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Transcript

la rivoluzione industriale

Introduzione

Impatto culturale

Prospettive socio-economiche

Linea del tempo

INDICE

Cause storiche

Impatto sull'europa

INTRODUZIONE

La rivoluzione industriale è uno dei più radicali cambiamenti che siano mai avvenuti nella storia umana.La prima rivoluzione industriale, cui ci riferiermo in questa presentazione, è avvenuta nel XVIII, mentre la seconda, che avrebbe completato l'impianto di industrializzazione in Europa, si è verificata nel XIX secolo, investendo anche i paesi di più recente formazione come la Germania. La rivoluzione industriale nasce in Inghilterra. Il regno è infatti il Paese più moderno del continente e si prepara ad affermarsi come prima potenza mondiale. Sotto il regno Giorgio III vi sarebbe stato un radicale sviluppo economico e teconologico che, con l'apporto del filosofo Adam Smith, avrebbe portato alla nascita di una prima forma di capitalismo che ha poi completamente rivoluzionato il modo di produrre, inaugurando l'Era Moderna..

Evoluzione tecnologica

linea del tempo

La Rivoluzione Industriale fu il risultato di un insieme complesso di fattori che interagirono e si rinforzarono reciprocamente. I principali fattori che portarono alla Rivoluzione Industriale includono:

  • Innovazioni tecnologiche: L'invenzione e l'adozione di nuove tecnologie giocarono un ruolo fondamentale nello scatenare la Rivoluzione Industriale. L'introduzione di macchine come la macchina a vapore, il telaio meccanico e la filatura meccanica aumentò notevolmente l'efficienza della produzione.
  • Cambiamenti agricoli: Miglioramenti nell'agricoltura portarono a un aumento della produzione alimentare. La maggiore disponibilità di cibo contribuì a una crescita demografica e permise la liberazione di manodopera dal settore agricolo per lavorare nelle fabbriche.
  • Crescita demografica: La diminuzione della mortalità infantile e miglioramenti nelle condizioni sanitarie portarono a un aumento della popolazione. Una popolazione più numerosa significava una forza lavoro più ampia disponibile per le industrie emergenti.
  • Risorse naturali: La presenza di abbondanti risorse naturali, come carbone, ferro e altri minerali, fornì le basi materiali per lo sviluppo industriale.
  • Capitalismo e sistema economico: L'adozione di principi capitalistici, come la proprietà privata e la libera iniziativa imprenditoriale, creò un ambiente favorevole alla crescita economica e all'investimento in nuove imprese.
  • Trasformazioni sociali: Il processo di urbanizzazione e la crescita delle città generarono una domanda crescente di beni e servizi, stimolando l'espansione dell'industria per soddisfare questa richiesta.
  • Sviluppi finanziari: Miglioramenti nelle istituzioni finanziarie, come l'istituzione di banche e la disponibilità di credito, agevolarono la raccolta di capitali per finanziare investimenti industriali.
  • Trasformazioni legislative: Alcuni cambiamenti normativi, come le leggi sull'incorporazione, semplificarono la creazione e la gestione di imprese, favorendo lo sviluppo del settore industriale.
  • Globalizzazione: L'apertura di nuove rotte commerciali e lo sviluppo di relazioni internazionali facilitarono lo scambio di merci, tecnologie e idee, contribuendo alla diffusione della Rivoluzione Industriale in tutto il mondo.
La convergenza di questi fattori portò a una trasformazione radicale nei metodi di produzione, distribuzione e consumo, dando inizio alla Rivoluzione Industriale.

CAUSE

impatto sull'europa

La Prima Rivoluzione Industriale porta con sè grandi cambiamenti non solo nel mondo del lavoro, ma anche trasformazioni radicali nella società, nell'economia e nella politica. Alcune delle principali conseguenze includono:

Trasformazioni economiche

Cambiamenti sociali

Cambiamenti tecnologici

Implicazioni politiche

Cambiamenti ambientali

La Prima Rivoluzione Industriale segna un punto di svolta nella storia dell'umanità, introducendo importanti cambiamenti nella produzione, nell'economia e nella vita quotidiana delle persone. Questo periodo di trasformazione ebbe luogo principalmente tra la fine del XVIII secolo e la metà del XIX secolo, principalmente nel Regno Unito, ma con successivo impatto su scala globale.La società dell’epoca subisce un cambiamento radicale sotto il punto di vista lavorativo, l’artigianato tradizionale lascia gradualmente il posto alla produzione in fabbrica, con conseguente meccanizzazione dei processi. Dunque coloro che prima lavoravano all’interno della propia bottega o che coltivavano il loro terreno,adesso si ritrovano a lavorare nelle fabbriche dove l’unica cosa che conta è produrre molto e molto velocemente senza curarsi delle condizioni di lavoro che affliggono i dipendenti. Presto i lavoratori stanchi delle pessime condizioni di sicurezza e di igiene in cui sono costretti a stare iniziano ad organizzare delle proteste.In particolare il fenomeno più emergente è quello del luddismo.

IMPATTO socio-CULTURALE

Nel XVII secolo l'Inghilterra aveva già intrapreso un percorso di sviluppo sociale ed economico. Questo vantaggio iniziale affondava le sue radici nell' incremento della produzione agricola. Essa ha due cause principali: il miglioramento delle tecniche di coltivazione e la privatizzazione delle terre.Si sperimentarono nuove strategie come per esempio la rotazione delle colture, che resero possibile un maggiore e più efficace sfruttamento dei terreni, vennero migliorati gli strumenti come l'aratro. Non possiamo poi prescindere dalla peculiare posizione occupata dal Regno al livello internazionale. L'Inghilterra possedeva infatti molte colonie, come i futuri Stati Uniti, dai quali importa nuovi vegetali e specie da coltivare. Questi avvenimenti si manifestarono in tutta Europa, ma nel regno vennero associati allo sviluppo delle recinzioni (enclosures) ovvero l'opera di privatizzazione delle terre che precedentemente erano destinate alla coltivazione comune, questo cambiamento causò gravi disagi ai contadini poveri ma perimse di aumentare la produttività dei campi.

Grazie all’accresciuta disponibilità di prodotti agricoli, l’Inghilterra andò incontro a una crescita demografica dalla quale derivarono una grande disponibilità di manodopera e, nello stesso tempo, la necessità di una maggiore quantità di beni di consumo.

impatto socio-economico

Il lavoro salariato dominava senza ostacoli in tutti questi casi in cui non era richiesta la benché minima specializzazione. L’azione delle macchine dequalificava il lavoro e ne riduceva il valore. Particolarmente esposti ai processi di proletarizzazione si trovarono le donne e i bambini il cui lavoro, del tutto dequalificato, era privo di protezione e considerato particolarmente adatto alle esigenze della fabbrica e delle macchine.La borghesia invece va delimitandosi come la futura classe dominante ovvero la classe detentrice dei mezzi di produzione, che si arricchisce tramite l'accumulo di plusvalore, derivato di pluslavoro.

Con l'aumento della ricchezza, la nascita delle industrie e il conseguente fenomeno dell'inurbamento vi furono degli enormi stavolgimenti anche nell'assetto sociale tanto in Inghilterra quanto in Europa. Nel XVIII secolo assitiamo infatti alla definitiva ascesa della borghesia a scapito dell'aristocrazia e alla trasformazione radicale della classe lavoratrice: assieme alla fabbrica e alla città industriale la macchina creò anche il proletariato moderno. Un proletario è un individuo che non possiede mezzi di produzione, che percepisce un salario come remunerazione del lavoro fornito e che vende la sua forza lavoro.

La rivoluzione industriale inglese è stata caratterizzata da tre elementi principali: il prodotto interno crebbe più in fretta della popolazione, la produzione industriale aumentò più di quella complessiva diventandone una quota percentuale rilevante e la maggiore produttività del lavoro venne consentita dalla meccanizzazione dei processi di produzione. Nel settore tessile, l’industria laniera fu il vero pilastro dell’economia manifatturiera inglese.

Cambiamenti Sociali

grazie per l'attenzione

LE MACCHINE

Il legno degli alberi offriva un combustibile diretto ma offriva un potere calorico minimo, ben più elevato era quello del carbone di origine vegetale, ottenuto bruciando il legname stagionato. I vantaggi del carbone di origine minerale piu che di ordine energetico erano di ordine economico.

Il motore di Watt permise di impiegare quantità molto più grandi di energia rispetto al passato e, di conseguenza, di aumentare la produzione industriale in maniera esponenziale. La macchina era alimentata con il carbone, del quale il suolo inglese era ricco.

L’esigenza di aumentare la produzione spinse alla sperimentazione di strumenti che rendessero più veloce il lavoro. Nel ‘700 furono sviluppati nuovi macchinari, creati in maniera empirica da artigiani e ingegneri. Negli anni ’60, per esempio, furono inventate nuove macchine filatrici come la giannetta e il telaio idraulico, che permisero di creare tessuti più resistenti e di ridurre il tempo di produzione. Il passaggio essenziale arrivò però negli anni ’60 grazie a un inventore scozzese, James Watt.

Cambiamenti tecnologici

  1. Innovazioni tecnologiche: La Rivoluzione Industriale ha portato a una serie di innovazioni tecnologiche, tra cui la macchina a vapore, la tessitura meccanica e l'invenzione di nuovi processi produttivi. Queste innovazioni hanno aumentato l'efficienza e la produttività.
  2. Impatto sulla vita quotidiana: I progressi tecnologici hanno avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone, migliorando la produzione di beni di consumo e aumentando la mobilità.

Trasformazioni economiche

  1. Passaggio dall'agricoltura all'industria: L'Europa ha assistito a una trasformazione fondamentale dall'agricoltura all'industria. Le attività industriali come la produzione tessile, la siderurgia e la produzione di macchine hanno preso piede, portando alla creazione di nuovi posti di lavoro e all'urbanizzazione.
  2. Crescita economica: La produzione su larga scala e l'efficienza produttiva hanno contribuito alla crescita economica generale. L'accumulo di capitale e l'espansione del commercio hanno favorito la formazione di nuove classi sociali, come la borghesia industriale.
  3. Impoverimento generale: L'aumento della ricchezza europea provocò un grande impoverimento delle altre parti del pianeta, soprattutto del sud (legato, oltre allo sfruttamento, alle condizioni ambientali, culturali e politiche di tali aree). All'Europa questo giovò, migliorarono i commerci e aumentò la disponibilità di materie prime a bassi costi.

L'essenza del capitalismo è produzione di denaro per mezzo del denaro. Il denaro è una merce particolare che serve da «equivalente generale» di tutte le altre merci. Nella società pre-capitalistica si producono merci con l'obiettivo di venderle per poi comprare altre merci (M-D-M).

Lo Stato interviene poco o per nulla nell’attività economica. Gli imprenditori sono sostanzialmente liberi di lavorare e far lavorare. Lo Stato tutela la proprietà privata e gli imprenditori.

Per capitalismo si intende una particolare forma di ordine economico e sociale, dove a regolare il mercato e la produzione sono la domanda e l'offerta. Il capitale è costituito da macchinari, impianti, fabbriche, denaro, veicoli e così via. Nel capitalismo il capitale è di proprietà degli imprenditori.

IL CAPITALISMO

Implicazioni politiche

  1. Crescita del capitalismo: L'industrializzazione ha favorito la crescita del sistema economico capitalista. La proprietà privata dei mezzi di produzione e il libero mercato sono diventati aspetti centrali dell'organizzazione economica.
  2. Movimenti di protesta e sindacati: L'emergere delle classi operaie ha portato a movimenti di protesta e all'organizzazione di sindacati per migliorare le condizioni di lavoro e ottenere diritti dei lavoratori.
INGHILTERRA

Sin da prima della rivoluzione industriale, la produzione di beni di consumo iniziò ad aumentare. Uno dei settori in crescita era quello tessile, basato soprattutto sul lavoro a domicilio: gli imprenditori distribuivano le materie prime a singoli operai, che lavoravano in casa, e poi ritiravano il prodotto finito.

Un'altra fondamentale peculiarità dell'Inghilterra era certamente la sua capacità di accumulare capitali, che derivava dal suo sterminato impero coloniale. Tale dispensa di denaro si rivelò cruciale per la costruzione di nuovi impianti industriali. Se poi si coniugano suddetti fattori con il sistema politico liberale, che lasciava massima autonomia all'iniziativa privata, allora si inizia a comprendere il motivo per cui proprio l'Inghilterra abbia dato i natali al sistema economico moderno.

Cambiamenti sociali

  1. Urbanizzazione: L'industrializzazione ha portato a un massiccio flusso di persone dalle aree rurali alle città in cerca di lavoro nelle fabbriche. Questo ha portato un aumento di densità di popolazione e la formazione di concentrazioni urbane.
  2. Emergenza di nuove classi sociali: La crescita delle industrie ha portato all'emergenza di nuove classi sociali come la classe operaia industriale e la borghesia, che ha portato a cambiamenti nei rapporti sociali e di potere.

Cambiamenti ambientali

  1. Impatto ambientale: La Rivoluzione Industriale ha avuto un impatto significativo sull'ambiente, con l'aumento delle emissioni di gas serra, l'inquinamento atmosferico e idrico, e la deforestazione.
EVOLUZIONE

Un contadino che lavorava su un fondo in base a un affitto a lungo termine eventualmente ereditario, non era un proletario vero e proprio perché aveva un possesso di fatto della terra e non era soggetto alle forze del mercato. Lo stesso si può dire per un contadino inserito in una rete di contatti agrari con una durata piu breve. I contadini inoltre erano titolari di una certa quantità di diritti senza contare il fatto che vi erano le parrocchie che assicuravano una qualche forma di protezione nei confronti del proprietario del suolo. Gli artigiani avevano perduto da tempo il prestigio sociale e la piena indipendenza economica ma alla loro completa proletarizzazione si opponeva il fatto che essi possedevano un’abilità solo in parte soggetta a concorrenza, trattandosi di lavori qualificati.