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Ugo foscolo

Samuele Papandrea

Created on January 12, 2024

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Transcript

UGO FOSCOLO

INIZIO

Indice

1. Biografia

2. Francia e Campoformio

3. Italia e Francia

4. Il ritorno in Italia

5. L'esilio e la morte

6. L'ideologia e la politica

7. In morte del fratello giovanni

Biografia

UUgo Foscolo nasce a Zante nel 1778 con il nome di NIcolo',ma nel 1797 iniziò ad usare il nome Ugo.Nel 1785 si trasferisce a Spalato con la famiglia,lì muore il padre nel 1788 e lui torna a Zante e viene affidato ad una sua zia.Nel 1793 torna dalla madre.Foscolo sviluppa una profonda conoscenza dell'italiano greco e laino,e durante gli anni a Venezia coltiva l'amore per la letteratura,questa passione si riflette sulle sue prime opere,influenzate anche dalla poesia sempolcrale inglese.Nel 1795 scrive la sua prima tragedia "TIESTI" interpretata poi nel 1797

Rivoluzione francese e campoformio

La prima discesa di Napoleone in Italia (*96) accende l'entusiasmo politico di Foscolo, che si impegna per la causa della Francia rivoluzionaria. Sospettato per le sue posizioni dal governo oligarchico di Venezia, deve lasciare la città. Quando nel 97 i francesi entrano a Venezia, il poeta si arruola fra i cacciatori a cavallo della nuova Repubblica Cispadana con il grado di tenente. II 17 ottobre, però, Venezia è ceduta da Napoleone all'Austria con il Trattato di Campoformio. È la grande delusione politica della vita di Foscolo, le sue ide riguardo la politica sono sempre più inclini al pessimismo

Tra italia e francia

Dopo il trattato di Campoformio Foscolo si autoesilia a Milano, dove conosce Giuseppe Parini e Vincenzo Monti, innamorandosi della moglie di quest’ultimo. Nel 1798 è a Bologna, dove si arruola volontario nella Guardia Nazionale, guadagnandosi negli anni successivi il grado di capitano per le ferite riportate in alcune battaglie. Nel 1799 esce la prima edizione delle Ultime lettere di Jacopo Ortis. Sempre in quell’anno Foscolo ripubblica l’ode A Bonaparte liberatore e compone l’ode A Luigia Pallavicini caduta da cavallo. Nel 1801 Foscolo torna a Milano, dove ha una relazione con Antonietta Fagnani e compone l'ode “Alla amica risanata”. Nel 1802 Foscolo porta a termine le Ultime lettere di Jacopo Ortis. Nel frattempo, il fratello Gian Dionisio muore a Venezia. Tra il 1802 e il 1803 e pubblica diverse edizioni delle sue poesie, tra cui dodici sonetti e due odi. Dal 1804 al 1806, si trova nel nord della Francia con un contingente italiano, legandosi a Sophia Hamilton e diventando padre di una figlia, Mary. Durante questo periodo, traduce "Viaggio sentimentale" di Sterne e scrive "Notizie su Didimo Chierico," un autoritratto distaccato e ironico.

Il ritorno in italia

Nel 1806 Ugo Foscolo torna a Venezia dopo la caduta del dominio austriaco ; qui ritrova Cesarotti, la Albrizzi e Pindemonte, la persona a cui foscolo ha dedicato la sua opera in versi “Dei Sepolcri” nell'estate dello stesso anno, e poi successivamente pubblicato nel 1807. Nel marzo 1808, divenne professore di eloquenza a Pavia, ma fu congedato dall’incarico anche per i cattivi rapporti con il regime napoleonico. Il suo atteggiamento aperto gli causa nemici, tra cui Vincenzo Monti, con cui entra in conflitto nel 1810. Dopo la prima e unica rappresentazione la sua tragedia "Ajace" fu censurata dalla polizia nel 1811, a causa di presunti riferimenti polemici a Napoleone, e che segnarono la rottura con il potere napoleonico. Dopo vari spostamenti tra Venezia e Milano, si stabilisce a Firenze nell'estate del 1812, coinvolgendosi in nuove relazioni amorose, specialmente con Quirina Mocenni. A Firenze, incontra la contessa d'Albany, già moglie di Alfieri, pubblica la traduzione del "Viaggio Sentimentale" di Sterne, e scrive "Ricciarda”, debuttata a Bologna nel settembre del 1813.In questo anno Foscolo iniziò la stesura del poemetto “Le Grazie”, e terminò nel 1827 con la morte dell’autore.

L'esilio e la morte

Alla caduta di Napoleone nel 1814 e al conseguente ritorno degli austriaci a Milano, Foscolo rifiuta i compromessi con il potere asburgico. Il 31 marzo il poeta abbandona per sempre l’Italia, riparando prima in Svizzera e poi esiliandosi a Londra, a partire dal settembre del 1816. L’, affronta difficoltà economiche e una vita segnata da miseria e amarezza. Dopo alcuni guai giudiziari per debiti che lo conducono anche in carcere, Foscolo si ritira nei pressi di Londra. Muore il 10 settembre 1827 a causa di sofferenze epatiche e renali, vittima di idropisia. Nel 1871 le sue ceneri verranno trasferite nella Basilica di Santa Croce, a Firenze.

L'ideologia e la poetica

Alla base della sua poesia c'è la sua personalità contraddittoria, dovuta al fatto che vive a metà tra il neoclassicismo e il romanticismo.Nella sua poetica ci sono elementi neoclassici come l'esaltazione dell'antica grecia e la compostezza linguistica, ed elementi preromantici come l'autobiografia e il patriottismo.Secondo Foscolo il poeta deve essere un genio creativo e le sue opere non devono essere frutto di emulazione ma bensì di esperienze e sentimenti personali;il poeta non deve essere soggetto alle regole della critica letteraria, e la poesia deve adempiere allo scopo morale,antropologico ed estetico.

L'ideologia di ugo foscolo è caratterizzata da elementi di vario genere, ci sono concetti illuministici come la razionalità, ed elementi preromantici come il gusto della morte. Le concezioni su cui basa il suo pensiero sono la visione atea dell'universo ,secondo la quale dopo la morte l'uomo si dissolve nel nulla;la vita intesa come sofferenza la cui unica soluzione è la morte; le illusioni come l'amicizia ,capaci di allegerire il peso delle tragedie e delle delusioni

In morte del fratello giovanni

"In morte del fratello Giovanni" è una celebre poesia di Ugo Foscolo, scritta dopo la morte del fratello nel 1803. L'opera esprime il profondo dolore di Foscolo e parla anche della lontananza dalla patria a causa dell'esilio.Nella prima parte del sonetto Foscolo parla della sua condizione di esiliato ed è triste perché non può piangere insieme alla madre la morte del fratello , e spera un giorno di poter andare sulla sua tomba e piangere la sua giovinezza perduta anche se sa che non gli sarà mai possibile visto l'esilio. Nella seconda parte Foscolo afferma di sentire le preoccupazioni che hanno portato alla morte del fratello e aspetta anche lui la morte in modo da trovare la pace. Fa anche un appello alle popolazioni straniere ,chiedendo di restituire i suoi resti a sua madre dopo la morte, in modo da ritornare in patria

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