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pseudolus

Federica Leone

Created on January 1, 2024

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Transcript

pseudolus

Commedia plautina

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Presentazione

Atene

Lo Pseudolus è la commedia più riuscita del servus callidus. La palliata, ambientata ad Atene, è stata scritta e rappresentata nel 191 a.C. in occasione dei giochi Menegalesi. Secondo quanto scritto da Cicerone fu una delle migliori commedie di Plauto.

191 a.C.

Ambientazione ,Scenografia e Intreccio

Callidoro, figlio di Simone, è innamorato di Fenicio.

ATENE

La vicenda si svolge ad Atene nella strada tra la piazza e il porto tra le case di Ballione, Simone e Callifone

Purtroppo però la fanciulla è una cortigiana di Ballione e sta per venir venduta a un soldato macedone.

Il giovane disperato chiederà aiuto al servo Pseudolo, che si impegnerà ad aiutarlo.

Pseudolo trioferà riuscendo a salvare Fenicio e lui e Calidoro festegerannò.

Pseudolo pianificherà un progetto per salvare la giovane.

I Personaggi

Nome: Calidoro Tipo: giovane innamorato

Nome: Fenicio (fenicia) Tipo: cortigiana amata da Calidoro

Nome: Psèudolo (bugiardo) Tipo: servus callidus, aiutante di Calidoro

Nome: Arpace (rapace) Tipo: attendente di un soldato macedone

Nome: Simone Tipo: senex, padre del giovane e suo antagonista

Nome: Scimmia Tipo: Schiavo di Carino ed aiutante di Calidoro

Nome: Carino Tipo: giovane, amico e aiutante di Calidoro

Nome: CallifoneTipo: senex, amico di simone

Nome: Ballione Tipo: lenone, antagonista del giovane

Pseudolo

il protagonista

  • astuto ed eloquente
  • amico del figlio del padrone
  • "il bugiardo"
  • servus callidus

Calìdoro

Simone

capelli rossi

pancia in fuori

  • artefice della beffa
  • eroe assoluto

gambe tozze

testa grossa

occhi vivaci

STRUTTURA

ARgumentum

Prologo ,vengono riassunti brevemente i contenuti; nello Pseudolus tramite il primo dialogo.

AZIONE

Composte da parti dialogate e\o musicali. Qui emergono la Genialità e la fantasia della commedia plautina.

EPILOGO

accompagnato spesso da didascalie

Th

collaborate

Temi

SERVUS CALLIDUS

FURBIZIA

TRUCCHI E MENZOGNE PER RAGGIRARE GLI OSTACOLI

Artifici linguistici

Giochi di parole

ironia

espressioni in lingua greca

utilizzata nei dialoghi tra

Pseudolo e il lenone

evidenziano il contesto in cui l'azione si svolge

PS. Pezzo da frusta! BA. E come no? PS. Ladro di tombe! BA. Certamente!

PS. Svergognato! BA. così! PS. Canaglia! BA. Dici il vero!

Cantica e Deverbia

Nella commedia plautina distinguiamo due tipi di metro linguistico

CANTICA

DEVERBIA

Il linguaggio

Il linguaggio presenta un registro medio-basso, in particolare quando a parlare sono personaggi come Ballione, i quali sfruttano volgarità e insulti che intrattenevano il popolo. Inoltre sono presenti artifici retorici tipici di Plauto, espressioni in lingua greca e forme arcaiche di vario genere che rimandano a variazioni nella struttura fonomorfologica delle parole.

Patria potestas

Il senex severo costituisce un personaggio centrale nel teatro plautino poichè riprende l'importanza del pater familias nell'antica famiglia romana.

POTESTAS pater familias

stesso rapporto di subordinazione

Figli, uomini, schiavi...

Nelle commedie latine è messa in evidenza la subordinazione economica dei figli rispetto ai padri. Il figlio diveniva indipendente econonomicamente dal padre solo dopo la morte di quest'ultimo, ereditandone il patrimonio.

Carnevale

ribaltamento dell'ordine sociale

tono e parole dominanti

Il servo si beffa del padrone

I atto II atto

scambio di ruoli

fine della commedia

ordine ristabilito

IL METATEATRO

Plauto è solito inserire nelle sue commedie elementi di metateatro Col termine metateatro si vuole rompere l'illusione scenica, rendendo iverosimili le vicende raccontate. Consiste anche nel richiamare il pubblico alla consapevolezza di essere partecipi. In questa palliata ci sono ben 3 pause metateatrali

BRANO

UNA LETTERA DI ADDIO

Pseudolo legge la lettera che Fenicio, la cortigiana amata da Calidoro, ha inviato al giovane.La fanciulla è stata venduta dal lenone Ballione a un soldato per 20 mine. Il servo promette al giovane che avrebbe ideato un piano per salvare la ragazza.

PSEUDOLO (leggendo) "Fenicio al suo amante Calìdoro, con la mediazione di questa cera, di questo spago e di queste lettere, invia il suo saluto e gli chiede salvezza piangendo, con l'animo, col cuore e con la mente che le vacillano". CALIDORO Sono perduto! Non mi riesce assolutamente di trovare il mezzo di mandarle questa salvezza, Psèudolo. PSEUDOLO Che salvezza? CALIDORO Del denaro. PSEUDOLO Un saluto di legno (indica le tavolette), vuoi ricambiarglielo con del denaro? Bada, di grazia, a quel che fai! CALIDORO Va' avanti a leggere: da queste tavolette apprenderai subito, te l'assicuro, che urgenza io abbia di trovare del denaro. PSEUDOLO (leggendo) "Il lenone mi ha venduta per venti mine a uno straniero, un militare macedone, amore mio! Prima di partire di qui, il militare ha versato come anticipo quindici mine; ora non vi sono che quelle cinque mine che mi trattengono qui. Per questo motivo il militare ha lasciato qui un contrassegno -il suo ritratto impresso sulla cera col suo anello- perché il lenone mi consegni a colui che gliene porterà la copia. La data della consegna è fissata per il giorno avanti le Dionisiache".

-Personaggi: Psèudolo, Calidoro -dialogo tra i personaggi principali e contrapposizione tra i loro atteggiamenti. -informazioni su antefatto

BRANO

lo scontro con il lenone

Una volta giunti dal lenone lo schiavo e il giovane scoprono che la cortigiana è stata venduta a qualcun altro, infrangendo la promessa iniziale: qui comincia lo scontro verbale tra Calidoro, affiancato da Pseudolo, e il Ballione.

PERSONAGGI:

Pseudolo; Ballione; Calidoro

CAL. Dic mihi, obsecro hercle, verum serio, hoc quod te rogo: non habes venalem amicam tu meam Phoenicium? BA. Non edepol habeo profecto; nam iam pridem vendidi. CAL. Quo modo? BA. Sine ornamentis, cum intestinis omnibus CAL. Meam tu amicam vendidisti? BA. Valide; viginti minis. CAL. Viginti minis? BA. Utrum vis, vel quater quinis minis militi Macedonio, et iam quindecim habeo minas. CAL. Quid ego ex te audio? BA. Amicam tuam esse factam argenteam. CAL. Cur id ausu's facere? BA. Libuit, mea fuit.

⁃ giochi di parole - ostilità verso il lenone ⁃ disonestà del lenone -comicità

BRANO

il servo-generale

Pseudulo, si identifica con un generale di stirpe nobile, vantandosi della sua astuzia che gli assicurerà gloria duratura; spesso nelle commedie plautine (soprattutto nelle Bacchides) appare una caratterizzazione militare del protagonista.

PSEUDOLO Pro Iuppiter, ut mihi quidquid ago lepide omnia prospereque eveniunt!Neque quod dubitem neque quod timeam meo in pectore conditumst consilium. Nam ea stultitiast, facinus magnum timido cordi credere|; Nam omnes res perinde sunt ut agas, ut eas magni facias; nam ego in meo pectore prius ita paravi copias, duplicis, triplicis dolos, perfidias, ut, ubiquomque hostibus congrediar (maiorum meum fretus virute dicam, mea industria et malitia fraudulenta), facile ut vincam, facile ut spoliem meos perduellis meis perfidiis.

-espressoni del linguaggio militare romano-figure etimologiche giocando sulla somiglianza fonica -similitudini e metafore militari

BRANO

UNA BEFFA RIUSCITA

inganno

Scimmia si reca da Ballione fingendosi Arpace e riesce a trarlo in ottenendo Fenicia e scappa insieme a Pseudolo.

BALLIONE Chi è che ti ha dato questo ordine? PSEUDOLO (A parte) Accidenti! Ora il mio uomo si trova nei pasticci: non sa il nome, il nostro affare s'incaglia. BALLIONE Chi dici che m'ha inviato questa lettera? SCIMMIA Guarda il suo ritratto: ora, il suo nome, dimmelo tu stesso, perché io sappia che sei proprio Ballione. BALLIONE Dammi la lettera. SCIMMIA Prendi; osserva il sigillo. BALLIONE Oh, Polimacheroplagide! È lui, in persona. Lo conosco. Ehi! Polimacheroplagide, così si chiama.

personaggi: - scimmia - Arpace - soldato

BRANO

La riconciliazione finale

Simone incontra Pseudolo trionfante ed ubriaco e gli da il denaro dovuto.Pseudolo, però, generosamente si offre di ridargli la metà del denaro

PSEUDOLO: Ho appena finito di fare bisboccia con tuo figlio. Ma, Simone, che botta s'è ricevuta Ballione! Come ho eseguito bene quello che t'avevo detto! SIMONE: Sei una canaglia! PSEUDOLO: Sai cosa fa la ragazza? E libera, adesso, a tavola con tuo figlio. SIMONE: Quel che hai fatto lo so tutto, puntualmente. PSÊUDOLO: E allora cosa aspetti a darmi i quattrini? SIMONE: Chiedi quel che ti spetta di diritto, lo riconosco. To. (Gli consegna il de-naro).

personaggi: - Simone -Pseudolo

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