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pittura vascolare greca

VIOLA DURANDETTO

Created on January 12, 2024

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Transcript

PITTURA VASCOLARE GRECA

Viola Durandetto

la CERAMICA

  • reperibile, abbondante e semplice da lavorare
  • plastica e malleabile a freddo
  • resistente una volta cotta

lavorazione

si ottiene dall’argilla

  • depurazione dell’argilla
  • modellazione su tornio o con stampi
  • essiccazione
  • decorazione
  • rivestimento
  • cottura

i VASI

da mensa
da trasporto

anfora

oinochoé

idria

cratere

lebete

kyrix

LINEA del TEMPO

l'evoluzione della ceramica greca

700-600 a.c.

età orientalizzante

900-700 a.c.

età geometrica

1050-900 a.c.

età protogeometrica

323 a.c.-100 d.c.

età elleistica

480-323 a.c.

età classica

600-480 a.c.

età arcaica

Atene

il PROTOGEOMETRICO

l'origine della ceramica greca

opera

decorazione

caratteristiche

Anfora con cavallino. ca. 1000 a.C. Ceramica dipinta ad Atene. h 47,2 cm. Atene, Museo del Ceramico

venivano decorate le parti più importanti (collo e ventre)i vasi erano decorati con schemi gemetrici molto precisi che riprendevano i motivi naturali:

  • linee ondulate
  • bande larghe
  • linne sottili
  • triagoli a reticolo
  • losanghe
  • scacchiere
  • cerchi e semicerchi tracciati con compasso

vasi lavorati al torniocorpo voluminoso, robusto e solido vernice che diventa bruno-nerastra dopo la cottura

collo

spalla

ripartizione in 3

ventre

Lékitos protogeometrica,British Museum

Atene

il GEOMETRICO

lo sviluppo della ceramica greca

geometrico tardo 750-700 a.C.

geometrico medio 850-750 a.C.

geometrico antico 900-850 a.C.

forme: vasi monumentali funebri e vasi minori con scene mitologichedecorazione: scene del funerale del defunto (esposizione del defunto, lamentazione, trasporto), mitologiche e di vita privata rappresentate sinteticamente.

forme: anfore e crateri di dimensioni maggiori per segnalare tombe (orgoglio del defunto)decorazione: motivi geometrici elaborati su tutto il vaso, la fasce si allargano o restringono in base alla forma del vaso

forme: anfora (tombe femminili) e cratere (tombe maschili)decorazione: prevalenza del nero e di elementi rettilinei (meandri, rombi), graduale scomparsa di elementi circolari, disposizione in fregi orizzontali

Grande cratere

Anfora del lamento funebre

Stamnos proveniente dall'Attica. 800 a. C. ca. Ceramica dipinta. Atene, Museo ceramico

Anfora geometrico antico. Ceramica dipinta con vernice nera. X-IX sec. a.C. Atene, Museo della Ceramica

Corinto

età ORIENTALIZZANTE

l'influenza orientale sulla ceramica

protocorinzio tardo 650-630 a.C.

protocorinzio medio 690-650 a.C.

protocorinzio antico 720-690 a.C.

forme: vasi aumentano di dimensione (es. olpe)decorazione: diminuzione dei riempitivi geometrici, linee delle figure più fini, perfezionamento della policromia, aumento del numero di fregi.

forme: vasi più ovoidali e slanciati (aryballoi=contenitori di unguenti)decorazione: sviluppo dello stile a figure nere: corpi a silhouette in nero con dettagli incisi, aggiunta di scene narrate (figure mitologiche, scene di battaglia.

decorazione: ingresso di nuovi elementi (leoni, uccelli, pantere, mostri), disposizione senza ordine compositivo, figure più realistiche tracciate a silhouette o a contorno, sfondo con riempitivi (rosette, trecce, spirali)

Olpe Chigi, 640-630 a.C. Ceramica dipinta, altezza 26,2 cm. Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Aryballos Mcmillan da Tebe, 640 a.C. Ceramica dipinta, British Museum

Aryballos da Corinto, 690 a.C. Ceramica dipinta, British Museum

Atene

età ORIENTALIZZANTE

l'influenza orientale sulla ceramica

protoattico tardo 630-600 a.C.

protoattico medio 675-630 a.C.

protoattico antico 700-675 a.C.

incremento commerciale e distribuzione in Etruria ed Egittodecorazione: uso del paonazzo (da Corinto), del bianco e del nero, minore slancio delle figure, inizio della transizione all'età successiva.

forme: vasi di dimensioni maggiori decorazione: distacco dallo stile iconografico e compositivo geometrico, rappresentazione di mostri dal ventre enorme, posteriore magro e teste giganti.

decorazione: influenza tardogeometrica nell'organizzazione dei fregi e nei motivi decorativi, figure più elaborate con campitura a silhouette o a puntini, scena principale=processione dei carri, ascendenza orientale (sfingi e rosette)

Anfora decorata con motivi d’ispirazione orientale, 670 a.C. circa, ceramica dipinta altezza 80 cm, Parigi, Musée du Louvre

Anfora a figure nere da Atene, 620-610 a.C. Museo Archeologico Nazionale di Atene

Anfora dal Pittore di Polifemo (metà VII) h. 1,42 da Eleusi, Museo Archeologico

Atene

età ARCAICA

la fioritura della ceramica greca

prima metà 550-480 a.C.

prima metà 600-550 a.C.

decorazione: sviluppo della decorazione a figure rosse dai pittori Pionieri (dipingere lo sfondo di nero e rendere i dettagli con sotili linee di pittura rossa), sperimentazioni come la rappresentazione di figure interamente bianche, gestione più consapevole dello spazio e dei colori

forme: nuovi tipi di coppe: di Siana e di Gordion, anfore panatenaichedecorazione: acquisizione di familiarità con la decorazione a figure nere, incisione dei dettagli con uno stilo, talvolta aggiunta di tinte bianche e violacee

Ergòtimos e Kleitìas, Vaso François, 570-560 a.C. Ceramica a figure nere, altezza 66 cm. Firenze, Museo Archeologico

Kylix di Achille e Patroclo

Anfora di Achille e Aiace

Atene

età CLASSICA

l'ultimo splendore della ceramica greca

stile: dopo essere stata ampiamente sperimentata dai Pioneri, la tecnica a figure rosse viene ufficialmente adottata, mentre quella a figure nere verrà solo usata per piccoli vasi da unguenti o per le anfore panatenaiche.decorazione: l'occhio non viene più rappresentato frontalemente, ma si allinea con la posizione del volto e le forme del viso sono più morbide con un naso più lungo e la bocca più piccola. forme: gran parte della produzione è dedicata alle coppe (vasi da simposio o per offerte votive): questo dimostra la grande capacità dei pittori, infatti era arduo posizionare una o due figure nello spazio tondo in centro e anche la decorazione della superficie esterna era molto complicata essendo bassa.

Pittore dei Niobìdi, Cratere attico, da Orvieto, 460-450 a.C. h. 54 cm, diametro 56 cm. Parigi, Musée du Louvre

Pittore di Kleophrades, hydria Vivenzio da Nola con Iliouperisis (480 a.C.)

Magna Grecia

età ELLENISTICA

il declino della ceramica greca

forme: vasi usati durante i banchetti (crateri e tazze), contenenti oggetti per la toeletta o oli profumati, di uso domestico o funerario (lucerne=lampade ad olio)decorazione: continuava di pari passo la produzione sia di vasi con figure rosse (origine siceliota) sia vasi con figure nere (origine campana). Compaiono i primi esemplari prodotti a matrice che imitano quelli a tornio. Oltre alle produzioni in Magna Grecia, furono molto importanti anche quelle provenienti dal Medio Oriente e dal Nord Africa.

Vaso ellenistico di origine siceliota (Siracusa)

gli ARTISTI

operavano nel Ceramico, ovvero un quartiere di Atene destinato alle botteghe dei vasai

Pittore di Niobìdi
Exekìas

ceramografo e ceramista greco antico attivo in Attica tra il 470 a.C. e il 445 a.C. Gli sono stati attribuiti circa 130 esemplari, prevalentemente di grandi dimensioni e soprattutto crateri a calice e a volute.

Ceramista e ceramografo ateniese, attivo ad Atene tra il 550 e il 530 a.C. Le sue opere furono largamente esportate in varie parti del mondo, compresa l'Etruria. Operò nella realizzazione di ceramica a figure nere, della quale è considerato il maggior esponente.

Pittore di Andokìdes

Ceramografo attico operante intorno tra il 530 e il 515 a C., allievo di Exakìas e attivo ad Atene. Forse fu l'inventore della tecnica a figure rosse, anche se utilizzasse anche tecniche diverse come quella a figure nere.

Sosìas

Ceramografo attico operante intorno al 500 a C. e fu uno tra i massimi artisti della prima generazione di pittori a figure rosse.

Euphrònios
Epìktetos

Ceramografo e ceramista greco antico, attivo ad Atene nel periodo delle guerre persiane (535 a.C.). È ritenuto uno dei più autorevoli maestri dell'arte greca tardo arcaica e dello stile a figure rosse.

Ceramografo attico attivo intorno al 520 a C. Dipinse molti vasi da bevanda, piatti e anche vasi più grandi principalmente con la tecnica a figure rosse.

Grazie!

Grande cratere

Cratere funerario del Dipylon, 750- 735 a.C. ca. Ceramica dipinta, altezza 108,3 x 72,4 cm. New York, Metropolitan Museum

Kylix di Achille e Patroclo

Uno dei vasi più importanti tra quelli decorati con figure rosse è sicuramente questo kylix realizzato da Sosia, dove Achille cura il braccio ferito di Patroclo.

Il gruppo è inserito in uno spazio immaginario, dove Patroclo punta la gamba sinistra sul bordo della decorazione e ha la gamba destra posizionata di scorcio azzardando una posizione prospettica. Oltre alla complicazione degli effetti plastici, possiamo anche notare un tentativo di rendere le emozioni delle figure osservabili sul loro volto (Patroclo digrigna i denti per il dolore) grazie anche alla maggiore raffinatezza delle figure (occhi di profilo)

Sosia, Kylix di Achille e Patroclo, 500 a.C. ca. Ceramica a figure rosse, altezza 10 cm, diametro della bocca 32 cm. Berlino, Antikensammlung presso Staatliche Museen

Anfora di Achille e Aiace

Realizzato da Exechìas ancora con la tecnica a figure nere, questo vaso rappresenta una scena ritagliata nella vernice nera in cui Achille e Aiace sono intenti a giocare a dadi in una pausa dalla battaglia in corso.

Il fulcro compositivo è il centro dove i due eroi stanno giocando, infatti le lance portano la nostra attenzione prorio lì. Le due figure riccamente decorate sono rappresentate di profilo, ma è da notare l'arcaismo dell'ochio frontale. Nonostante la solennità della rappresentazione, lo sguardo disinvolto dei due eroi riesce a calare il mito nel quotidiano.

Exechìas, Anfora di Achille e Aiace, 550-525 a.C. Ceramica dipinta a figure nere, h 61 cm. Roma, Museo Etrusco-Gregoriano

Olpe Chigi

Anfora con cavallino

La decorazione pittorica di questa anfora è molto precisa: nei punti in cui il vaso si allarga e si restringe ci sono delle fasce nere, invece la fascia più importante ovvero quella centrale è decorata con linee più sottili e anche con linee ondulate tracciate a mano che vivacizzano il vaso con l'inserto molto stilizzato del cavallino.

La figura è composta con uno schema proporzionale:

  • collo:resto del vaso=1:3
  • collo:massimo diametro=1:2
  • diametro collo:diametro vaso=1:3

Anfora del lamento funebre

Anfora funeraria del Dipylon, 760- 750 a.C. Ceramica dipinta, altezza 1,55 m. Atene, Museo Archeologico Nazionale.

Vaso François