di pensiero autonomo, era un metodo di ragionamento e di visione del mondo. Questo pensiero illuminista ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo del pensiero laico, aprendo la strada al riconoscimento dell'autonomia tra Stato e chiesa.

la libertà

Nell'età moderna, la lotta per la libertà religiosa si collegava strettamente alla libertà politica: sfidare il potere divino dei sovrani significava mettere in discussione anche il loro controllo sul popolo. Questo significava combattere contro il potere assoluto delle società dell'Antico Regime e per la libertà di pensiero, parola e stampa. Gli illuministi, spesso censurati, rischiavano ostracismo sociale, prigione o esilio per le loro idee innovative. Con l'Illuminismo, la libertà divenne un diritto inalienabile di ogni individuo, sancito dalla nascita e non dipendente dallo Stato. Questo concetto si estese ai diritti umani, uguali per tutti indipendentemente da nascita, nazionalità o status sociale, e non soggetti a istituzioni politiche o religiose. Questi diritti, universali e imprescrittibili, erano parte integrante del contratto sociale e dovevano essere garantiti da norme costituzionali che limitavano il potere del governo e tutelavano le libertà dei cittadini. Questo principio, noto come costituzionalismo, influenzò sia la Rivoluzione americana che quella francese.

intelletuale

Gli ideali dell'Illuminismo non erano solo teorie astratte, ma un programma politico e sociale concreto per riformare l'Antico regime. Gli intellettuali dell'epoca, noti come philosophes, avevano l'obiettivo di influenzare la politica per promuovere il benessere della società, cercando di diffondere la "pubblica felicità". L'Illuminismo ha dato vita a una nuova figura sociale: l'intellettuale, un individuo versatile nel sapere letterario e scientifico, impegnato attivamente nella creazione di una comunità internazionale di pensatori oltre le barriere nazionali. Questo spirito cosmopolita ha portato all'idea di una "pace universale", mettendo fine ai conflitti in nome della convivenza umana.

illuminismo francese

L'Illuminismo in Francia è stato un periodo di fervente attività intellettuale nel XVIII secolo, caratterizzato da un'ampia gamma di pensatori che hanno influenzato la società, la politica e la cultura del tempo. Tra i principali filosofi illuministi francesi spiccano Montesquieu, Rousseau e Voltaire. Charles-Louis de Secondat, barone di Montesquieu (1689-1755), è noto per il suo lavoro "Lo Spirito delle Leggi" (1748), in cui discuteva la separazione dei poteri come principio fondamentale per evitare l'abuso di autorità. Montesquieu contribuì così alla moderna concezione di democrazia e costituzionalismo. Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) è celebre per "Il Contratto Sociale" (1762), in cui teorizzava sulla sovranità popolare e la volontà generale come fondamenti del governo legittimo. Rousseau propugnava l'uguaglianza sociale e la libertà individuale, criticando la corruzione della società civile. Voltaire (1694-1778), pseudonimo di François-Marie Arouet, fu un prolifico scrittore e critico sociale. La sua opera "Candido" (1759) è un celebre esempio del suo stile satirico e della sua critica alla società dell'epoca. Voltaire difendeva la libertà di pensiero e la tolleranza religiosa, opponendosi alla censura e all'intolleranza.

illuminismo in italia

L'Illuminismo in Italia è stato un movimento intellettuale e culturale diffuso nel XVIII secolo, caratterizzato da un rinnovato interesse per la ragione, la scienza e il progresso sociale. Mentre influenzato dalle idee dei pensatori europei, l'Illuminismo italiano ha sviluppato caratteristiche distinte proprie. Tra i principali esponenti figurano Cesare Beccaria, autore del trattato "Dei delitti e delle pene" (1764), che criticava le ingiustizie del sistema penale e proponeva riforme basate sui principi della giustizia e dei diritti umani. Giuseppe Parini, celebre per il poema satirico "Il Giorno" (1763), denunciava i vizi e le ipocrisie della società milanese del suo tempo. I fratelli Pietro e Alessandro Verri, fondatori della rivista "Il Caffè" (1764-1766), promuovevano idee di riforma sociale ed economica attraverso il loro lavoro intellettuale. L'Illuminismo italiano sottolineava l'importanza dell'istruzione pubblica e della tolleranza religiosa, mentre criticava le superstizioni e le ingiustizie sociali. Nonostante la censura e le restrizioni imposte dalle autorità ecclesiastiche, l'Illuminismo italiano ha avuto un impatto significativo sulla cultura e sull'evoluzione politica del paese, contribuendo alle idee che avrebbero poi influenzato il movimento per l'indipendenza e l'unificazione italiana del XIX secolo.

Beccaria e la pena di morte

Beccaria è stato uno dei principali esponenti dell'Illuminismo italiano, noto soprattutto per il suo trattato "Dei delitti e delle pene" del 1764. Nel suo lavoro, Beccaria criticò le pratiche giudiziarie dell'epoca, in particolare la tortura e la pena di morte, proponendo un nuovo sistema penale basato su principi di efficacia e giustizia. La sua argomentazione contro la pena di morte si basava sull'ingiustizia di privare un individuo del diritto alla vita, sull'inefficacia come deterrente per i criminali e sul rischio di errori giudiziari irrimediabili. Beccaria esercitò un'enorme influenza, ispirando riforme legali in Europa, come la progettata Costituzione russa di Caterina II e la riforma della legislazione criminale in Toscana promossa da Pietro Leopoldo nel 1786, che per la prima volta abolì la pena di morte in Europa. Tuttavia, nonostante questo progresso, la pena capitale fu successivamente ripristinata in Toscana nel 1790 per i reati politici e nel 1795 anche per i casi di omicidio.

fine carlotta sarinelli