lucano

Lucano

Poeta latinoCordova, Novembre 39- Roma, Aprile 5

Start

L'opera principale di Lucano è la "Pharsalia", un'epopea che narra della guerra civile tra Cesare e Pompeo, descrivendo gli eventi e i conflitti interiori dei Romani con versi vividi. Questo poema notevole fu iniziato, ma a causa dei pericoli che circondavano la sua vita, Lucano non poté portare l'opera a termine.

Pharsalia

la vita

La vita di Lucano, poeta romano, è breve. Marco Anneo Lucano nacque circa nel 39 d.C. e morì nel 65 d.C. Egli proveniva da una famiglia nobile e fin da giovane coltivò gli studi letterari, seguendo le orme di Seneca, in uanto suo nipote. Seguì l'insegnamento del maestro di eloquenza e filosofo stoico Sesto Pomponio e di Pompeo, un filosofo stoico.

lucano nerone

Exim Annaei Lucani caedem imperat is profluente sanguine ubi frigescere pedes manusque et paulatim ab extremis cedere spiritum fervido adhuc et compote mentis pectore intellegit, recordatus carmen a se compositum, quo vulneratum militem per eius modi mortis imaginem obisse tradiderat, versus ipsos rettulit, eaque illi suprema vox fuit.

lucano eil suicidio

Tacito descrive la morte di Lucano negli Annales

Comanda, poi, la morte di Anneo Lucano. E allorché costui, mentre il sangue usciva dalle vene, sentì che i piedi e le mani si facevano freddi e lo spirito vitale se ne andava poco a poco dalle estremità, ma la mente restava ancora lucida e pulsava vitale il cuore, si rammentò dei versi che aveva composto, nei quali aveva descritto un soldato ferito che moriva nello stesso modo; li volle recitare e furono le sue ultime parole.

lucano antivirgiliano

Lucano visse in un periodo successivo a Virgilio e in un contesto storico diverso, caratterizzato da instabilità politica e conflitti civili. La sua prospettiva e il suo stile poetico riflettono le sfide del suo tempo, ma Virgilio rimane comunque una figura di grande importanza nella letteratura classica romana.

Lucano potrebbe essere considerato più "antipolitico" che "antivirgiliano," poiché critica aspramente la violenza e la distruzione causate dalla guerra civile.

“Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita.”

Nerone, imperatore romano tra il 54 e il 68 d.C., ebbe un ambivalente rapporto con l'arte. Fu un mecenate delle arti, sostenendo teatro, musica e poesia, e si considerava un artista, partecipando a performance pubbliche. Tuttavia, la sua passione per la scena portò a eccessi e stravaganze. Nerone fu coinvolto nella costruzione di edifici pubblici, inclusa la sontuosa Domus Aurea. Nonostante il suo supporto alle arti, il suo governo fu segnato da instabilità politica e repressione, culminando nella sua deposizione e morte. Il suo atteggiamento verso l'arte fu un aspetto complesso della sua personalità, oscillando tra il mecenatismo e la ricerca eccessiva di gloria personale attraverso l'espressione artistica.