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RIFORMA E CONTRORIFORMA

Francesco Di Pasquale

Created on December 19, 2023

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Transcript

CARLO V

RIFORMA E CONTRORIFORMA

LA RIVOLUZIONE DI MARTIN LUTERO

Indice

MOTORE DELLA RIFORMA: MARTIN LUTERO

CONTESTO STORICO:CARLO V

VITA E POLITICA DICARLO V

LA DIFFUSIONE DEL PROTESTANTESIMO

REAZIONE DI CARLO V E DELLA CHIESA: LA CONTRORIFORMA

RIFORMA PROTESTANTE: LA RIVOLUZIONE

CONTESTO STORICO:CARLO V

L'Europa del XVI secolo era un continente in fermento. L'impero di Carlo V si trovava a gestire una complessa rete di territori e relazioni politiche. All'interno, il Sacro Romano Impero era frammentato in numerosi principati autonomi, mentre all'esterno, Carlo doveva affrontare le minacce provenienti dalla Francia, governata dai Valois, e dall'Impero Ottomano, in espansione sotto Solimano il Magnifico. La Chiesa cattolica, che dominava spiritualmente l'Europa, era percepita come corrotta e bisognosa di riforme, un sentimento che stava crescendo tra la popolazione.

VITA E POLITICA DI CARLO V

Carlo V, nato il 24 febbraio 1500 a Gand, era figlio di Filippo il Bello e Giovanna la Pazza. Proveniva da una delle famiglie più potenti d'Europa, gli Asburgo, e grazie a una serie di eredità dinastiche, Carlo si trovò a governare un vastissimo impero. Nel 1516 divenne re di Spagna e, quattro anni dopo, nel 1520, fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero. Il suo regno comprendeva gran parte dell'Europa centrale, la Spagna, i Paesi Bassi, e le colonie spagnole nelle Americhe, rendendolo uno degli uomini più potenti del suo tempo.

RIFORMA PROTESTANTE: LA RIVOLUZIONE

In questo periodo si sviluppa in tutta Europa un clima di rivolta che vedrà coinvolte le due potenze più prestigiose del tempo IMPERO e CHIESA: la RIFORMA PROTESTANTE.La Riforma Protestante ebbe origine da una serie di critiche alla Chiesa cattolica. Accuse di corruzione, la vendita delle indulgenze e il nepotismo erano all'ordine del giorno. Inoltre, l'umanesimo rinascimentale stava promuovendo un risveglio intellettuale che incoraggiava una visione più critica delle istituzioni tradizionali, preparando il terreno per un cambiamento più radicale.

MOTORE DELLA RIFORMA: MARTIN LUTERO

Martin Lutero, un monaco tedesco e professore di teologia, divenne il catalizzatore della Riforma Protestante. Nel 1517, Lutero affisse le sue 95 Tesi alla porta della chiesa del castello di Wittenberg, criticando duramente la pratica della vendita delle indulgenze. Questo atto provocò una reazione immediata da parte della Chiesa cattolica, che inizialmente cercò di condannare e poi scomunicare Lutero. Tuttavia, le sue idee trovarono rapidamente sostenitori in tutta Europa.

LA DIFFUSIONE DEL PROTESTANTESIMO

Le idee di Lutero si diffusero rapidamente grazie alla stampa, una tecnologia relativamente nuova che permise la produzione di massa di libri. Molti principi tedeschi videro nella Riforma un'opportunità per affermare la loro indipendenza dall'autorità imperiale e papale. In pochi anni, il protestantesimo si diffuse in gran parte della Germania e oltre, portando alla formazione di diverse confessioni protestanti, tra cui il luteranesimo e il calvinismo.

LA REAZIONE DI CARLO V

Carlo V, come imperatore del Sacro Romano Impero, si trovò in una posizione complessa. Da un lato, era un fervente cattolico desideroso di mantenere l'unità religiosa del suo impero; dall'altro, doveva confrontarsi con i potenti principi tedeschi che sostenevano Lutero. Carlo convocò la Dieta di Worms nel 1521, durante la quale Lutero si rifiutò di ritrattare le sue idee, venendo così messo al bando dall'impero. Tuttavia, la divisione religiosa continuò a crescere, portando a decenni di conflitti.

LA REAZIONE DI CARLO V

Nel 1555, dopo anni di guerre religiose, Carlo V fu costretto a riconoscere la realtà della divisione religiosa nel Sacro Romano Impero. La Pace di Augusta stabilì il principio del "cuius regio, eius religio", permettendo ai principi di scegliere la religione dei loro territori tra cattolicesimo e luteranesimo. Questo compromesso temporaneo cercò di porre fine alle ostilità, ma segnò anche la definitiva frattura nell'unità religiosa dell'impero.

LA REAZIONE DELLA CHIESA: LA CONTRORIFORMA

In risposta alla Riforma Protestante, la Chiesa cattolica avviò una serie di riforme interne conosciute come Controriforma. Il Concilio di Trento (1545-1563) fu il fulcro di questo movimento, affrontando molte delle critiche sollevate dai riformatori protestanti. Il concilio riformò pratiche corrotte, riaffermò dottrine chiave come la transustanziazione e l'autorità papale, e stabilì nuove norme per la formazione del clero.

L'EREDITÀ DI CARLO V E DELLA CONTRORIFORMA

Carlo V abdicò nel 1556, stanco e malato, ritirandosi in un monastero in Spagna. Il suo impero fu diviso tra suo figlio Filippo II, che ereditò la Spagna e i territori coloniali, e suo fratello Ferdinando I, che divenne imperatore del Sacro Romano Impero. La Riforma e la Controriforma lasciarono un'impronta duratura sull'Europa, creando una divisione religiosa che influenzò la politica e la società per secoli. La Controriforma riuscì a rafforzare la Chiesa cattolica, ma non a riunificare la cristianità europea sotto un'unica fede.

RIFORMA E CONTRORIFORMA

fine

francesco di pasquale