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QUIZ 1

Dora Dastore

Created on January 17, 2024

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Transcript

IL DANTE QUIZ

PARTE I

start

PREMI START PER INIZIARE

COME SI GIOCA?

RISPONDI CORRETTAMENTE ALLE DOMANDE 1 DOMANDA CORRETTA= 1 PUNTO

Che il Dante quiz abbia inizio...

INDICE

1. NASCITA E FAMIGLIA

2. IMPEGNO MILITARE

3. VITA AMOROSA

4. STUDI

5. CARRIERA POLITICA

Dante Alighieri nasce tra il 14 maggio e 13 giugno 1265 a Firenze. I suoi genitori sono Alighiero II (da cui il suo cognome) e Bella degli Abati. Da parte di padre non ha origini prestigiose; si pensa che fosse un usuraio. Al contrario, la madre proviene dalla famiglia della piccola nobiltà degli Abati. Il suo nome, infatti, lo dobbiamo proprio al nonno materno del Sommo Poeta, Durante degli Abati. Il giovane Dante è presto costretto ad affrontare il lutto della madre, alla tenera età di sei anni. Tuttavia le due sorelle e il fratellastro costituiranno una rete familiare solida per Dante.

” In questa data Dante partecipa alla battaglia di Campaldino nella quale si scontrano i guelfi di Firenze e i ghibellini di Arezzo. La sua fazione vince.

In giovinezza Dante sviluppa un forte sentimento nei confronti di Beatrice Portinari, una giovane aristocratica fiorentina poi andata sposa a Manetto Donati. Tuttavia Beatrice rappresenterebbe prevalentemente una via per elevare lo spirito dell’uomo, simbolo dell’amore che purifica. Difatti Dante è sposato con Gemma Donati che, comunque, non nomina mai nelle sue opere. Quando Dante ha solo dieci anni viene stipulato un contratto prematrimoniale con la donna per volere del nonno Durante. Nasceranno tre figli (con Giovanni forse quattro): Pietro e Jacopo che saranno i primi commentatori della Commedia, in latino e in volgare. Sarà solo Boccaccio a parlare di Gemma come di una donna scontrosa e poco amata.

LA VITA AMOROSA DI DANTE

fu DAVVERO COSì?

ASSOLUTAMENTE NO!

Infatti in questo periodo storico è comune che un uomo sposato lodi in poesia la donna di un altro. Gemma, al contrario, sarà molto vicina a Dante, soprattutto nel difficile momento dell’esilio.

Sin da giovane Dante apprende i primi rudimenti del latino e studia filosofia, probabilmente presso le scuole degli ordini religiosi, i cosiddetti Studia. Si tratta di conventi, tra i pochi centri cuturali dell’epoca. Dante, in quanto laico, seguirà solo da uditore. Frequenta le lezioni nello Studium domenicano di Santa Maria Novella e in quello agostiniano di Santo Spirito, ma soprattutto in quello francescano di Santa Croce. Segue per anni le lezioni provando una forte ammirazione per la figura di Francesco d’Assisi, come poi emergerà dal canto XI del Paradiso dedicato interamente al Poverello.

Intorno ai diciotto anni egli manifesta i primi segni di vocazione letteraria. Inizia componendo versi amorosi per Beatrice, che poi confluiranno nella “Vita nova” e contemporaneamente inizia la partecipazione di Dante al movimento stilnovista.. Nell'ambito di questa corrente, il poeta rafforza l'amicizia con Guido Cavalcanti, l’autore più in vista al momento. Per qualche anno dopo la scomparsa di Beatrice continua a coltivare i propri interessi letterari ed emerge la propensione a sperimentare un linguaggio poetico diverso da quello della "Vita nova" nelle rime cosiddette “petrose”, ispirate da una donna dura e insensibile come la pietra.

Nel quadro degli aspri scontri sociali tra l'antica nobiltà in declino e la nuova borghesia in ascesa, gli Ordinamenti di Giustizia di Giano della Bella (1293) stabiliscono il divieto per i nobili di assumere cariche pubbliche.

Nel 1295 gli Ordinamenti vengono mitigati, rendendo possibile l'accesso alla politica a patto che ci si iscriva a una delle arti cittadine È a questo scopo che Dante frequenta Brunetto Latini, suo precettore, con il quale condivide la passione politica e si iscrive alla corporazione di medici e speziali (ovvero i farmacisti del tempo), pur non avendo alcuna competenza in tal campo (l'iscrizione è puramente un atto formale; tra l'altro all'epoca esisteva una certa affinità tra gli studi di medicina e quelli di filosofia).

CARRIERA POLITICA

CONTEGGIO PUNTI

Quanto conosciamo il nostro Dante? Facciamo un po' di calcoli...

1 DOMANDA CORRETTA= 1 PUNTO

TOTALE RISPOSTE= 4

1 punto: Non ci siamo! Riprova dai! Poi passa tranquillamente alla seconda parte

4 punti: Complimenti! Perfetto! Sei pronto per la seconda parte

2-3 punti:Bravo! Puoi andare alla seconda parte ma ricorda di ripetere bene la prima

0 punti: NO! Studia, studia e studia! RIPROVA ANCORA E ANCORA!

LA PRIMA PARTE DEL DANTE QUIZ E' TERMINATA

Passa alla seconda parte solo se hai superato questa. in caso contrario....

RIPROVA

IL DOLCE STIL NOVO

Un sodalizio intellettuale

Il Dolce stil novo è la nuova poetica letteraria che si affermò a Firenze tra il 1280 e il 1310. Fu Dante a impiegare per la prima volta questa definizione nel canto XXIV del Purgatorio, mettendola in bocca a Bonagiunta Orbicciani. L’amore assume una dimensione fortemente interiorizzata. Viene inteso come perfezionamento morale e non può nascere che in un cuore «gentile», cioè nobile, virtuoso. La donna è considerata un angelo, una creatura perfetta capace di suscitare nell’uomo sentimenti profondi nobilitanti e di elevare la sua anima fino a Dio, liberandola così da ogni miseria e bruttura terrena.

ARTI E CORPORAZIONI

Le corporazioni delle arti e mestieri erano delle associazioni create a partire dal XII secolo in molte città italiane ed europee per regolamentare e tutelare le attività degli appartenenti ad una stessa categoria professionale. La nascita e lo sviluppo di queste associazioni sono legati alla fioritura dei Comuni. Vengono suddivise sulla base del reddito, in Maggiori e Minori.

ARTI E CORPORAZIONI

Le Corporazioni delle arti e mestieri erano associazioni create a partire dal XII secolo in molte città italiane ed europee per regolamentare e tutelare le attività degli appartenenti ad una stessa categoria professionale. Vengono suddivise in Maggiori e Minori.

IL DOLCE STILNOVO

Un sodalizio intellettuale

Il Dolce Stilnovo è la nuova poetica letteraria che si affermò a Firenze tra il 1280 e il 1310. Fu Dante a impiegare per la prima volta questa definizione nel canto XXIV del Purgatorio, dando la parola a Bonagiunta Orbicciani. L’amore viene fortemente interiorizzato. Viene inteso come perfezionamento morale e non può nascere che in un cuore «gentile», cioè nobile, virtuoso. La donna è considerata un angelo, una creatura perfetta capace di suscitare nell’uomo sentimenti profondi nobilitanti e di elevare la sua anima fino a Dio, liberandola così da ogni miseria e bruttura terrena.

Secondo il Codice Diplomatico Dantesco, Giovanni figlio "Dantis Alagherii de Florentia", ricordato in un documento notarile lucchese del 21 ottobre 1308, sarebbe il figlio (primogenito) di Dante e non di un omonimo Dantino di Alighiero da Firenze, vissuto a Padova in pieno Trecento.