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Guerra E Pace
Mattia Di Marco
Created on December 19, 2023
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Transcript
Presentazione di Di Marco Mattia
GUERRA E PACE
Oggi parlaremo di guerra e pace, in particolare della guerra che si sta affrontando nella striscia di Gaza e cosa si sta facendo per risolvere questa guerra
COSA SIGNIFICANO GUERRA E PACE?
Guerra e pace, due concetti intrinsecamente legati alla condizione umana, ci accompagnano lungo il corso della storia. La guerra, con le sue cicatrici di conflitti e sofferenze, rappresenta il lato oscuro dell'umanità, mentre la pace, con la sua aspirazione alla stabilità e all'armonia, incarna la nostra più alta idealizzazione.
COSA E GAZa E DOVE SI TROVA?
La Striscia di Gaza è un’enclave palestinese che copre una superficie di circa 360 chilometri quadrati.La popolazione è principalmente composta da musulmani sunniti, con una piccola minoranza di cristiani palestinesi. La Striscia di Gaza ha anche uno dei tassi di crescita annuale della popolazione più elevati al mondo, stimato al 2,91% nel 2014.Il blocco israeliano durato sedici anni ha avuto un impatto devastante sull’economia di Gaza, portando a tassi di disoccupazione superiori al 40%. Secondo le Nazioni Unite, oltre il 65% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà e il 63% delle persone è considerato “insicuro dal punto di vista alimentare” dal Programma Alimentare Mondiale. La situazione ha anche causato un aumento dei problemi di salute mentale tra i giovani di Gaza, tra cui la depressione.
La Striscia di Gaza è un territorio costiero situato nella parte sud-ovest della Palestina, delimitato da Israele a nord e a est, dall'Egitto a sud e dal Mar Mediterraneo a ovest. È una piccola area geografica densamente popolata e caratterizzata da una storia complessa e conflittuale.
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Origini della conflittualita'
Le origini dei conflitti nella Striscia di Gaza risalgono a diversi fattori storici, politici e territoriali. In breve, ecco alcune delle principali cause: 1) Guerra Arabo-Israeliana del 1948: Dopo la creazione dello Stato di Israele nel 1948, i paesi arabi circostanti attaccarono Israele, dando inizio alla prima guerra arabo-israeliana. La Striscia di Gaza fu occupata dall'Egitto durante questa guerra. 2) Guerra dei Sei Giorni (1967): Israele conquistò la Striscia di Gaza, insieme alla Cisgiordania e a Gerusalemme Est, durante la Guerra dei Sei Giorni. Questo evento ha contribuito a creare tensioni durature. 3) Accordi di Oslo (1993): Gli Accordi di Oslo cercarono di stabilire una base per una soluzione a due Stati, ma le questioni relative alla Striscia di Gaza rimasero irrisolte. 4) Ritiro israeliano (2005): Nel 2005, Israele si ritirò unilateralmente dalla Striscia di Gaza, evacuando gli insediamenti e ritirando le truppe. Tuttavia, ciò non risolse le tensioni. 5) Ascesa di Hamas (2007): Nel 2007, Hamas prese il controllo della Striscia di Gaza in seguito a scontri con le forze fedeli all'Autorità Palestinese. Questo ha contribuito a creare una divisione tra Gaza, governata da Hamas, e la Cisgiordania, governata dall'Autorità Palestinese.
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cosa è l' 11 della costituzione
Ripudio della guerra: L'Italia afferma chiaramente la sua avversione alla guerra come strumento di offesa contro la libertà degli altri popoli. Questo principio indica un impegno a risolvere le controversie internazionali attraverso mezzi pacifici, escludendo l'uso della forza militare come prima opzione. Condizioni di parità: L'Italia è disposta a accettare limitazioni alla sua sovranità, ma solo se queste limitazioni sono applicate in modo equo e paritario rispetto agli altri Stati. Ciò implica la volontà di partecipare a trattati e accordi internazionali che contribuiscano a garantire la pace e la giustizia globali. Promozione delle organizzazioni internazionali: L'Italia si impegna a promuovere e sostenere organizzazioni internazionali che mirano a mantenere la pace e la giustizia tra le nazioni. Questo riflette il riconoscimento dell'importanza della cooperazione multilaterale per affrontare le sfide globali e risolvere le controversie attraverso mezzi diplomatici.
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."
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discorso di papa francesco inerente alla guerra
La posiozione di Papa Francesco è molto critica a riguardo sottolineando:
- La chiamata alla Pace: Il Papa ribadisce il suo appello per la pace e la risoluzione pacifica dei conflitti in tutto il mondo, esprimendo preoccupazione per il conflitto in corso nella Striscia di Gaza.
- La sensibilità Umana: Sottolinea l'importanza di riconoscere e rispettare la dignità umana in mezzo al conflitto, esprimendo preoccupazione per il benessere e la sofferenza delle persone coinvolte, specialmente i civili e bambini.
- L'appello alla Comunità Internazionale: Il Papa invita la comunità internazionale a impegnarsi attivamente nella ricerca di una soluzione pacifica per porre fine alle ostilità e promuovere la stabilità nella regione.
- Il dialogo Interreligioso: Sottolinea l'importanza del dialogo interreligioso come strumento per promuovere la comprensione reciproca e la coesistenza pacifica, incoraggiando e sottolineando il rispetto tra le diverse comunità religiose coinvolte.
- L'impegno Umanitario: Il Papa esorta la comunità internazionale a impegnarsi nell'assistenza umanitaria per alleviare le sofferenze delle persone colpite dalla guerra, sottolineando la necessità di accesso sicuro per gli aiuti umanitari.
Dati sulla guerra
Conseguenze della guerra...
Il conflitto ha avuto un impatto umanitario devastante sulla popolazione di Gaza. Oltre 1.900 palestinesi sono stati uccisi e oltre 7.000 feriti dalla guerra del 2014, secondo le Nazioni Unite. Le infrastrutture e i servizi essenziali, come gli ospedali e i sistemi idrici e igienico-sanitari, sono stati gravemente danneggiati. La situazione è stata aggravata da un blocco israeliano sul territorio, che limita il movimento di persone e merci dentro e fuori la Striscia.
- Perdita di Vite Umanei.
- Danni Ambientali.
- Grandi crisi a livello internazionale.
- Distruzione delle Infrastrutture.
- Traumi Psicologici.
- Instabilità Politica ed Economica.
- Crescita di Gruppi Estremisti
- Difficoltà nella Ricostruzione
La guerra ha ritorsioni gravi sull'economia e sullo star bene mondiale comportando a grandi crisi inrisanabili
cosa possiamo fare per eliminare le guerre?
Opzioni:
- Diplomazia Preventiva: Investire in iniziative di diplomazia preventiva può aiutare a prevenire i conflitti prima che diventino catastrofici. La mediazione internazionale, la diplomazia bilaterale e le negoziazioni multilaterali possono contribuire a risolvere le tensioni..
- Educazione alla Pace: Promuovere programmi di educazione alla pace può aiutare a cambiare le mentalità e a costruire una cultura di rispetto reciproco, comprensione e tolleranza. Questo può essere fatto attraverso l'inclusione di contenuti educativi sulla pace nei curriculum scolastici.
- Riduzione delle Disparità Economiche: La disparità economica è spesso una fonte di tensione e instabilità. Ridurre le disuguaglianze economiche e promuovere opportunità economiche più equamente distribuite può contribuire a prevenire i conflitti.
- Partecipazione della Comunità Internazionale: La comunità internazionale deve lavorare insieme per affrontare le cause dei conflitti, sostenere la diplomazia e promuovere la giustizia e lo stato di diritto a livello globale.
- Disarmo e Controllo degli Armamenti: Ridurre la disponibilità e la proliferazione di armi può contribuire a ridurre la gravità e la portata dei conflitti. Iniziative di disarmo e il controllo degli armamenti sono cruciali.
- Promozione del Dialogo Interreligioso e Interculturale: Favorire il dialogo tra diverse culture e religioni può contribuire a superare le divisioni e a costruire ponti di comprensione e cooperazione.
L'eliminazione completa delle guerre nel mondo è un obiettivo ambizioso e complesso, poiché coinvolge molteplici fattori, tra cui politici, economici, sociali e culturali. Tuttavia, ci sono diverse azioni che possono contribuire a promuovere la pace e a ridurre le cause dei conflitti
7. Sostegno agli Sforzi Umanitari: Sostenere gli sforzi umanitari in aree colpite dai conflitti è essenziale per alleviare la sofferenza delle persone coinvolte e per stabilizzare le comunità. 8. Gestione Responsabile delle Risorse: I conflitti spesso hanno radici nelle risorse naturali e nella gestione irresponsabile di esse. La gestione sostenibile delle risorse e la lotta alla corruzione possono contribuire a ridurre i motivi dei conflitti. 9. Promozione dei Diritti Umani: La difesa e la promozione dei diritti umani possono svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione dei conflitti. Un rispetto universale per la dignità umana può ridurre le cause profonde dei conflitti.
GUERRE
1914-1918
Prima guerra mondiale
1939-1945
Seconda guerra mondiale
2022
Inizio guerra Russia-Ucraina
2023
Inizio guerra Israeliana-Palestinese
conclusioni
Il lasso di tempo trascorso tra le guerre nel corso del termpo e diminuito sempre di più in modo impressionante e spaventoso. Bisogna toravre al più presto un modo per far si che queste stupide guerre si possano risolvere senza più spargimenti di vittime innocenti, bambini, donne, uomini
La guerra non è un bene per nessuno e non ci sono ne VINTI NE VINCITORI, ci sono solo pianti di famiglie che hanno perso i loro cari, nient'altro
Grazie per l'attenzione
Caduti Militari : oltre 10 milioniCaduti Civili : oltre 7 milioni
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Caduti Militari : oltre 20 milioniCaduti Civili : oltre 45 milioni
Approsimativamente circa 300 mila caduti militari e 12 mila caduti civili
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Caduti Civili: oltre 10 mila di cui il 67% erano bambini e donne