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eschimesi
Cristina Distante
Created on January 4, 2024
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Transcript
GLI ESCHIMESI
Gli Eschimesi sono le popolazioni indigene che abitano parte della regione polare artica, che si estende dalla Siberia al Canada. Si sono stabiliti nel Nord America circa 5000 anni fa e da lì si sono spostati in Alaska. Il termine “eschimese” sta scomparendo poiché viene utilizzata la parola “Inuit” che, nella lingua d’origine, significa “gente”. Oggi gli Inuit vivono in Russia orientale, Alaska, Canada settentrionale e Groenlandia.
CREDENZE
NORME E SOCIETà
VALORI
tradizioni e costumi
NORME E SOCIETà
Gli Inuit sono abituati ad autogestirsi, non hanno capi e faticano a concepire l'idea di una struttura politica che regoli la loro vita dall'alto. Praticano abitualmente la confessione pubblica e il song duel (forma di risoluzione pacifica che consiste in una sfida canora). Solo in caso di reati più gravi si ricorre all’ostracismo.
Dal 1993 gli Inuit canadesi, grazie ad una legge federale, hanno un proprio Stato chiamato Nunavut. Oggi è il primo Stato politico americano governato da nativi. Territorialmente fa parte della federazione canadese, ma è autonomo nell’amministrazione locale, nell’educazione e nella giustizia. Inoltre, Nunavut ha la propria lingua (Inunktitut), la propria bandiera e la propria divisa militare.
C’è una divisione del lavoro tra uomini e donne, i cui compiti sono tuttavia strettamente legati. Il marito si occupa della caccia e della pesca, la moglie si occupa invece della produzione dei capi d'abbigliamento e delle calzature per tutta la famiglia. I compiti sono collegati perché il rendimento delle battute di caccia dell'uomo dipende anche da come è vestito un uomo, da quanto è protetto dal freddo.
Non possiedono il concetto di possesso o proprietà privata, sia nel caso di oggetti che di persone. La società Inuit si basa sulla solidarietà tra villaggi e sul possesso collettivo dei beni.
RELIGIONE
Gli Inuit credono che umani, animali e forze della natura abbiano un’anima (anirniq, cioè respiro). Sebbene molti Inuit oggi siano cristiani, alcuni continuano ancora praticare lo sciamanesimo. Praticano una forma di sciamanesimo in cui lo sciamano (angkok), generalmente una donna, celebra cerimonie in cui cade in trance grazie al suono di un tamburo e comunica con gli spiriti dell'aldilà, in particolare con una divinità-tricheco chiamata Sedna (dea del mare). Si pensa che lo sciamano o la sciamana, quando è in questo stato, possa anche prevedere il futuro.
MITOLOGIA E IDEE SULLA VITA E LA MORTE
Secondo la credenza Inuit, lo spirito è eterno. Nella loro mitologia, infatti, si possono trovare molte storie riguardanti l'aldilà e ciò che accade dopo la morte. Dopo la morte si giunge a un mondo situato sotto la terra e il mare (Adlivun), descritto come un’area desolata e ghiacciata, governata dalla dea Sedna e popolata dagli spiriti protettivi animali e dalle anime dei morti. L’Adlivun è paragonabile al purgatorio cristiano, poiché lì le anime vengono purificate in preparazione al viaggio verso la Terra della Luna (Quidlivun) dove troveranno l’eterno riposo e la pace. Solo coloro che hanno vissuto una vita pura o si sono comunque purificati ad Adlivun, raggiungeranno Quidlivun, gli altri si reincarneranno sulla terra.
RITUALE FUNEBRE
Quando muore un inuit, viene avvolto in una pelle di caribù e seppellito con i piedi rivolti verso ovest/sud ovest, sud oppure est/sud est, se si tratta rispettivamente di un anziano, di un adulto o di un bambino. Seguono tre giorni di lutto, in cui i parenti del defunto rimangono nella sua capanna con le narici chiuse da un pezzo di carne di caribù. Al termine della veglia girano tre volte attorno alla tomba e promettono carne di cervo allo spirito, che porteranno come offerta in occasione delle visite al defunto.
FAMIGLIA
La famiglia è il fulcro centrale della comunità e il maschio anziano è considerato leader. I maschi crescono con la devozione per la caccia e alle ragazze viene tradizionalmente insegnato a cercare un cacciatore di talento come marito. La cultura Inuit è matrilineare, pertanto la discendenza e i diritti ereditati vengono tramandati attraverso la linea materna, e quindi le donne Inuit svolgono un ruolo importante nel tramandare la cultura e le tradizioni alla generazione successiva.
Gli anziani sono considerati e rispettati come custodi della conoscenza. Oggi sono gli insegnanti della lingua, dei valori e delle tradizioni, e costituiscono solo il 2% della popolazione. Vengono presi sempre in grande considerazione, dato che sono stati testimoni in prima persona del cambiamento climatico.
Un nucleo familiare può essere costituito da marito, moglie (o mogli) e figli naturali e/o adottivi, ma potrebbe includere anche i genitori di entrambi i coniugi, o addiritura essere allargato ai fratelli/sorelle con le rispettive famiglie, condividendo così abitazioni familiari e risorse.
MATRIMONIO
Fino alla metà del secolo scorso, gli Inuit non avevano cerimonie nuziali o contratti di matrimonio nella loro cultura. Solitamente i matrimoni erano combinati dai genitori fin dalla nascita per garantire la sopravvivenza della famiglia. Le donne si sposavano al raggiungimento della pubertà, mentre gli uomini quando erano in grado di cacciare e provvedere alla famiglia. Gli Inuit hanno una “mente molto aperta” sul concetto di matrimonio; infatti, a volte il matrimonio ha la durata di una o due stagioni di caccia. Nella cultura Inuit, il matrimonio non è una scelta, ma una necessità: per sopravvivere ognuno deve fare affidamento su un compagno/a. Generalmente le coppie vengono considerate sposate dopo la nascita del loro primo figlio. I matrimoni sono perlopiù monogami, anche se è ammessa la poligamia. Il divorzio può essere chiesto da entrambi i partner per diverse motivazioni. Ora si celebrano molti matrimoni cristiani, però durante la cerimonia religiosa resta lo scambio delle promesse da parte degli sposi in cui viene recitato un tradizionale poema chiamato “Canto d’amore eschimese”
ABBIGLIAMENTO
L’abbigliamento e le calzature (stivali) utilizzati dagli Inuit sono realizzati dalle donne, su misura, con la pelle di caribù. Gli abiti sono quindi molto caldi, leggeri, impermeabili e resistenti. Gli eschimesi hanno inventato il parka, una giacca, con cappuccio e interno in pelliccia, a volte con cintura intorno alla vita. Per proteggersi dal freddo intenso e dalle tempeste di neve, spesso indossano un secondo parka sopra il primo, con il lato della pelliccia rivolto verso l’esterno.
EDUCAZIONE
L’educazione dei bambini riveste una grande importanza: questi ultimi ricevono molte attenzioni, ma vengono lasciati crescere liberi, senza castighi, rimproveri o punizioni. I figli vengono allevati dalle donne e, sin dalla nascita, si viene a creare un rapporto basato sul rispetto reciproco. I bambini, fin dalla più tenera età, pur essendo costantemente seguiti dalle madri, godono di grande indipendenza e dignità.
ABITAZIONI
Le abitazioni Inuit (nella lingua locale iglù, "casa") sono di due tipi: tende in pelle di foca o tricheco in estate e capanne o case in inverno. Le abitazioni tradizionali invernali sono generalmente di pietra, con la struttura in legno o in osso di balena e un'apertura bassa e allungata. La costruzione di case di ghiaccio (iglù) è tipica dei gruppi Inuit del Canada, poco diffusa in Groenlandia e sconosciuta in Alaska. Si tratta di una struttura a blocchi di ghiaccio sovrapposti distribuiti a spirale che formano una pseudocupola. In cima è previsto un foro o un blocco di chiusura. Ormai questa casa di ghiaccio appartiene al passato, dato che dagli anni 70 gli iglù sono pressoché scomparsi. Raramente avevano uno scopo residenziale, erano soprattutto dei rifugi temporanei per i periodi di caccia. Oggi si costruiscono più che altro per gioco e per turismo. Gli iglù per danze e scopi rituali si trovano ormai solo nella tundra canadese, ma raramente. Attualmente molti Inuit vivono in città, in alloggi moderni costruiti dallo stato.
MEZZI DI TRASPORTO
I mezzi di trasporto tradizionali sono: il kayak, una leggera barca da caccia simile alla canoa, in legno rivestito da pelle di foca, con una sola apertura per il rematore; l'oomiak, una canoa aperta e più ampia del kayak; la slitta trainata da cani. Oggi sono molto utilizzate imbarcazioni a motore e autoveicoli da neve.
MUSICA E DANZA
Numerose e giocose sono le feste collettive, contrassegnate da canti, danze mascherate, grandi cene, gare poetiche e oratorie, sempre dedicate alle diverse potenze divine. La festa è considerata un rito per il rinnovamento del mondo, per la fertilità degli uomini e degli animali. La musica per gli Inuit è molto importante, in particolare nelle cerimonie rituali e ha origini antichissime. Basata sull'uso di tamburi e accompagnata da danze e da canti. Solitamente i canti sono eseguiti in uno stile denominato katajjaq, caratterizzato da particolari armonie vocali. La loro musica è utilizzata anche come buon augurio per le battute di caccia o come ninna nanna per i bambini. Nel diciannovesimo secolo, con l’arrivo dei primi europei, la musica Inuit ha subito alcune influenze: ad esempio irlandesi e scozzesi hanno introdotto la fisarmonica e la giga. Tipiche sono le danze e i canti di tamburi che vengono generalmente eseguiti durante le festività nazionali, le celebrazioni festive e gli eventi sociali, da una singola persona o da un gruppo. La canzone del tamburo è una narrazione lirica che fornisce un accompagnamento melodioso al ritmo monotono del tamburo. Riguardano le esperienze e le attività della vita quotidiana e argomenti comuni includono l'amore, il desiderio, l'umorismo e la caccia. Per gli Inuit, la danza e il canto dei tamburi rappresentano un'identità condivisa e un senso di comunità, nonché un mezzo per creare continuità tra passato e presente. Queste pratiche sono percepite come simboli di equità e uguaglianza. Dal 2021 la danza dei tamburi rientra nel Patrimonio Culturale UNESCO.
CONCLUSIONI
La cultura e la sopravvivenza degli Inuit sono fortemente minacciate a causa dei cambiamenti climatici che modificano l’ambiente e delle attività di estrazione e sfruttamento delle risorse naturali da parte delle multinazionali occidentali. Queste popolazioni si trovano costrette ad abbandonare il loro stile di vita tradizionale, che causa loro depressione e spaesamento e spesso li porta all’alcolismo e al suicidio. Oggi, gli Inuit hanno costituito l'ICC(Inuit Circumpular Council), un'organizzazione non governativa che tutela l'ambiente e la cultura di circa 160.000 indigeni che abitano in Groenlandia, Alaska e Siberia, allo scopo di sensibilizzare i governi delle nazioni sulle loro necessità.