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Teresa Noce

Marco Di Bari

Created on January 2, 2024

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NEWS PAPER

Teresa Noce (1900-1980)

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I sindacati

Che cosa sono?

Le principali funzioni dei sindacati includono la tutela dei diritti dei lavoratori, la negoziazione di salari e condizioni di lavoro, la rappresentanza degli interessi dei lavoratori nelle relazioni industriali e la partecipazione al dibattito sulle politiche del lavoro. I sindacati possono essere specifici di settori o coprire lavoratori di diverse industrie.

I sindacati sono organizzazioni che rappresentano i lavoratori e hanno l'obiettivo di difendere i loro interessi e migliorare le condizioni di lavoro. Queste organizzazioni agiscono come intermediari tra i lavoratori e i datori di lavoro, negoziando contratti collettivi, stipulando accordi sulla retribuzione e le condizioni di impiego, nonché affrontando questioni legate ai diritti dei lavoratori.

I sindacati

La storia dei sindacati

Durante la rivoluzione industriale in Gran Bretagna, le prime forme di associazione dei lavoratori emersero con le trade unions nel 1795-1800, diventando sindacati nazionali di mestiere nel 1824. Tuttavia, la debolezza del movimento operaio inglese fu evidente nel 1834, quando fallì un tentativo di unificazione in un grande sindacato nazionale. Tra il 1868 e il 1871, queste forme associative furono legalizzate, e il Trades Union Congress (TUC) fu istituito come organismo di coordinamento in Gran Bretagna. L'idea si diffuse in Belgio, Austria, Spagna, Francia e Germania, dove i sindacati furono accettati per legge, nonostante l'opposizione. In Italia, le prime forme di associazione sindacale emersero intorno al 1870, con le "leghe di resistenza", seguite dalla prima lega provinciale nel comasco nel 1888 e dalla prima camera del lavoro a Torino nell'ottobre 1890. Nel 1901, nacque la Federazione sindacale internazionale ad Amsterdam, con adesioni da sindacati inglesi, francesi e statunitensi. In Italia, il primo sindacato vero nacque a Torino nel 1848 con i Tipografi, dando origine ad associazioni in varie categorie. La Confederazione Generale del Lavoro (CGL) fu creata solo nel 1906, facendo dell'Italia uno degli ultimi paesi occidentali a avere un coordinamento sindacale nazionale tra le diverse categorie.

Teresa Noce

Torino, 1900-1980

Nel 1921, fu una delle fondatrici del Partito Comunista Italiano. Nel contesto politico torinese, conobbe Luigi Longo, uno studente di ingegneria coinvolto già in incarichi di responsabilità politica. Nel 1926, i due si sposarono e ebbero tre figli, di cui uno morì in giovane età. Nel gennaio 1926, la coppia espatriò, stabilendosi prima a Mosca e successivamente a Parigi.

Teresa Noce è stata una partigiana e politica italiana. È ricordata per essere stata fra i fondatori del Partito comunista italiano e una delle 21 donne elette all'Assemblea costituente italiana. A lei si deve la proposta di legge in difesa della maternità, divenuta nel 1950 legge 860 per la “Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri”.Nata a Torino nel 1900 in una famiglia operaia, questa persona fu costretta a interrompere la sua istruzione molto presto ma continuò a educarsi come autodidatta, svolgendo svariati lavori.

Teresa Noce

Nel 1937, in Francia, questa persona pubblicò "Gioventù senza sole", un romanzo autobiografico dedicato alla sua giovinezza a Torino. Durante la Seconda guerra mondiale, fu internata nel campo di Rieucros, ma venne liberata per intervento delle autorità sovietiche. Non poté tornare a Mosca a causa dell'invasione tedesca dell'Unione Sovietica nel 1941. Rimase in Francia, lavorando a Marsiglia per il Partito Comunista Francese come responsabile della MOI (Mano d'opera immigrata) e partecipò attivamente alla Resistenza nel gruppo dei Francs-tireurs-et-partisans. Nel 1943, venne arrestata e deportata in Germania, passando per i campi di concentramento di Ravensbrück e Flossenbürg, e infine a Holleischen, campo cecoslovacco. A Holleischen fu costretta al lavoro forzato in una fabbrica di munizioni fino alla liberazione del campo da parte dell'esercito sovietico.

Teresa Noce

Il dopoguerra

Dopo la fine della guerra, rientrata in Italia, il 2 giugno 1946 fu una delle 21 donne elette all'Assemblea Costituente italiana. Dal 1947, ricoprì il ruolo di segretaria nazionale della FIOT, il sindacato delle operaie tessili. Nel 1948, fu eletta alla Camera dei deputati durante la prima legislatura del parlamento repubblicano. Durante il suo mandato, si distinse proponendo la legge 26 agosto 1950 n. 860 per la "Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri". Questa legge, sostituendo la normativa precedente del 1934, divenne la base della legislazione sul lavoro femminile fino agli anni Settanta, quando furono introdotte leggi sulla parità tra donne e uomini. Nel 1955, lasciò la segreteria della FIOT diventando segretaria dell'UISTA, spostando la sede a Milano nel 1958. Nel 1954 si allontanò gradualmente dalla politica attiva ritirandosi a vita privata, ma dal 1959 si impegnò nel CNEL come membro della CGIL. Nel 1974, pubblicò la sua autobiografia, "Rivoluzionaria professionale", che narra la sua storia personale e la vicenda del Partito Comunista Italiano dalla sua fondazione. Morì a Bologna il 22 gennaio 1980, all'età di 79 anni, e nel 2013 le sue spoglie furono traslate nel Monumento Ossario ai caduti partigiani alla Certosa di Bologna.