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Tempietto di San Pietro in Montorio

Irene Prodigo

Created on January 24, 2024

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Transcript

Tempietto diSan Pietro in Montorio

Il tempietto di San Pietro in Montorio, detto anche Tempietto del Bramante, è una piccola costruzione a pianta circolare posta al centro di uno dei cortili del convento di San Pietro in Montorio a Roma, sul colle Gianicolo; è situato in piazza di San Pietro in Montorio, Viene considerato uno degli esempi più significativi d'architettura rinascimentale, di cui esemplifica alcuni dei temi fondamentali, come la pianta centrale, la ripresa dell'architettura romana antica e la ricerca proporzionale e geometrica nel rapporto tra le parti.

Descrizione

Foto dell'interno

Geometria e proporzioni

Simbologia

Sezione del Tempietto tratta da i Quattro Libri dell'Architettura di Palladio

Pianta del Tempietto in un'incisione di Palladio

Il Tempietto fu realizzato da Donato Bramante, presumibilmente tra il 1502 e il 1509, su commissione dei reali di Spagna in adempimento del voto fatto per la nascita del loro primogenito Giovanni. Bramante utilizzò la forma classica di tholos o tempio circolare periptero, progettando un edificio circolare con cupola, cinto all'esterno da 16 colonne in granito, numero riconosciuto come perfetto da Vitruvio, concependolo, anche, come un martyrium sul luogo ove, secondo la tradizione, sarebbe stato crocifisso San Pietro. La cupola è sicuramente l’elemento architettonico più complesso e straordinario dell’edificio, progettata alla maniera degli antichi romani. L'interno, a pianta rotonda, ha dimensioni contenute ma appare molto più ampio, grazie alla presenza di nicchie alte e profonde, poste lungo le pareti, quattro delle quali ospitano piccole statue degli Evangelisti; sull’altare è presente la statua di San Pietro, realizzata da un ignoto artista di scuola lombarda del Cinquecento. Il ricco pavimento è interamente realizzato con tessere marmoree policrome, nello stile cosmatesco. Al di sotto dell'aula a pianta rotonda si trova una cripta disadorna, dove una lapide sul pavimento protegge il foro che sarebbe stato lasciato dalla croce di San Pietro.

La costruzione è concepita mediante rapporti geometrici semplici:

  • L'altezza (compreso architrave, fregio e cornice) è uguale alla distanza da questa alla sommità della cupola
  • La cupola dell'edificio ha un raggio pari alla sua altezza, e all'altezza del tamburo su cui si appoggia; in questo ha un chiaro rapporto con il Pantheon (nel quale la cupola, anch'essa una semisfera, è alta la metà esatta dell'edificio completo)
  • Il diametro della circonferenza esterna delle colonne è pari a 3/2 del diametro della cupola

A parte la genesi e le implicazioni culturali complessive della concezione architettonica, nel piccolo edificio sono state individuate varie simbologie:

  • L'uso dell'ordine dorico-tuscanico, visto Vitruvio, identifica San Pietro come figura "eroica"
  • La cripta, il sacello e la cupola potrebbero rappresentare nell'ordine: la Chiesa originaria delle catacombe, la Chiesa contemporanea militante e la Chiesa trionfante nella gloria del cielo
  • Sul perimetro del tempietto vi sono 16 colonne: il numero 16 è considerato perfetto da Vitruvio in quanto 16 = 10 + 6 ed entrambi i numeri sono perfetti secondo i pitagorici