I complementi di vantaggio, fine e limitazione, il doppio dativo
go!
Indice
I complementi di vantaggio e svantaggio
Il complemento di fine
Il doppio dativo
Il complemento di limitazione
Il complemento di vantaggio e svantaggio
Indica la persona o la cosa a vantaggio o a svantaggio dei quali si compie l’azione espressa dal predicato. Risponde alla domanda per chi / per che cosa? A vantaggio di chi / di che cosa? A svantaggio di chi / di che cosa? È retto dalla preposizione per oppure dalle locuzioni a vantaggio di, in difesa di, a danno di, a svantaggio di, a discapito di
- Il fumo è dannoso per la salute.
- Un'area verde va a vantaggio dell'ambiente.
- È stato attivato un numero verde per le popolazioni colpite dall’alluvione.
- Tuo padre l'ha fatto per il tuo bene.
In latino:
Il complemento di vantaggio e svantaggio si esprimono con il dativo semplice. Votum meum Metello erit. Catilina insidias parabat Ciceroni. Patronus clientibus multa fecit.
Il complemento di fine
Indica il fine o lo scopo del predicato. Risponde alla domanda: "per quale fine o scopo?". Può essere introdotto dalle preposizioni: per, a, da, in, di; o dalle espressioni: a scopo di, al fine di ecc.
- Giorgio sta studiando per l'interrogazione.
- Siamo venuti da te per un consiglio da amico.
In latino:
Il complemento di fine si esprime in diversi modi. Con ad + accusativo: Legatus ad urbis praesidium relictus est. Romulus trecentos armatos ad custodiam corporis habuit. Con gli ablativi causā o gratiā preceduti dal genitivo: Praesidii causā/gratiā multi milites missi sunt. Con il dativo (soprattutto in espressioni idiomatiche) e nel doppio dativo: Legio urbis praesidio relicta est. Dies colloquio dictus est.
Il doppio dativo
Questo costrutto è costituito da un abbinamento di due dativi retti dallo stesso verbo; essi, tuttavia, non hanno lo stesso significato: il primo assume la funzione di complemento di fine (riferito ad una cosa), mentre il secondo assume la funzione di complemento di vantaggio/svantaggio (riferito ad una persona). Caesar cohortes castris praesidio relinquit. Cesare lascia le coorti a presidio dell'accampamento. (letteralmente: lascia le coorti a presidio per l'accampamento) Equites militibus auxilio veniebant. I cavalieri venivano in aiuto dei soldati. (in aiuto per i soldati, a vantaggio dei soldati)
Il doppio dativo
Alcune espressioni idiomatiche latine prevedono il doppio dativo:
- cordi esse + dativo, stare a cuore a
- damno esse + dativo, essere di danno a
- laudi esse + dativo, essere motivo di lode per
- crimini tribuere + dativo, attribuire un reato a
Il complemento di limitazione
Il complemento di limitazione indica entro quali limiti o in quale ambito è valido ciò che la frase afferma. Risponde alle domande: "Limitatamente a che cosa?" "in che cosa?, "rispetto a che cosa?". Costituiscono complementi di limitazione le espressioni "a parere di, a mio (o tuo, suo ecc) avviso, secondo me (te, lui ecc), secondo il parere, a giudizio di..."
- Simone è molto bravo in matematica.
- Mio nonno è sordo da un orecchio.
- È un esperto di informatica.
- Abbiamo gli stessi gusti in fatto di vestiti.
- Giulia è imbattibile a scacchi.
In latino:
Il complemento di limitazione è espresso dall'ablativo semplice. Titus omnes velocitate superat. Sempronius consul forma virisque corporis excellebat. Valentinianus vir meo iudicio eruditus fuit. Populus Romanus antecedit fortitudine cunctas nationes.
I COMPLEMENTI DI VANTAGGIO, ECC
SARA WEST
Created on January 28, 2024
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I complementi di vantaggio, fine e limitazione, il doppio dativo
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I complementi di vantaggio e svantaggio
Il complemento di fine
Il doppio dativo
Il complemento di limitazione
Il complemento di vantaggio e svantaggio
Indica la persona o la cosa a vantaggio o a svantaggio dei quali si compie l’azione espressa dal predicato. Risponde alla domanda per chi / per che cosa? A vantaggio di chi / di che cosa? A svantaggio di chi / di che cosa? È retto dalla preposizione per oppure dalle locuzioni a vantaggio di, in difesa di, a danno di, a svantaggio di, a discapito di
In latino:
Il complemento di vantaggio e svantaggio si esprimono con il dativo semplice. Votum meum Metello erit. Catilina insidias parabat Ciceroni. Patronus clientibus multa fecit.
Il complemento di fine
Indica il fine o lo scopo del predicato. Risponde alla domanda: "per quale fine o scopo?". Può essere introdotto dalle preposizioni: per, a, da, in, di; o dalle espressioni: a scopo di, al fine di ecc.
In latino:
Il complemento di fine si esprime in diversi modi. Con ad + accusativo: Legatus ad urbis praesidium relictus est. Romulus trecentos armatos ad custodiam corporis habuit. Con gli ablativi causā o gratiā preceduti dal genitivo: Praesidii causā/gratiā multi milites missi sunt. Con il dativo (soprattutto in espressioni idiomatiche) e nel doppio dativo: Legio urbis praesidio relicta est. Dies colloquio dictus est.
Il doppio dativo
Questo costrutto è costituito da un abbinamento di due dativi retti dallo stesso verbo; essi, tuttavia, non hanno lo stesso significato: il primo assume la funzione di complemento di fine (riferito ad una cosa), mentre il secondo assume la funzione di complemento di vantaggio/svantaggio (riferito ad una persona). Caesar cohortes castris praesidio relinquit. Cesare lascia le coorti a presidio dell'accampamento. (letteralmente: lascia le coorti a presidio per l'accampamento) Equites militibus auxilio veniebant. I cavalieri venivano in aiuto dei soldati. (in aiuto per i soldati, a vantaggio dei soldati)
Il doppio dativo
Alcune espressioni idiomatiche latine prevedono il doppio dativo:
Il complemento di limitazione
Il complemento di limitazione indica entro quali limiti o in quale ambito è valido ciò che la frase afferma. Risponde alle domande: "Limitatamente a che cosa?" "in che cosa?, "rispetto a che cosa?". Costituiscono complementi di limitazione le espressioni "a parere di, a mio (o tuo, suo ecc) avviso, secondo me (te, lui ecc), secondo il parere, a giudizio di..."
In latino:
Il complemento di limitazione è espresso dall'ablativo semplice. Titus omnes velocitate superat. Sempronius consul forma virisque corporis excellebat. Valentinianus vir meo iudicio eruditus fuit. Populus Romanus antecedit fortitudine cunctas nationes.