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Presentazione sul doping

Adele Ida ROLANDO

Created on January 25, 2024

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Transcript

Adele Rolando

Indice

  1. Che cos'è il doping?
  2. Sostanze vietate
  3. Metodi proibiti
  4. La storia del doping
  5. Doping di stato
  6. Il caso di Marion Jones
  7. La WADA

Doping

Il doping è l’uso di sostanze medicinali, naturali e sintetiche, finalizzato al miglioramento delle prestazioni fisiche in ambito sportivo. E' una pratica illegale, e costituisce reato penale, ed è un problema riguardante non solo l’etica sportiva, ma anche la salute pubblica.

Sostanze vietate

La lista delle sostanze biologicamente e farmacologicamente attive che circolano tra gli sportivi è molto lunga. Si possono raggruppare in tre categorie principali: • i farmaci non vietati per doping, ma utilizzati per scopi diversi da quelli autorizzati • i farmaci vietati per doping • gli integratori, ovvero i prodotti salutistici, vale a dire tutti quei prodotti che servono a reintegrare eventuali perdite di macro e micronutrienti (sali, aminoacidi, vitamine).

Gli integratori
I farmaci non vietati per doping, ma utilizzati per scopi diversi da quelli autorizzati
I farmaci vietati per doping

Metodi proibiti

Le pratiche di doping più diffuse sono: • il doping ematico • le manipolazioni chimiche e fisiche dei campioni di urina.

Manipolazione farmacologica, chimica o fisica
Autotrasfusione

La storia del doping

La storia del doping inizia nell'antichità, all'epoca delle prime Olimpiadi nella Grecia classica. Le sostanze utilizzate per il dopaggio sono varie e legate allo sviluppo della sintesi chimica, della farmacologia e della scienza medica. La parola 'doping' viene introdotta nell'ambito dell'ippica nel 1889, in America del Nord, con riferimento a un mix di oppio, tabacco e narcotici somministrato ai cavalli da corsa per migliorarne resistenza e prestazioni. l primo caso certo di doping risale alle Olimpiadi del 1904 di Saint Louis. Il maratoneta statunitense Thomas Hicks vinse l'oro grazie all'aiuto della stricnina, senza venire sanzionato poiché non esisteva un regolamento antidoping.

Il doping di stato

Per doping di stato intendiamo quel macchinoso sistema messo in atto da alcuni paesi, dove lo stato si fa promotore di un uso generalizzato ed esteso a tutti, di sostanze dopanti, al fine di avere gli atleti “migliori” in grado di primeggiare sugli avversari, non curandosi degli effetti che questa politica ha sulla salute degli atleti stessi. Anche il mascherare e contraffare i risultati dei controlli antidoping, rientra nel doping. I casi più eclatanti di doping di stato sono sicuramente quelli della Russia e della Germania Est.

Il caso di Marion Jones

Fu la regina dell’atletica delle Olimpiadi australiane, da cui portò a casa ben cinque medaglie (tre d’oro, nei 100 e 200m e nella staffetta 4x400m e due di bronzo, nel salto in lungo e nella staffetta 4x100m), ma nel 2007, dopo essere stata accusata di aver fatto uso di doping e dopo il suo coinvolgimento nelle indagini su una casa farmaceutica americana, la BALCO, fu lei stessa a dichiarare di aver assunto sostanze proibite prima, durante e dopo i Giochi Olimpici di Sydney e a restituire le medaglie vinte in quell’occasione. Pochi giorni dopo la Iaaf invalidò tutte le prestazioni della statunitese dal 2000 al 2004, comprese quelle in staffetta.

La WADA

L'Agenzia mondiale antidoping o Agenzia mondiale antidopaggio, in inglese World Anti-Doping Agency, è una fondazione creata per volontà del Comitato Olimpico Internazionale il 10 novembre 1999 a Losanna, per coordinare la lotta contro il doping nello sport. Lo scopo del Codice è quello di conformare i regolamenti antidoping in tutti gli sport e in tutte le nazioni; contiene una lista di sostanze e metodi proibiti, sia all'interno che al difuori delle competizioni, e viene aggiornato ogni anno.

Tra i farmaci vietati per doping, la Eritropoietina (EPO) e i suoi derivati, gli anabolizzanti e gli stimolanti.La EPO è una glicoproteina prodotta dal rene che agisce stimolando la proliferazione e la maturazione di globuli rossi. Il suo uso in medicina è relativo al trattamento dell'anemia nei pazienti con insufficienza renale cronica. Per la sua capacità di regolare la produzione dei globuli rossi, e dunque di aumentare l'apporto di ossigeno nel sangue, è molto diffusa tra ciclisti e maratoneti, sottoposti a prestazioni atletiche di lunga durata.L'EPO ha una vita relativamente breve nell'organismo mentre il suo effetto stimolante può durare fino a due settimane. Il ricorso all'EPO comporta rischi non trascurabili per la salute dell'atleta, correlati all'aumento della viscosità del sangue e della pressione arteriosa, come ictus, trombosi e infarto. Nella pratica sportiva, l'utilizzo di steroidi anabolizzanti accresce lo sviluppo muscolare, potenziando la forza fisica e la resistenza allo sforzo. Gli effetti negativi includono tossicità a carico del fegato, degli apparati cardiovascolare e endocrino, sviluppo di tumori e disturbi psichiatrici. Gli stimolanti (ad esempio amfetamine, cocaina, caffeina) sono impiegati ad uso doping in quanto aumentano il livello di vigilanza, riducono il senso di fatica e possono aumentare l'agonismo e l'aggressività. Altri effetti negativi comprendono disturbi cardiovascolari e disturbi neurologici e psichiatrici.

Gli integratori alimentari sono alimenti, che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, come vitamine e minerali, o altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico. In ambito sportivo vengono spesso usati con la speranza di incrementare la massa muscolare, ridurre il grasso corporeo, aumentare la velocità, migliorare la resistenza ed avere un recupero più rapido. Sono facilmente reperibili in quanto presenti anche sugli scaffali dei supermercati. Dal punto di vista legale, non essendo considerati farmaci, non sono sottoposti ad una rigorosa regolamentazione. Per quelli ad uso sportivo è prevista l'autorizzazione ministeriale.

Per quanto riguarda l´impiego di farmaci al di fuori delle indicazioni per le quali sono stati sintetizzati, è opportuno ricordare che la loro somministrazione a persone non malate è sempre pericolosa. Tra i farmaci più usati dagli sportivi ci sono gli antinfiammatori non steroidei e i farmaci omeopatici.

L'atleta si sottopone a un prelievo di sangue, che, dopo essere stato adeguatamente conservato e non appena i globuli rossi nell’organismo sono tornati a livello normale, gli viene trasfuso nuovamente, ottenendo così un incremento del numero dei globuli rossi. I rischi connessi al doping ematico includono reazioni allergiche, possibile trasmissione di malattie infettive, sovraccarico del sistema circolatorio e shock metabolico.

Per manipolazione farmacologica, chimica o fisica quale metodo doping si intende "l'uso di sostanze e di metodi in grado di alterare l'integrità e la validità dei campioni di urine utilizzati per i controlli antidoping". Le manipolazioni vanno dallo scambio dei campioni di urina alla diluizione con altri liquidi, fino all'inserimento nella vescica, tramite catetere, dell'urina altrui. Possono inoltre essere usati i diuretici chiamati non a caso "mascheranti", perché in grado di eliminare più velocemente, favorendo la diuresi, le sostanze proibite rintracciabili ai test antidoping.