BRONZETTI SARDI

IL PRIMO PERIODO DELLA STORIA UMANA

I BRONZETTI

DESCRIZIONE

La tecnica a cera persa

in una seconda fase si rivestiva l'oggetto in cera con argilla refrattaria; nella fase finale si versava il bronzo fuso al posto della cera.

Tale tecnica prevedeva, in una prima fase, la realizzazione in cera del modello di oggetto che si intendeva realizzare in metallo;

Durante gli scavi archeologici sono stati ritrovati più di cinquecento bronzetti.

Furono realizzate tra la fase finale dell'età del bronzo e l'età del ferro.

Il famoso archeologo Taramelli ottenne in custodia la statuetta votiva femminile che portava il figlio in grembo.

LA MADRE DELL'UCCISO

Tutt’oggi appartiene al patrimonio culturale.

La posa dei personaggi ricorda la più famosa Pietà di Michelangelo e infatti qualcuno l'ha ribattezzata "La Pietà Sarda" mentre prof. Giovanni Lilliu la chiamò la Madre dell'Ucciso.

+INFO

Pensiamo che questo bronzetto dovrebbe essere inserito nella heritage list perchè rappresenta uno dei tanti capolavori del genio creativo della civiltà sarda dato che è una testimonianza di una popolazione tuttora esistente che ha segnato la storia di questa piccola isola rendendola ricca di opere artistiche e architettoniche. Inoltre riteniamo sia importante che sia presente in questa lista perchè è l'unico reperto di questo genere che rispetto agli altri bronzetti è unico per quanto riguarda il significato.

ANNO DI INSCRIZIONE NELLA HERITAGE LIST: 2024

GUERRIERO ORANTE

CANE

NAVICELLA

CAPO TRIBÙ

Molti di questi bronzetti sono conservati all’interno del Museo archeologico nazionale di Cagliari.

Unica al mondo è proprio la collezione di piccole statue in bronzo risalenti agli ultimi secoli dell'età nuragica.

LA STORIA

La storia di questa statuetta racconta di un giovane pastore di Urzulei che un giorno trovò questo bronzetto nella grotticella de «Sa Domu 'e S'Orcu».