Matilde di Canossa

Matilde di Canossa

Ciuffetti, Faella, Fiorini, Lani

Matilde di Canossa è stata una nobildonna italiana di stirpe longobarda, membro della dinastia degli Attoni, detti comunemente "Canossa" dal nome di un loro feudo.

Matilde fu una potente feudataria che si impegnò con fervore a favore del papato durante la lotta per le investiture. Emerse come figura di primaria importanza, estendendo il suo dominio su tutti i territori italiani situati a nord dello Stato Pontificio. Fu sotto la sua guida che il dominio dei Canossa raggiunse il proprio apice in termini di estensione territoriale.

Nasce a Mantova nel marzo del 1046, dove suo padre, Bonifacio di Canossa, aveva una reggia ma fu costretta a fuggire con sua madre dopo la morte di suo padre (ucciso da uno dei suoi vassalli), suo fratello e sua sorella (si pensa per avvelenamento involontario). A Firenze la madre si risposa e Matilde viene promessa in sposa al figlio del patrigno. Ebbero una figlia, Beatrice, che morirà in fasce.

Matilde fuggì dal marito. Nel 1076 sua madre muore e riceve in eredità un grande patrimonio di terre. Quando nel 1075 il papa emanò il Dictatus Papae (il quale conferiva al Papa molto potere) e l'imperatore Enrico IV invitò i vescovi a cacciare il Papa, Matilde si schierò con il Papa (nonostante l'imperatore fosse suo cugino). L'imperatore decise di andare dal Papa ( poichè lo aveva scomunicato), il quale si trovava al castello dei Canossa ospitato da Matilde.

Nel 1079 Matilde donò al Papa i suoi domini, ma nel 1080 l'imperatore la decretò deposta e bandita dall'impero. Dopo un matrimonio politico con il duca Guelfo V, la quale la rifiutò tre volte sul letto nuziale, Matilde morì nel 1115 di gotta.

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