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IDENTITÀ DIGITALE

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Created on January 28, 2024

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Transcript

IDENTITÀDIGITALE

Dichiarazione dei diritti in Internet

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Identità digitale

COS'È E COME SI COSTRUISCE

NETIQUETTE

DIGITAL DIVIDE

CYBER-BULLISMO

IDENTITÀ DIGITALE

DI COSA SI TRATTA?

È l'insieme delle risorse digitali associate in maniera univoca ad una persona fisica che la identifica, rappresentandone la volontà, durante le sue attivita digitali. In un'accezione più ampia, l'identità digitale è costituita dall'insieme di informazioni presenti online relative ad un soggetto. La rappresentazione dell'identità digitale deve essere tanto più completa quanto è complessa la transizione in cui è convolta, infatti il grado di affidabilità e le quantità di informazioni richiesti possono variare in modo molto significativo a seconda del tipo di transizione. Contemporaneamente,devono essere tutelati gli aspetti informativi sulla privacy che non competono al tipo di transizione in ATTO.

COME SI OTTIENE?

L'identità digitale è articolata in due parti:- chi uno è, uno sarà (IDENITÀ) - le credenziali che ognuno possiede (GLI ATTRIBUTI DI TALE IDENTITÀ)

Le credenziali possono essere numericamente e qualitativamente molto variegate e hanno differenti utilizzi.L'identità digitale completa è abbastanza complessa e ha implicazioni legali sia legali che tecniche. L'identità digitale più semplice consiste in un ID (nome dell'utente) e una parola di identificazione segreta (password). In questo caso l'username corrisponde all'identità e mentre la password è chiamata credenziale di autenticazione. Dunque l'identità digitale può essere definita come una vera e propria IDENTITÀ UMANA.

DIGITAL DIVIDE

DI COSA SI TRATTA?

LE TIPOLOGIE

LE CAUSE

LE CONSEGUENZE

Per digital divide si intende un vero e proprio “divario digitale” tra chi ha accesso a internet e chi invece non può accedervi (in modo totale o parziale). Secondo l’ONU 3,7 miliardi di persone (quasi la metà degli abitanti del Pianeta) sono ancora offline e, se non arginato, il digital divide diventerà un nuovo volto della disuguaglianza.

DIGITAL DIVIDE

LE TIPOLOGIE:

Per gli studiosi si può parlare di 3 tipi di divario digitale:

globale, quando ci focalizziamo sulle differenze di accesso e utilizzo di internet tra Paesi più e meno sviluppati economicamente;

sociale, quando ci riferiamo alle disuguaglianze di accesso e utilizzo esistenti all’interno di un singolo Paese, in base alle caratteristiche demografiche della popolazione;

democratico, in riferimento alla partecipazione alla vita politica e sociale grazie all’uso (o meno) delle nuove tecnologie.

DIGITAL DIVIDE

LE CAUSE:

l'assenza di conoscenze informatiche che permettano lo svolgimento di semplici attività virtuali (cioè, i mezzi e gli strumenti ci sono, ma non c'è una formazione adeguata a utilizzarli).

una carenza di tipo infrastrutturale (quando mancano le dotazioni e gli strumenti necessari alla navigazione, ad esempio i computer o le linee di accesso a internet)

L’accesso alla rete e in generale a tutte le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) non è soltanto legato a fattori di tipo geografico e geopolitico, ma anche a fattori “umani” come l’età, il sesso, il titolo di studio e il reddito. In questo senso, si può dire che il digital divide riproduce disuguaglianze sociali già esistenti offline, talvolta rafforzandole. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che le persone con un reddito alto e un grado d’istruzione elevato hanno maggiore facilità di accesso alla rete, così come sono facilitati coloro che abitano in città sviluppate e all’avanguardia.

Osservandon il grafico, è facile comprendere quale sia la fascia d'età più svantaggiata da questo punto di vista.

Oltre agli anziani, il digital divide riguarda soprattutto alcune categorie di persone: - gli immigrati - le persone con disabilità - coloro che appartengono a un ceto sociale meno abbiente

DIGITAL DIVIDE

LE CONSEGUENZE:

Chi è escluso dal mondo digitale subisce sia un danno socio-economico che culturale. Analizzare le conseguenze del fenomeno è complesso perché il digital divide impatta sulla sfera relazionale e comunitaria delle persone e sul godimento di alcuni diritti inalienabili, come la libertà d’espressione e l’acceso facilitato alle informazioni. Non solo, si pensi a tutte quelle attività che con il tempo sono state digitalizzate e che sono inarrivabili per chi non sa o non può usare gli strumenti digitali (il pagamento delle bollette, i rapporti con la pubblica amministrazione, i fascicoli sanitari e tanti altri). Questa è a tutti gli effetti una nuova forma di disuguaglianza e un grave fattore di discriminazione culturale ed esclusione sociale.

CYBERBULLISMO

DI COSA SI TRATTA?

Con l’evolversi e la crescente ubiquità del digitale e dei dispositivi connessi, il fenomeno generale del bullismo ha assunto nuove forme, riconducibili all’espressione inglese “cyberbullismo” (bullismo elettronico) che indica appunto l’utilizzo di informazioni elettroniche e dispositivi di comunicazione per molestare in qualche modo una persona o un gruppo.

Info

CYBERBULLISMO

CARATTERISTICHE:

la pervasività (il cyberbullo è sempre presente sulle varie tecnologie usate)

l’anonimato, la volontarietà dell’aggressione (non sempre gli effetti negativi sono provocati da un’azione mirata, in quanto non potendo osservare le reazioni della vittima, si commettono atti persecutori non comprendendo che ci si è spinti troppo oltre)

l’ampiezza di portata (i messaggi e i materiali inviati sono trasmessi, ritrasmessi e amplificati oltre la cerchia dei conoscenti).

Altro fenomeno tipico del cyberbullismo è l’attivazione di meccanismi di disimpegno morale, come la minimizzazione (gli atti che si sono compiuti etichettandoli come “solo uno scherzo”) e la diffusione della responsabilità (“Non è colpa mia. Lo facevano tutti” oppure “Io non ho fatto niente, ho solo postato un messaggio che mi era arrivato”).

CYBERBULLISMO

TIPOLOGIE:

1- Flaming: si tratta di messaggi online violenti e volgari che si trovano spesso sui forum, sui gruppi online che servono per aizzare, provocare e ovviamente umiliare i malcapitati. 2- Impersonation: è conosciuto come lo scambio di persona. In pratica si mandano messaggi fingendosi altro da sè stessi per mandare messaggi online o pubblicarli ingannando la persona. 3- Trickery: Si cerca di ottenere la fiducia di un ragazzo o una ragazza per poi fare uno scherzo crudele. 4- Cyberstalking: come lo stalking, qui si parla di molestie ripetute sul web e di minacce vere e proprie per provocare la paura. Si parla, anche nel caso del web, di un’ossessione pericolosissima.

CYBERBULLISMO

TIPOLOGIE:

5- Doxing: è la diffusione via internet di dati personali e sensibili 6- Denigration: sparlare di qualcuno è davvero troppo diffuso sul web ed è anche questa una forma di emarginazione ed esclusione di una cattiveria inaudita. In pratica, tramite messaggi o social network si denigra una persona al fine di provocare dolore gratuito e danneggiala pubblicamente. 7- Cyberbashing: è quando un gruppo di ragazzi maltratta o picchia un coetaneo, ma si aggiunge qualcuno che riprende il tutto facendo un video dell’aggressione e pubblicandolo su internet. Il video viene poi visualizzato da tantissime persone. 8- Harassment: con questo termine si indicano vere e proprie molestie via web. Ferire qualcuno, e in alcuni casi, si arriva persino alle minacce di morte. È il noto caso della Blue Whale.

CYBERBULLISMO

DIFFUSIONE

In particolare le tendenze che maggiormente si stanno diffondendo in ambiente scolastico riguardano il bullismo omofobico. Inoltre si può dire che tali atti non risultano appannaggio solo della popolazione scolastica maschile, ma si nota la tendenza da parte delle ragazze ad assimilare molti comportamenti violenti.I recenti casi di cronaca hanno evidenziato una diffusione crescente di atti che vengono denominati di cyberbullismo tra i giovanissimi. Secondo una ricerca condotta da Save The Children tre ragazzi su dieci sono testimoni di comportamenti violenti in rete e il 72% degli adolescenti vede il cyberbullismo come il fenomeno sociale più pericoloso del momento.

Info

Il numero delle vittime di comportamenti violenti e minacciosi sui social network, via mail o altro, è in forte aumento. Spesso questi ragazzi vengono presi di mira per futili motivi, l’aspetto fisico, il presunto orientamento sessuale, le relazioni sentimentali, il modo di vestire e di pensare diverso dal branco.Oggi il 34% del bullismo è online, in chat, sui social network, complice anche l’anonimato e l’apparente sicurezza di potersi nascondere dietro allo schermo del pc.

La risonanza che ha il web è implacabile: le foto, i messaggi di chat o gli sms possono essere visti da tutti, stigmatizzando la vittima, marchiandola e umiliandola.

CYBERBULLISMO

COME DIFENDERSI

La vittima e i genitori possono scegliere la via amministrativa per affrontare il problema, proprio come si fa con lo stalking. Invece di sporgere denuncia e querela, chiedere esporre i fatti all’autorità di pubblica sicurezza avanzando allo stesso tempo richiesta di ammonimento al questore, nei confronti dell’autore dell’atto di cyberbullismo. Si può fare se questo ha più di 14 anni. Il questore valuta il caso e può decidere di convocare quest’ultimo per ammonirlo, paventando conseguenze più gravi in caso di reiterazione. Al compimento della sua maggiore età, dell’ammonimento non resta più traccia (si “estingue”). Questa è la via amministrativa per affrontare il problema.

LA NETIQUETTE

7 CONSIGLI PER PROTEGGERE I TUOI DATI ONLINE

HATE SPEECH

DI COSA SI TRATTA?

Per hate speech o discorsi d’odio si intendono espressioni d’intolleranza rivolte contro delle minoranze. Un fenomeno sempre più presente nelle nostre società e che in buona parte è legato alla comunicazione online.

Il CONSIGLIO D'EUROPA afferma:

La percezione della discriminazione in Italia e nell’Unione europea:

COME CONTRASTARLO

- UNIONE EUROPEA: Nel maggio 2016, la commissione ha firmato un codice di condotta per il contrasto all’hate speech on line con le maggiori piattaforme di social media. Un modo per cercare di avere un impatto sul mercato senza dover passare attraverso il lungo e complesso lavoro necessario ad approvare una direttiva. - ITALIA: Come l’Unione neanche l’Italia ha una disciplina legislativa sul tema dell’hate speech, ma si attiene al codice di condotta europeo. Un elemento che è stato messo chiaramente in evidenza nella relazione conclusiva della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza, presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre. Infatti nel nostro ordinamento esistono varie norme che riguardano questo tema, ma mai in modo chiaro e diretto. Importanti sono: 1-l'articolo 406bis del codice penale che punisce la “propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa”. 2- la legge 71/2017 che introduce disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.

DIRITTO ALL'OBLIO

DI COSA SI TRATTA?

È proprio con la nascita e lo sviluppo di Internet che si è posto il problema del diritto all’oblio, cioè di come tutelare l’interesse dell’individuo a che non vengano riproposte vicende ormai superate dal tempo; in altre parole, il diritto di essere dimenticato, a non essere più ricordato per fatti che in passato furono oggetto di cronaca. Il diritto all'oblio è uno dei molteplici aspetti sotto i quali si manifesta il diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali.

“La sfida non deve essere come ‘usare’ bene la rete, come spesso si crede, ma come ‘vivere’ bene al tempo della rete.”

ANTONIO SPADARO

A CURA DI: Ludovica Longo, Federica Galdi, Giulia De Angelis, Angela Esposito IVB

3. Scegli con cura le Password

Le password sono un punto fondamentale della sicurezza online: sceglierle con accuratezza può fare la differenza. Le tue password non devono contenere informazioni personali come nome, cognome, data di nascita o indirizzo, perchè queste informazioni sono facilmente reperibili e la password non godrebbe di una sicurezza adeguata. Componi sempre le tue password almeno di 8 caratteri utilizzando numeri e lettere sia maiuscole che minuscole. Inoltre è consigliabile l'aggiunta di caratteri speciali (@,!,&), ma sopratutto non usare parole facilmente associabili a te.

2. Fai attenzione alle mail

Non rispondere mai alle mail sospette o in cui ti viene richiesto l'inserimento di dati bancari o informazioni personali, anche se sembrano fonti affidabili. Uno dei trucchi più utilizzati dai malfattori del web, è appunto quello di farsi passare come servizi accreditati (come la tua banca o le Poste) per farti compiere azioni che altrimenti non compiresti. Inoltre fai attenzione a tutte le mail che ti chiedono di cliccare su dei link o scaricare degli allegati, non farlo mai se non sei certo della provenienza della mail. A livello aziendale, è opportuno inserire dei filtri anti-spam e anti-phishing che riconoscano le email potenzialmente dannose e ne impediscano la ricezione nella casella di posta elettronica. Gli antispam evoluti sono dei sistemi che filtrano le mail prima che queste vengano lette, in modo tale da verificare l'autenticità del mittente, la pericolosità dei link contenuti all'interno del testo oppure individuare eventuali malware negli allegati.

1. Installare un Antivirus e mantenerlo aggiornato

La prima regola da rispettare è sicuramente quella di dotare il computer di un buon Antivirus.Se si tratta di un computer privato, possiamo ricorrere anche agli antivirus gratuiti che si trovano online, alcuni dei quali offrono un'ottima protezione. Tieni presente che solitamente tutti gli utenti che navigano sono dotati di antivirus (spesso i computer al momento dell'acquisto lo sono già). A livello di rete aziendale è fondamentale installare un adeguato sistema di sicurezza informatica su tutti i pc, che permetta di bloccare il lancio di malware e allerti gli utenti circa eventuali minacce. Uno degli errori più comuni in tema di antivirus sono gli aggiornamenti approssimativi: dietro ogni antivirus ci sono dei team di esperti che lavorano giorno e notte per rilasciare costantemente aggiornamenti di sicurezza.Non restare aggiornati è da incoscienti: prendi l'abitudine a fine giornata di verificare gli aggiornamenti per il tuo antivirus.

Il fenomeno del cyberbullismo viene così definito nella legge “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”entrata in vigore il 18 giugno 2017:

5. Evita di scaricare programmi da siti non sicuri

Evita il più possibile di scaricare programmi online di dubbia provenienza o da siti non sicuri. Spesso è possibile trovare su siti pirata software o servizi solitamente a pagamento, disponibili gratuitamente. In questi casi è probabile che li andrai a pagare in altro modo, magari accogliendo nel tuo computer un ospite indesiderato. In qualsiasi caso quando installi un programma fai molta attenzione alle spunte da inserire nel processo di installazione in quanto è frequente che insieme al programma si installino anche nuovi browser che si sostituiscono a Google, o fastidiose toolbar che ti assilleranno durante la navigazione.

4. Non utilizzare sempre la stessa Password

Collegato con il punto precedente, è fondamentale scegliere password diverse per i vari servizi online che utilizzi. Può capitare infatti che una password sia sicurissima ma venga comunque rubata a causa di una falla nel sito. A questo punto il malfattore avrebbe accesso a tutti i tuoi account online. È anche vero che ricordarsi decine di password indecifrabili non è comodissimo, e scriversele nel "quadernino delle password" non sempre è funzionale. Per risolvere questo problema esistono software scaricabili online, detti Gestori di Password, che funzionano come cassaforti digitali dove potrai salvare tutte le tue password. A quel punto ti basterà ricordarne una.

6.Tieni aggiornato il Browser ed evita i plug-in

Il browser con cui navighi giornalmente va tenuto aggiornato così come l'antivirus in quanto funziona da prima barriera contro le insidie del web. Non solo: anche i sistemi operativi e gli applicativi Microsoft dovrebbero essere costantemente aggiornati. Fai attenzione inoltre ad installare componenti o plug-in di dubbia provenienza in quanto possono nascondere insidie o violare facilmente la tua privacy, tracciando i tuoi dati di navigazione.

Le conseguenze di queste prese in giro ripetute e pubbliche sono gravissime: isolamento (secondo il 65 per cento dei giovani intervistati), rifiuto della scuola (50 per cento), depressione (37 per cento).

7. Quando possibile, usa l'autenticazione a due fattori

Sempre piu spesso molti servizi danno la possibilità di verificare la propria identità effettuando un secondo passaggio che consiste nell'inserimento di un codice, solitamente inviato sul cellulare. Questo tipo di verifica, definita autenticazione a due fattori, garantisce un alto livello di protezione ed è consigliato utilizzarla in tutti i servizi che lo rendono possibile. Così il malintenzionato, oltre alle vostre credenziali, dovrà impossessarsi anche del vostro cellulare, rendendo decisamente più arduo il raggiungimento del suo scopo.