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casa della carità corticella

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un primo cammino di consapevolezze

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PROPOSTA

DA DOVE DERIVANO I CRITERI

CAMMINO DI RIPENSAMENTO

LOGICA GENERATIVA E DI CRESCITA

CURA DELLE PERSONE

CIMO

LIBERTà DI OGNUNO

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QUALI SONO I CRITERI

SOSTENIBILITA’ DELLE TRE MENSE.

COMUNITA’ FISSE DI CASA CON NON MENO DI 3 MEMBRI, TRA CONSACRATI E LAICI

RESPONSABILITA’ CONDIVISA

TENDERE VERSO UN RUOLO DEI CONSACRATI PIÙ ORIENTATO ALLA RELAZIONE.

CONSIDERARE L’ASPETTO ECONOMICO.

DA DOVE DERIVANO I CRITERI

DISFUNZIONI

CARISMA

PRASSI

..QUESTO ACCADE

SI DOVREBBE..

MODALITà ASSOLUTIZZATE

IDEALIZZAZIONI

CONSAPEVOLEZZE

VERTICALISMO

OBIETTIVO DEL PERCORSO FATTO è STATO

MATURARE ALCUNE CONSAPEVOLEZZE

PARTECIPANTI

marina

leandro

daniele

idilio

chiara

katia

chiara

lucio

fabio

katia

stefania

valentina

sergio

raffa

davide

luca

elisa

cristina

sr anto

marcello

maria

mariangela

caterina

antonio

TAPPE DEL PERCORSO Q

17 DICEMBRE RISPOSTE

14 GENNAIO CONSAPEVOLEZZE

30 OTTOBRE IN ASSEMBLEA

29 GENNAIO IN ASSEMBLEA

FOTOGRAFIA DELL'OGGI

OSPITI

QUALI CAMMINI SONO GIà AVVIATI

AUSILIARI

COSA ACCADE

CONSACRATI

QUALI CAMMINI OCCORRE AVVIARE

CASA

affiancamento

dignità

bisogno di esprimersi

rispetto

comprensione

creatività

sentirsi amati

essere valorizzati

armonia delle differenze

sostegno

sapersi accolti

festeggiare

bisogno di celebrare

delicatezza... o tatto

essere parte

accettazione di sé e degli altri

fare compagnia

prossimità

unicità della persona

essere accompagnati al compimento della vita con amore e dignità

relazioni in stile famigliare

attenzioni mirate

BISOGNI

visite preventive e periodiche

competenza condivisa

centri diurni e uscite di socialità

andare in vacanza

aspetti alimentari

FOTOGRAFIA DELL'OGGI

OSPITI

QUALI CAMMINI SONO GIà AVVIATI

AUSILIARI

COSA ACCADE

CONSACRATI

QUALI CAMMINI OCCORRE AVVIARE

CASA

affiancamento

dignità

relazioni in stile famigliare

prossimità

comprensione

rispetto

creatività

sentirsi amati

essere valorizzati

armonia delle differenze

sostegno

sapersi accolti

festeggiare

bisogno di celebrare

delicatezza... o tatto

essere parte

accettazione di sé e degli altri

BISOGNI

tutti a tavola

relazione nel servizio

la casa contribuisce all'arricchimento della vita

accoglienza dei nuovi

pianaccio

FOTOGRAFIA DELL'OGGI

OSPITI

QUALI CAMMINI SONO GIà AVVIATI

AUSILIARI

COSA ACCADE

CONSACRATI

QUALI CAMMINI OCCORRE AVVIARE

CASA

CONSAPEVOLEZZE IN RELAZIONE AI CRITERI

COMUNITA' DI CASA

3 MENSE

+ info

CORRESPONSABILITA'

CONSACRATI

CAMMINI AVVIATI

3 MENSE

SERVIZIO=RELAZIONE

ci siamo accorti che una casa accogliente non è una casa che ha tutti i letti occupati, ma una comunità che sa condividere e ascoltare

ci siamo accorti che ci sono nuovi tipi di bisogni che bussano alla nostra porta e ci stiamo chiedendo come crescere per poterli affrontare

ci siamo accorti della preziosità dell'esperienza di convivenza che Pianaccio offre, vogliamo valorizzarla

CAMMINI DA AVVIARE

3 MENSE

ci siamo accorti che occorre riscoprire il senso vero di alcuni punti fondanti del carisma: cosa vuol dire vivere la gratuità oggi? cosa vuol dire essere famiglia, oggi? cosa vuole dire la parrocchialità, oggi?

il magistero degli ospiti: sappiamo metterci alla scuola degli ospiti? cosa significa?

il coraggio di sperimentare

abbiamo trovato utile il questionario per maturare consapevolezze e vorremmo allargare l'esperienza ad altri

vorremmo riprendere gli incontri di formazione

CAMMINI AVVIATI

COMUNITA' DI CASA

Cominciamo da Pianaccio

relazioni di buon vicinato: fraternita' don nozzi

le "notti"

dialogo con il seminario di Faenza

giovani, studenti, persone in ricerca

una famiglia vive in casa!

la casa luogo di formazione per i ministri istituiti

progetto assunzione di un ausiliare

CAMMINI DA AVVIARE

QUALITA' DELLE RELAZIONI

COMUNITA' DI CASA

SPAZI DI ACCOGLIENZA E DIALOGO

TEMPI DI CONFRONTO E ASCOLTO

CAMMINI AVVIATI

CONSACRATI

si è avviato un cammino per la condivisione e la corresponsabilità fra vocazioni

si è avviato un dialogo fra le sorelle delle tre case di Bologna

abbiamo capito che la suora non può essere punto di riferimento per ogni necessità

ci siamo accorti che è importante per ogni persona avere spazio e tempo per sé

siamo riusciti ad accompagnare con dignità le consacrate al compimento della vita

CAMMINI DA AVVIARE

CONSACRATI

e se provassimo a conferire loro questi due diritti?

dare volto

dare voce

ci siamo accorti che non dobbiamo considerarle sempre nel ruolo

libertà

vogliamo chiederci di cosa hanno necessità le suore anziane?

ascolto

la presenza in casa è = disponibilità?

ci siamo accorti quanto sia importante per le suore il cammino di congregazione (anche per noi!! )

CAMMINI AVVIATI

CORRESPONSABILITA'

abbiamo costituito il consiglio di casa

abbiamo incaricato alcuni ausiliari come angeli custodi degli ospiti

abbiamo attivato processi partecipati di tipo Q

siamo facilitati dall'uso delle chat e dei mezzi di comunicazione

CAMMINI DA AVVIARE

CORRESPONSABILITA'

ci siamo accorti che possiamo migliorare la comunicazione

possiamo renderci più evidenti alla zona pastorale

ci siamo detti che non basta iniziare cammini di corresponsabilità: occorre continuare a tenerli vivi, coinvolgere le persone, coltivare relazioni...

e adesso?

Aldilà della risposta formale alla proposta, che comunque è vitale per il cammino, ci preme essere attenti al futuro della Casa, non dare per scontato che un futuro ci sarà ma pre-occuparsene, anticipare ciò che può accaderci e farsi che ci trovi preparati. QUESTO PUO’ ESSERE SOLO UN CAMMINO/ATTEGGIAMENTO DI COMUNITA’.

elaboreremo un documento ordinato e lo manderemo alla Congregazione, dicendo: In merito alla vostra proposta e recepiti i criteri, la casa di Corticella si ritiene sostenibile in questo…. E intende camminare verso questo…

Dal questionario sono emerse tante bellezze, tanto “profumo” di cura e dedizione, ma anche alcune idealizzazioni e tante visioni diverse, con chi vorrà, nel tempo, continueremo a camminare per un confronto sempre aperto.

Mettiamo anche in campo l’idea di confrontarci con le altre Case di Bologna

GRAZIE

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La quasi totalità delle Case in Italia vede al massimo comunità di 2 consacrati e 2 esperienze di comunità con presenza di un laico. Sia dal punto di vista pratico che dalle indicazioni ricevute da chi si occupa di comunità di consacrati, si coglie che una comunità di solo due persone è troppo esposta a dinamiche relazionali faticose.

ci siamo accorti che dobbiamo continuare ad interrogarci ... qual'è l'essenza del servizio? è l'accudimento? in che modo nutrirci alle tre mense cambia la nostra vita?perchè andiamo in casa? dobbiamo "coprire turni"?come la casa può essere accogliente verso le famiglie che hanno bimbi piccoli?

Essere prudenti. Es. Condividere buone prassi di gestione con altre Case; sensibilizzare le persone alla condivisione di risorse, ecc.

La diminuzione di ausiliari nella maggior parte delle Case nel periodo post-Covid, i cambiamenti sociologici in atto nella nostra società, o anche la crisi delle comunità parrocchiali che devono ridefinire i propri ambiti, ha portato molte Case a dover far fronte a necessità quotidiane eccessive per le persone che vivono la comunità. Queste situazioni portano un sovraccarico di lavoro sulle persone che vivono in modo più intenso la Casa e una fatica di rapporto con gli ausiliari/volontari che si sentono chiamati principalmente al fare invece che all’essere parte di un ambiente familiare. Come conseguenza di questo criterio la Congregazione chiede di porre prudenza e attenzione nel: -Accogliere nuovi ospiti (tipologia, esigenze personali, ecc.) -Darsi una struttura flessibile che consenta il giusto spazio e tempo alla vita comunitaria e alla cura delle esigenze personali e di preghiera dei consacrati e non solo -Considerare gli spazi vitali e i bisogni di ogni persona che vive in Casa

descrizione del presente oggettiva: come ci prendiamo cura?

Dal questionario sono emerse tante bellezze, tanto “profumo” di cura e dedizione, ma anche alcune idealizzazioni e tante visioni diverse, con chi vorrà, nel tempo, continueremo a camminare per un confronto sempre aperto.

La partecipazione di tutti, ognuno con i suoi doni e le sue differenze, permette ai laici di vivere in pienezza il proprio battesimo, ai consacrati di condividere la loro vocazione particolare con persone che hanno vocazioni diverse, nella valorizzazione di ciascuno, e alla Casa di essere veramente Chiesa aperta a tutti. La corresponsabilità però non può essere relegata ai pochi coinvolti, ma deve, in maniera diversa, riguardare ciascuno, e non può prevedere la forma di Casa che conosciamo e che purtroppo ancora viviamo: quella cioè che vede la suora come punto di riferimento di tutti.

Sostanzialmente questo criterio vuole valorizzare la vocazione dei consacrati, che non sono “chi lavora in Casa”, “chi ci pensa”, “chi fa da mamma agli ospiti” ecc. Una sorella o un fratello della Carità è una persona che si è consacrata al Signore e che vive la sua consacrazione nel carisma dei tre Pani. Nel tempo abbiamo confuso il segno visibile (il lavoro, l’esserci sempre, l’essere punto di riferimento affettivo per gli ospiti) con l’essenza. Avanzando nei loro confronti pretese di performance, di standard, dicendo loro che sei suora se fai questo o sei fratello se vivi quest’altro. Ci sono molti aspetti di questo criterio che vanno conosciuti, siamo tutti un po’ “estranei” alle conseguenze di decenni di abitudini, pregiudizi e schemi che hanno dovuto sostenere finora, è tempo di acquisire maggiori consapevolezze e di ascoltare cosa hanno da dirci.

MOSTRARE IL VOLTO DI DIO MISERICORDIA PER TUTTI

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Elaboreremo un documento ordinato e lo manderemo alla Congregazione, dicendo: In merito alla vostra proposta e recepiti i criteri, la casa di Corticella si ritiene sostenibile in questo…. E intende camminare verso questo…

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