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Lo Squalificato - Osamu Dazai

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Created on January 16, 2024

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Transcript

Lo Squalificato

Ningen Shikkaku

Di Dazai Osamu

Per comprendere il libro meglio... chi era Dazai Osamu?

Shuji Tsushima dal nome d'arte Osamu Dazai era uno scrittore giapponese nato a Kanaji il 19 giugno del 1909 e veniva da una famiglia benestante a nord del giappone. Durante le superiori si distinse subito per le sue doti nella scrittura. Nemmeno vent'enne il giovane tentò il suicidio due volte ma fallì e in seguito si iscrisse alla facoltà di letteratura francese a tokyo e nello stesso periodo si avvicinò alla politica e al Marxismo e venne anche arrestato durante delle rivolte.

Successivamente lui stesso disse che quello “fu un periodo veramente spudorato e imbecille. Ovviamente mi presentavo di rado a lezione.Aborrivo ogni tipo di impegno e passavo il mio tempo con indifferenza oziando qui e là con Hatsuyo”.In quel periodo, prima di sposarsi, Dazai tentò nuovamente di suicidarsi con una barista diciannovenne, trascorsero due giorni abusando di alcool e barbiturici, dopodiché si gettarono in mare. Solo la giovane morì. Nel '35 abbandonò gli studi e si dedicò solo alla sua vita letteraria inziando a farsi conoscere per via di una serie di poesie dal nome "gli anni del declino" pubblicate su varie riviste. Poi tentò il suicidio per la quinta volta. Dopo la moglie lo tradì col suo migliore amico e tentò un'altro suicidio di coppia con lei ingerendo una dose letale di farmaci e sonniferi ma fallì anche quella volta.

Dopo la guerra scrisse altri romanzi importanti tra cui "il sole si spegne" ed in seguito Lo Qualificato nel 1947. Ormai la sua salute fisica e mentale era davvero terribile, era diventato un alcolizzato e anche dipendente da vari farmaci e droghe come la morfina. Un giorno conobbe una donna di nome Tomie, una vedova di guerra, con cui andò a vivere abbandonando moglie e figli e fu proprio con questa nuova persona che il suo sogno di togliersi la vita si avverò poichè il 13 giugno del 1948 si gettarono insieme in un fiume e i loro corpi vennero ritrovati solo sei giorni dopo ossia il 19 giugno, nello stesso giorno del 39esimo compleanno di Dazai.

Introduzione al libro

“Da bimbo, il momento più penoso della giornata era senza dubbio l’ora dei pasti. «Perché gli esseri umani debbono consumare tre pasti ogni giorno che passa? Tre volte al giorno, all’ora fissata, la famiglia si raduna.» A volte arrivavo al punto di formulare pensieri del genere. Si può dire che ancora non m’intendo per niente di come funzionano gli esseri umani.”

"Lo Squalificato" o dal giapponese "Ningen Shikakku" la quale traduzione letterale sarebbe 'essere umano squalificato', spesso ci si riferisce alla versione inglese 'No Longer Human' ma anch'essa non è completamente corretta siccome il concetto del non essere più umani è distante dall'essere squalificati dalla società.

“E adesso ero diventato un pazzo. Anche se m’avessero dimesso, sarei rimasto perpetuamente bollato in fronte dalla parola “pazzo” o magari “reietto.” Squalificato come essere umano. Cessavo una volta per sempre d’esistere come essere umano.”

E' un romanzo principalmente autobiografico poichè l'autore riversa in Yozo, il protagonista, la maggior parte dei suoi dubbi esitenziali e problemi di tutti i giorni. Le tematiche del libro in se ruotano attorno al 'cos'è l'essere umano e come ci si comporta da tale?'. Tratta pure del modo disumano in cui all'inzio del XX secolo venivano trattate le persone affette da disturbi mentali e patologie psicologiche.

Fama e Adattamenti

Lo Squalificato è un libro davvero molto famoso in tutta l'asia orientale, un vero pezzo d'arte che tutti conoscono, particolarmente amato dai giovani sia dell'epoca che odierni. In fatti ha avuto molteplici adattamenti in stile manga ma anche in film veri e propri. Tra gli adattamenti manga più famosi abbiamo quello del celebre mangaka Junji Ito, famoso per i suoi manga horror davvero strazianti e dallo stile unico.

Altri adattamenti importanti sono l’animeAoi Bungaku che riadatta in modo impeccabile alcuni dei romanzi più importanti della cultura giapponese. Il secondo è il manga di Usamaru Furuya.

Infine abbiamo Bungo Stray Dogs, un gioiello dalla trama contorta dove tutti i personaggi dell'anime sono autori e poeti realmente esistiti, essi sono ispirati caratterialmente, priscologicamente a questi grandi della letteratura come Agatha Cristie, Fyodor Dostoevsky, Edgar Allan Poe, Karl Marx, Akutagawa Ryonosuke, Scott Fizgerald e tanti altri. Qui Dazai stesso diventa un personaggio, un investigatore maledetto e romantico e con una fredda ironia lo rappresenta alla perfezione, ossessionato dalla morte e desideroso di compiere un suicidio di coppia con una bella donna.

"Quelle pitture erano talmente strazianti che ne sbalordivo io per primo. Ecco il mio vero io, che avevo disperatamente nascosto.”

Trama

Il libro in se parla della vita di Yozo al confine col sentirsi umano ed essere esclusi dalla società. Lui stesso si vede come un "mostro", un "reietto", il "rifiuto dell'umanità" poichè non si sente compreso dalle persone attorno a lui, si sente un pezzo del puzzle sbagliato che non riesce ad entrare nel proprio posto. Tutto quello che fa è instaurare un meccanismo di difesa facendosi passare un po' come un pagliaccio perchè l'importante è far ridere gli altri. Il suo sogno è quello di diventare un pittore famoso, dipinge autoritratti dove si mostra come un mostro spaventoso nonostante in realtà sia oggettivamente un bell'uomo.

Abbandona tutto quello che stava costruendo e realizzando per diventare pittore ma lungo la strada conosce Horiki che gli mostrerà il cupo mondo dell'alcol e delle droghe portandolo così sulla mala strada. Grazie alla donna che sposerà, Yoshiko, riesce quasi a disintossicarsi da tutto ma poi riappare Horiki che spegne questa fiamma di redenzione riportando Yozo giù nella spirale distruggendo così ogni accenno di umanità che stava riaffiorando.

Durante il corso della sua vita il protagonisita tenta il suicidio e considerando che tutte le situazioni descritte da Dazai sono state vissute da lui stesso in prima persona il libro diventa davvero un'opera disturbante.

“Eppure il viso non riesce a dare l’impressione d’appartenere a un essere umano vivo. E sorride ancora, ma con un sorrisetto leggermente astuto. Eppure non è proprio il sorriso di un essere umano. Non è che un foglio di carta bianca, leggero come una piuma – e sorride. Questo ritratto, insomma, dà il senso d’una artificiosità assoluta.”

La vita di Yōzō è raccolta in tre taccuini, tenuti da Yōzō in persona, che verranno consegnati a Dazai, che li pubblicherà. Dazai si lascerà convincere a pubblicare questi taccuini grazie ad alcune foto che troverà allegate con essi. Resta colpito infatti dalla foto di un “ragazzo di straordinaria bellezza”, che però ha qualcosa di strano, il sorriso.

Grazie per l'attenzione!

--Di Marco Iside 2C