Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

VENERE- Elisabetta Perrone

PERRONE ELISABETTA

Created on January 21, 2024

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Vaporwave presentation

Women's Presentation

Geniaflix Presentation

Shadow Presentation

Newspaper Presentation

Memories Presentation

Zen Presentation

Transcript

VENERE

"venere, splendi in cielo come un faro di luce eterna"

A cura di Elisabetta Perrone

INTRODUZIONE

Venere, il secondo pianeta del sistema solare, affascina gli osservatori terrestri con la sua luminosità. Dedica il suo nome alla dea romana dell'amore e della bellezza, e si presenta come un mondo roccioso avvolto in un'atmosfera densa e caustica. La sua rotazione retrograda implica che il sole sorge a ovest e tramonta a est. La superficie di Venere è caratterizzata da imponenti altopiani vulcanici, come il noto Maxwell Montes, e vaste pianure vulcaniche. L'effetto serra intenso porta le temperature superficiali a raggiungere i 465 gradi Celsius. Nonostante le difficoltà esplorative, le missioni spaziali hanno svelato dettagli intriganti, alimentando la curiosità scientifica per comprendere meglio i misteri nascosti sotto il suo manto nuvoloso.

INDICE

SCOPERTA DEL PIANETA

CARATTERISTICHE GENERALI

OSSERVAZIONI

VENERE NELLa cultura

cURIOSITà

NOTIZIE

RINGRAZIAMENTI

GALLERIA

osservazioni

OSSERVAZIONI

Venere si presenta come una brillante stella giallo-biancastro all'alba o al tramonto. L'osservazione telescopica è ottimale durante il crepuscolo o in pieno giorno, usando filtri colorati per migliorare la percezione dell'atmosfera venusiana. La sua orbita interna provoca movimenti alternati a est e ovest del Sole, con un'elongazione massima fino a 47°. Le congiunzioni, superiori o inferiori, influenzano la visibilità di Venere, con la faccia illuminata del pianeta non visibile durante una congiunzione inferiore. La visibilità di Venere dipende anche dall'inclinazione dell'eclittica, con l'emisfero boreale che ha condizioni ottimali dopo il tramonto in primavera o prima dell'alba in autunno. Venere è l'unico corpo celeste, oltre a Sole, Luna e occasionalmente Giove, visibile a occhio nudo anche di giorno, a patto che l'elongazione dal Sole sia sufficiente e il cielo sia chiaro.

CARATTERISTICHE GENERALI

caratteristiche generali

Venere non possiede nessun satellite. La sua distanza media dal Sole è di 108,2 milioni di chilometri, pari a 0,72 U.A. La distanza all'affelio è di 109 milioni di chilometri, quella al perielio è pari a 107,46 milioni di chilometri. L'orbita di Venere è la meno eccentrica di tutte le orbite planetarie, cioè è quella che si avvicina di più ad un cerchio. Il suo piano orbitale è inclinato di 3,39 gradi sull'eclittica. Trattandosi di un pianeta interno, quando viene osservato da Terra esso presenta delle fasi: la superficie del pianeta appare illuminata totalmente o parzialmente oppure del tutto oscura, a seconda della posizione. Le caratteristiche fisiche di Venere sono molto simili a quelle terrestri. Anche se non ci sono indicazioni sicure, è molto probabile che i pianeti abbiano la stessa struttura interna: un nucleo ferroso, un mantello roccioso ed una crosta esterna. Il campo magnetico di Venere è praticamente inesistente: è stimato meno di un millesimo di quello terrestre. Non esiste pertanto una magnetosfera. Esiste invece una ionosfera, ad un'altezza compresa tra 120 e 180 Km dal suolo.

Scoperta del pianeta

scoperta del pianeta

Nel 1610 venere fu osservata da Galileo Galilei ed egli notò che la forma del pianeta variava da un piccolo cerchio (quando si trovava nella zona più lontana della sua orbita) a un semicerchio luminoso un po' più grande e poi diveniva una falce che gradualmente diventava più sottile e più grande. Tutto questo appariva una prova convincente: Venere orbitava attorno al Sole e rifletteva la sua luce, e il suo aspetto cambiava come per le fasi della nostra Luna. In seguito furono costruiti telescopi molto migliori ma, a differenza di quanto avviene per la Luna, Venere non mostrava alcuna caratteristica superficiale. Appariva come una sfera liscia, come se il pianeta fosse coperto da una spessa coltre di nubi. Le sonde spaziali finalmente rivelarono la vera struttura di queste nubi, usando le radiazioni ultraviolette assorbite dall'atmosfera. Per tutte queste ragioni, la rotazione di Venere è rimasta un mistero per molti anni, benché misure effettuate con l'effetto Doppler suggerissero che vi era una rotazione ma molto lenta.

VENERE NELLA CULTURA

Venere nella cultura

Nell'antichità: L'importanza di Venere nelle antiche culture è evidenziata dai Babilonesi, che la chiamavano Ishtar, e dagli Egizi che identificavano la stella con Tioumoutiri e Ouaiti. I Greci la distinguevano come Φωσφόρος e Ἕσπερος, ma successivamente compresero che era lo stesso pianeta. Venere era associata ad Astarte in Siria e anche agli dei indiani. Gli Ebrei la chiamavano Noga, Helel, Ayeleth-ha-Shakhar e Kochav-ha-'Erev. Le culture Maya basavano il loro calendario religioso sui movimenti di Venere. Gli aborigeni australiani, come gli Yolngu, la chiamavano Barnumbirr e la associavano alla comunicazione con i defunti. Nell'astrologia occidentale, Venere influisce sull'amore, mentre nell'astrologia indiana è nota come Shukra. Gli antichi astronomi cinesi, coreani, giapponesi e vietnamiti la chiamavano "la stella d'oro". Nella spiritualità Lakota, Venere è associata all'ultima fase della vita e alla saggezza. Durante lo Stil Novo, fu chiamata Stella Diana.

Venere nella cultura

Nella letteratura: Gli scrittori di fantascienza del passato speculavano liberamente sulle condizioni di Venere, avendo totale libertà a causa del suo impenetrabile strato di nuvole. Tra il 1930 e il 1950, il genere raggiunse il picco, raffigurando Venere come più calda della Terra ma ancora abitabile dagli uomini. Opere come "Voyage to Venus" di Achille Eyraud (1865) e "La guerra dei mondi" di H. G. Wells (1898) contribuirono a questo trend. Autori come Olaf Stapledon e Edgar Rice Burroughs esplorarono temi di colonizzazione e terraformazione di Venere. La terraformazione fu anche un tema in "I mercanti dello spazio" (1952) di Pohl e Kornbluth.

Venere nella cultura

Nel cinema: In ambito cinematografico e televisivo, Venere è raramente scelto come meta di viaggi spaziali o ambientazione fantascientifica, con Luna e Marte preferiti per le condizioni superficiali meno estreme. Prima del 1965, Venere è maggiormente menzionato, spesso ispirandosi alla dea Venere, come visto in "Viaggio al pianeta Venere" (1953) e "La regina di Venere" dove il pianeta è popolato solo da donne o società matriarcali. In "Soyuz 111 Terrore su Venere" (anni '60), un viaggio verso Venere rivela una civiltà autodistrutta, rendendo il pianeta ostile. Nel film "Doomsday Machine" (1972), un viaggio verso Venere è organizzato per salvare l'umanità dalla distruzione. In un episodio di "The Outer Limits", il futuro Capitano Kirk ritorna dalla sua missione in orbita attorno a Venere e sperimenta strani sogni con un alieno. In "Star Trek", Venere è un pianeta di classe N nel XXIV secolo, sede di stazioni di terraformazione e meta di addestramento per gli studenti dell'Accademia della Flotta Stellare. "Venus Wars" (anime) e "Space Odyssey: Voyage to the Planets" (serie TV, 2004) esplorano Venere in chiave scientifica, con la terraformazione e l'atterraggio breve del cosmonauta Ivan Grigor'ev, il primo umano a mettere piede sul pianeta.

NOTIZIE

NOTIZIE SULLE ESPLORAZIONI EFFETTUATE

La sonda sovietica Venera 1, lanciata il 12 febbraio 1961, è stata la prima a viaggiare verso un altro pianeta. Anche se perse i contatti a causa di un guasto, rappresentò una pietra miliare con tutti i componenti di una sonda interplanetaria. Nel marzo 1966, Venera 3 fu la prima a atterrare su Venere, anche se si schiantò sulla superficie. Successivamente, la sonda Venera 4, il 18 ottobre 1967, inviò dati diretti da Venere, rivelando una composizione atmosferica principalmente di anidride carbonica e pressioni atmosferiche più elevate del previsto. Mariner 5, il 19 ottobre 1967, e le sonde Venera 5 e Venera 6 nel maggio 1969, fornirono ulteriori informazioni, anche se non raggiunsero la superficie. Il primo atterraggio riuscito avvenne con Venera 7 nel dicembre 1970, seguito da Venera 8 nel luglio 1972, che analizzò le nubi e la composizione chimica della crosta. Venera 9, arrivata nel 1975, divenne il primo satellite artificiale di Venere, fornendo dati dettagliati sulle nubi, l'ionosfera e la magnetosfera. Le sonde Venera 9 e Venera 10, atterrate nel 1975, condussero esperimenti scientifici approfonditi, scattando le prime foto della superficie e analizzando il terreno con spettrometri e densimetri.

CURIOSITà

CURIOSITà

Curiosità su venere:-non ha lune o anelli; -ha il giorno più lungo di qualsiasi pianeta del Sistema Solare; -un anno venusiano, è più corto di un giorno venusiano; -la pressione atmosferica su Venere è circa 92 volte maggiore che sulla Terra; -ha piogge di acido solforico che non raggiungono mai la superficie; -ruota sul suo asse nella direzione opposta rispetto alla maggior parte degli altri pianeti; -diverse navicelle spaziali sono atterrate con successo su Venere, ma la loro vita operativa è stata molto breve a causa delle dure condizioni sulla superficie del pianeta.

GalLERia

GRAZIE DELL'ATTENZIONE!

Elisabetta Perrone