LUDOVICO ARIOSTO

LUDOVICO ARIOSTO

Vita:

1474

1503

1516

1517

1525

1533

Governatore

Orlando Furioso

Nasce

Roma

Ferrara

Morte

L'8 settembre a Reggio Emilia, Italia

Muore a Ferrara il 6 luglio

Durante il periodo che trascorre alla corte, iniziò a comporre l'Orlando Furioso

Assume la carica da governatore di una provincia sotto il dominio degli Estensi

Si trasferì a Roma, lavorando per il cardinale Ippolito d'Este

Torna a Ferrara dove riguarda il suo poema fino alla morte

OPERE

ORLANDO FURIOSO

cinque canti

Commedie

46 canti, ha una trama intricata che mescola amore, avventura ed elementi fantastici.Struttura complessa caratterizzata da tre filoni narrativi: 1)guerre tra saraceni e cristiani, 2)si preannuncia la follia amorosa di Orlando, 3)encomiastico

-I Suppositi: commedia brillante e piena di umorismo-La Cassaria: trama tra intrighi e situazioni comiche.

Raccolta di canti con argomenti diversi, dall'amore alla satira sociale, dimostrando la versatilità dell'autore.

satire:"satira i"

RIME

Stile: vivace e incisivo Linguaggio: diretto e ironico Tono: sarcastico. Verso: libero, per esprimere il suo punto di vista critico

Rivelano una prospettiva critica e sarcastica sulla società e sulla natura uumana del Rinascimento.Le sue satire hanno influenzato scrittori successivi

Composizioni più brevi che offrono uno sguardo più intimo sulla sua sensibilità poetica.

PENSIERO

Umanesimo e cultura classica

Il pensiero di Ludovico Ariosto si distingue per la sua complessità, abbracciando la tradizione classica, criticando le sfumature della società rinascimentale e esplorando la complessità delle emozioni umane.

Eredità Letteraria

Ariosto abbracciò gli ideali umanistici, influenzanto dalla cultura classica dell'antichità greco-romana. La sua formazione a Ferrara lo espose alle opere classiche dell'antichità.

Il pensiero di Ariosto ha avuto un impatto duraturo sulla letteratura europea. La sua abilità nel bilanciare la tradizione classica con nuove espressioni artistiche contribuì a definire gli sviluppi letterari durante il Rinascimento e oltre.

Critica sociale e morale

Sensibilità Artistica e Linguaggio

Le satire di Ariosto rivelano una profonda preoccupazione per la corruzione morale e sociale della sua epoca.Le sue satire rivelano una critica acuta e spesso sarcastica nei confronti della società. Affrontando i temi della corruzione, avarizia e ipocrisia.

è un maestro nell'uso del linguaggio. Lo stile è versatile e raffinato. La sua sensibilità artistica traspare nella costruzione della trama, caratterizzazione dei personaggi e descrizione di ambienti fantastici.

Concezione amore e follia

Arte e comicità

Le sue commedie, come "I Suppositi" e "La Cassaria", dimostrano la sua abilità nel combinare elementi di intrigo, travestimenti e comicità per esplorare temi sociali in modo divertente e, al contempo, penetrante.

Nell'"Orlando Furioso", Ariosto esplora il tema dell'amore in tutte le sue sfaccettature. Allo stesso tempo, la presenza ricorrente della follia nel poema suggerisce una riflessione sulla natura umana e sull'incostanza delle emozioni.

PROTASI DELL'ORLANDO FURIOSO

3. Piacciavi, generosa Erculea prole, ornamento e splendor del secol nostro, Ippolito, aggradir questo che vuole e darvi sol può l’umil servo vostro. Quel ch’io vi debbo, posso di parole pagare in parte e d’opera d’inchiostro; né che poco io vi dia da imputar sono, che quanto io posso dar, tutto vi dono.

4. Voi sentirete fra i più degni eroi, che nominar con laude m’apparecchio, ricordar quel Ruggier, che fu di voi e de’ vostri avi illustri il ceppo vecchio. L’alto valore e’ chiari gesti suoi vi farò udir, se voi mi date orecchio, e vostri alti pensieri cedino un poco, sì che tra lor miei versi abbiano loco.

1. Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto, che furo al tempo che passaro i Mori d’Africa il mare, e in Francia nocquer tanto, seguendo l’ire e i giovenil furori d’Agramante lor re, che si diè vanto di vendicar la morte di Troiano sopra re Carlo imperator romano.

2. Dirò d’Orlando in un medesmo tratto cosa non detta in prosa mai, né in rima: che per amor venne in furore e matto, d’uom che sì saggio era stimato prima; se da colei che tal quasi m’ha fatto, che ‘l poco ingegno ad or ad or mi lima, me ne sarà però tanto concesso, che mi basti a finir quanto ho promesso.

PARAFRASI

2. Racconterò di Orlando in una sola volta qualcosa che non è mai stata detta né in prosa né in poesia: come, per amore, divenne folle, lui che prima era considerato saggio. Se colei che quasi mi ha reso così, limitando ora dopo ora la mia modesta intelligenza, me lo permetterà, sarà concessa una narrazione sufficiente a mantenere la mia promessa.

1. Parla delle donne, dei cavalieri, delle armi degli amori, delle cortesie delle imprese audaci, avvenute al tempo in cui mori attraversavano il mare d'Africa e causarono notevoli danni in Francia. questo avvenne seguendo l'ira e i giovani furori di Agramamante, loro re, il quale vantava di vendicare la morte di troiano sopra Carlo, l'imperatore romano.

3. Vi prego, nobile discendenza di Ercole, Ippolito, ornamento e splendore del nostro tempo, di accogliere ciò che desidero e che solo il vostro umile servo può dare. Quello che vi devo, posso in parte ripagarlo con parole e con l'opera della penna, e non c'è poco da rimproverarmi, perché tutto ciò che posso dare, ve lo dono interamente.

4. Udrete, tra i più nobili eroi che sto per nominare con lode, la storia di Ruggiero, che discendeva da voi e dai vostri illustri avi. Vi farò conoscere il suo alto valore e i suoi chiari atti, se vorrete ascoltare, e chiedo che i vostri nobili pensieri concedano un piccolo spazio, affinché i miei versi possano trovarvi posto.

ariosto

Grazie dell'attenzione!

A cura di: Forte Emilia Di Gioia Chiara