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Torture medievali
gaia farace
Created on January 27, 2024
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Transcript
Torture
Periodo medievale: quali venivano praticate e i motivi
Fustigazione
Ceppi
Vennero utilizzate per motivazioni sociali, politiche e religiose.
Servivano come strumento di controllo sociale per mantenere l'ordine
Gogna
Le sette torture più dolorose
Poco funzionale dato che portavano ad ottenere false confessioni
Utilizzate come strumento di indagine e per intimidire
Chéba
Praticate come punizione estrema per umiliare e far soffrire il condannato
Corda
Carégon veneziano
Spesso giustificate tramite motivazioni religiose
Condanna alla Berlina
I ceppi
La fustigazione
Strumento di tortura comune. Consistevano in una coppia di sbarre di ferro strette intorno alle caviglie o alle ginocchia del condannato, impedendo loro di muoversi. I ceppi potevano causare dolore, gonfiore e infezioni.
Strumento di tortura più comune. Consisteva nell’utilizzare una sferza, una corda o una frusta per colpire la schiena del condannato. La fustigazione poteva causare lacerazioni, ferite e persino la morte.
Il chéba
Consisteva in una gabbia di legno o in ferro in cui il condannato veniva rinchiuso, e quindi veniva torturato con il calore o il freddo. Il chéba poteva causare dolore, disidratazione e persino la morte.
La corda
Esistevano diverse forme di tortura tramite corda, tra cui: · La squassatio: applicando la corda intorno al corpo, sollevarlo da terra e poi lasciarlo cadere bruscamente, causando fratture e lesioni. · La strappamento: applicando la corda intorno alle membra della vittima e tirandola in direzioni opposte per strappare le articolazioni. · La tortura del “strapazzo”: applicando la corda intorno al torace della vittima e tirandola con forza al fine di causare dolore e lesioni interne. Ogni metodo era utilizzato per estorcere confessioni.
La fustigazione
Strumento di tortura più comune. Consisteva nell’utilizzare una sferza, una corda o una frusta per colpire la schiena del condannato. La fustigazione poteva causare lacerazioni, ferite e persino la morte.
Condanna alla Berlina
Il condannato veniva incatenato ed esposto al pubblico, sovente sopra un palco, per lo più con l’indicazione del delitto commesso. Veniva quindi umiliato e poteva essere punito da ogni
La gogna
Era una forma di pubblica umiliazione e punizione. L'individuo veniva legato in un palo o una struttura simile e, esposto al pubblico, veniva umiliato e picchiato. La gogna poteva essere utilizzata per punire una varietà di reati, furto, truffa, prostituzione. Serviva anche agli spettatori come insegnamento.
La tortura del fuoco
La “tortura del fuoco” consisteva nel collocare l’imputato su un sedile in legno dotato di una griglia in ferro su cui appoggiare i piedi.Le piante dei piedi nude del reo venivano avvicinate ai carboni accesi sotto la griglia. Inizialmente, una tavola di legno veniva posizionata tra i piedi e il fuoco per evitare ustioni troppo gravi, ma in caso di rifiuto a confessare, veniva rimossa. Questa pratica era estremamente dolorosa e spesso causava ustioni gravi e permanenti.