cesare manieri

Diario di

Cesare Manieri

ISITUTO COMPRENSIVO "E.FERMI, MONTE PORZIO CLASSE 3F a.s.2023-2024 e 3G a.s.2024-25

LEGGI

la vita

Cesare Manieri è stato un soldato della prima guerra mondiale, diventato poi caporale maggiore e infine sergente.È nato ad il 23 agosto 1887 ed è morto il 13 agosto 1944 a , in provincia di Pesaro Urbino, a causa di una granata, caduta sulla casa, durante la Seconda guerra mondiale. Aveva frequentato una scuola per adulti analfabeti ottenendo un diploma. Infatti nel testo da lui scritto sono presenti numerosi errori ortografici, grammaticali e sintattici mantenuti fedelmente nella trascrizione. Lo consideriamo un "diario" anche se non è scritto giorno per giorno. Degli anni 1915-1918 ricorda solo i fatti salienti.

Arcevia in provincia di Ancona

Monte Porzio

DESCRIZIONE DIARIO

E'un'agenda di 76 pagine, di cui 40 scritte, 8 non usate e altre con alcune mappe dell'Ungheria. Apparteneva ad un soldato austro-ungarico. La parte scritta in ungherese è a penna e quella in italiano in matita. E' stata stampata in Austria, perchè le scritte sono in tedesco e dovrebbe essere un regalo di Natale del Governo ai soldati.

L'ANALFABETISMO

L'analfabetismo è l'incapacità di leggere e scrivere, che è dovuta alla poca o totale mancanza di istruzione. Più generalmente, l'analfabetismo indica anche l'ignoranza di argomenti considerati di fondamentale importanza. All'epoca era molto più diffuso e comune, come nel caso di Cesare Manieri, che ha frequentato soltanto due anni di scuola serale per adulti.

linea del tempo

1916

Il soldato ungherese scrive il diario

1917

Cesare Manieri trova il diario per terra

1917

Inizia a raccontare la guerra europea

1918

è stato congedato dall'esercito

-Pagina in lingua ungherese con scritte a matita di colore rosso

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AGENDINA 1

Pagine scritte in Lingua ungherese

Pagine scritte in Lingua ungherese

AGENDINA 2

Manieri Cesare ha trovato (questa agenda) il 26 Maggio passato Jamiano Komarì lungo la strada 1917

AGENDINA 3

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Scrivo due righe a mia memoria della guerra europea. Fui chiamato alle armi il 15 Maggio del 1915 al 11°Reggimento bersaglieri. Appena arrivato a deposito subito mi sono vestito, stetti in fino al 19. (Quel giorno) alle ore dieci di mattina, partimmo per raggiungere il nostro battaglione. La sera del 20 siamo arrivati a Jimisei sui confini. La mattina del 21, arrivati a (provincia di Bolzano, Vipiteno) dove era l’ 11° Bersaglieri,

Ancona

Monte Cavallo

AGENDINA 4

il nostro maggiore ci fece una morale “Coraggio miei vecchi Bersaglieri che speriamo di stare qui pochi giorni e poi torneremo alle nostre famiglie”. La mattina del 23, disfiamo le tende pronti per partire, il Maggiore ci spiega: “Miei cari bersaglieri la guerra è dichiarata” noi ascoltiamo tutti ma però il nostro pensiero era alle nostre care famiglie lasciate. Lui ci dice: “ Mentre che la guerra è dichiarata, il nostro dovere è di liberare i nostri confini”. La sera del 23 alle ore 10 ci prepariamo per partire. Alle 11 si parte con il massimo silenzio da

Monte Cavallo

AGENDINA 5

Gradisca

Arrivati all’alba a , alle ore 10 del 24, abbiamo passato la Tigione, sarebbe una corrente (un torrente). Alle 2 dopo mezzogiorno siamo passati per (Bregogna), c'erano solo donne in lutto e bambini e poi (siamo passati in) altri paesi che non ho più in mente. Al 25,abbiamo passato , senza trovare il Nemico, siamo stati là fino alla sera del 27 e poi siamo partiti per la , abbiamo passato e (Serpenizza) e siamo arrivati a ai piedi della

Bergogne

Caporetto

Tarnova

Conca di Plezzo

Serpensia

Zaga

Conca di plezzo

AGENDINA 6

Conca di Plezzo

2 giorni

Incominciamo a raccontare dalla mia epoca all’altra che si deve segnare tutti i giorni. Mi servirebbe una stampa da giornali. Siamo stati a fino al 29 giugno, la sera siamo partiti per andare al / abbiamo camminato 2 giorni. Arrivati in cima la mattina del 1 luglio abbiamo fatto le tende fra la neve, il Monte è alto 1840 metri .

Zaga

Monte Baban

AGENDINA 7

30 luglio-13 agosto

Per tutto il tempo che siamo stati li, abbiamo costruito il nostro rancio con la neve. Il pericolo quasi niente ma però la male vita non ne parliamo! La sera del 10 venne una grande tempesta: grandine, acqua e tuoni sotto alle tende, potete immaginare: bagnati come pesci, freddo in quantità. Il giorno 30 Luglio siamo andati in basso a (Serpenizza). Siamo stati lì fino al 13 agosto e poi fu fatta l’avanzata per la presa di Plezzo . Si camminava sempre nei boschi come animali di montagna. Mi ricordo bene che il primo caricatore

serpensia

agendina 8

che io ho sparato è stato proprio il 24 agosto, giusto quel giorno io compivo 28 anni, sparai questi colpi alla passerella di Cesoca(Cezsoca), c’era una pattuglia nemica. La sera del 3 Settembre siamo partiti da Cesoca. Si diceva che andavamo a riposo invece la mattina del 4 passammo Macosa eravamo (??) e poi su per il grario (Zacraio?). Lungo il viaggio ci accompagna una buona pioggia, non si poteva andare più avanti. Arrivati al grario quota 1170, quella notte (patimmo) il freddo in quantità. La mattina dell’ 11 fu la disfatta della mia compagnia.

AGENDINA 9

Io mi trovavo con l’ artiglieria da montagna, per buona fortuna, però dei pericoli li ho passati lo stesso. Rifacevo il servizio da scorta, al 25 son rientrato nella compagnia. Si doveva fare la pausa però è piovuto per 10 giorni. Il 21 ottobre fu fatta l’avanzata: bosco incendiato da cannonate, pietre che rotolavano, era un finimondo, finalmente son restato sano e salvo. Dopo 4 giorni di guai, la notte del 28 mi trovavo di guardia in un piccolo posto, la neve fioccava,gli austriaci cantavano e dicevano “ Italiani venite avanti”. Siamo stati sul Monte Savucci fino al 25 Gennaio del 1916.

AGENDINA 10

Il giorno 26 sono partito per la licenza invernale. Ritornati al corpo dopo la licenza, il 17 febbraio il reggimento era sul piccolo Avurce(?), la sera del 27 siamo partiti per andare a Rombò, nevicava durante la marcia. Lassù abbiamo passato 20 giorni di quei pericoli! male vita. La sera del 11 Marzo fui chiamato in fureria, mi domandarono “Come si chiama il Sindaco del paese?”, io pensando sempre male, mi chiedevo “ Chissà cosa sarà successo?” al 12, di nuovo, il Capitano mi domanda:” Manieri sei stato in Licenza ?” - Sì- rispondo e lui aveva un telegramma in mano, io dico “Signor Capitano mi dica cosa mi è successo” Lui risponde che magari si tratta di qualche zio in America che mi vuol lasciare un'eredità, “ Io non ho nessuno da cui ereditare”.La sera del 18 mi giunse una Lettera con un tristo annuncio.

AGENDINA 11

Venuto a sapere della morte di Mamma e cosa voleva dire il telegramma, abbozzammo pure questa, però è amaro non potere vedere la Mamma a causa di questa maledetta guerra. Il 12 Aprile partiamo dalla Conca di Plezzo per andare in Carnia via Serpenizza, abbiamo fatto una lunga marcia di 40 chilometri fino a S.Pietro in la tegione, siamo arrivati in Carnia al 15. Lì abbiamo passato le feste di Pasqua.

Al 27 siamo andati in trincea, la neve era alta qualche metro, il nemico era molto distante. Il 24 maggio fui richiamato dalla trincea per la licenza della disgrazia di Mamma, mi diedero 9 giorni, compreso il viaggio. Sono tornato al corpo il 4 giugno. In Carnia abbiamo passato il tempo discretamente solo che il giorno di S.Pietro gli austriaci hanno sempre bombardato.

AGENDINA 12

Il giorno 11 Novembre siamo partiti per venire sul Carso,il famoso fronte. Siamo andati in trincea la sera del 19 a quota 144,siamo venuti a riposo la notte del nuovo anno 1917. Durante quei 43 giorni ha quasi sempre piovuto, del pericolo non ne parliamo, la fame in quantità, il 17 gennaio lavoriamo al debole.Cade un aeroplano nemico colpito dai nostri colpi di artiglieria, poi in seguito ne cadono degli altri che non ho più in mente, però quello fu il primo che io vidi. Al 1 febbraio il Tenente mi diede i galloni da Caporale, io gli dico: “Son troppo vecchio per fare il Caporale!” il tenente rispose: “ Quale vecchio guagliò (ragazzo in napoletano)”. Al 10 di nuovo torniamo in quota, quella volta siamo stati 20 giorni e poi sempre su e giù. Al 28 Marzo parto per la licenza invernale. Si parte con una gran gioia però si ritorna con un gran dispiacere: lasciare la famiglia, stare bene a casa, sapere dove si va.

-Genially

AGENDINA 12

Al 10 Maggio (il Tenente) mi diede i galloni da Cap. Maggiore. Il 23 durante il giorno fu un bombardamento di continuo per fare l'avanzata, alle 4 o 5 di sera siamo andati all'assalto. Mentre passavo la loro trincea gli austriaci mi sparavano alle spalle, io con i miei Bersaglieri gli buttavo le bombe a mano e loro si sono arresi. Dopo passato cade un colpo di granata, vicino a me, qualche scheggia mi rompe il tascapane e le munizioni che io avevo. Durante la notte metto delle vedette fra i cadaveri dicendo loro: “ Non abbiate nessuna paura che siamo in guerra”. La mattina del 24, appena giorno, andiamo avanti, passate le case di Komarì ci siamo trincerati.

Jamiano

Il giorno 25, 10 metri di collegamento con i Bersaglieri dietro un piccolo riparo ma però le cannonate nemiche fioccavano, quel giorno siamo rimasti vivi per Miracolo e poi fino al 2 giugno ne abbiamo passate (di tutti i colori), pericolo e sete non ne parliamo. La mattina del 2 andiamo a riposo, la mattina del 4 di nuovo alla controffensiva perché gli austriaci tentavano di riprendere ciò che avevano perduto. All’ 11 andiamo a riposo ossia un po’ più indietro per qualche giorno e poi in trincea. Il 18 agosto eravamo già pronti per la nuova azione, ricoverati dentro ad una galleria, cade un colpo nemico sul deposito di munizioni,

50%

agendina 13

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si incendia tutto e poi comincia a prendere fuoco anche la galleria e noi per salvarci scappiamo fuori fra il fuoco, molti mi rimangono feriti, io per grazia di dio son rimasto salvo. La mattina del 19 mentre andavo alla trincea cado ferito alla coscia destra a quota 100, subito mi porto al posto di Medicazione da solo, alla Pietra Rossa. Camminai per circa 4 Km, da lì fui portato a , da Ronchi all'Ospitaletto n.189 S. Martino (terzo)? Stetti lì fino al 23 e poi la sera del 24 monto in treno a per venire a .

Ronchi

Cervignano

Ravenna

Arrivato al 25 a sera ore 6, stetti lì fino al 2 settembre e poi all'ospedale di Jesi e dopo al 15 ho avuto 25 giorni di convalescenza. E poi di nuovo al deposito, di nuovo all'ospedale a levarmi una scheggia. Dopo 15 giorni ho avuto altri 25 giorni di convalescenza, dopo al deposito, il 5 di gennaio 1918 di nuovo al fronte all’ 8 Bersaglieri. Il 10 di febbraio ho avuto il gallone (grado) da Sergente. Il 16 giugno son rimasto ferito

leggermente, 8 giorni di ospedale e poi di nuovo in trincea, al fronte, dalle parti di Candella (?) quella stagione l'abbiamo passata sul Piave. Il 27 ottobre fu cominciata l’ultima offensiva

l’offensiva della Vittoria abbiamo passato il Piave Roncadelle, Motta di Livenza, San Vito del Tagliamento, Casarsa della Delizia,

Data 4 novembre

senza segnarmi tutti i punti, il giorno 4 Novembre fu il paradiso, sentimmo uno squillo di Tromba, quello dell' armistizio!

Che gioia fra noi tutti Combattenti! Dopo tutte le sofferenze di 41 mosse di trincea, abbiamo portato la nostra grande vittoria.

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Abbiamo passato altri 6 mesi di Militare.Fui congedato il 9 aprile Sergente Cesare Manieri.

mappe dell'impero austro-ungarico allegate all'AGENDINA

SANTINO contenuto nell'agenda

In questo Santino è raffigurato Gesù ricoperto da un vestito totalmente bianco, è visto di profilo con un’aureola attorno alla testa che brilla di propria luce. Compie l’azione di tenere in mano una colomba che sta per spiccare il volo, con in bocca un ramoscello d’ulivo. Il paesaggio è totalmente in rovina e sono presenti corpi umani senza vita uno sopra l’altro e c’è anche un cannone di fianco ai corpi, davanti a Gesù sono presenti dei rovi, la natura è completamente morta infatti tutti gli alberi presenti sono spogli, il terreno è completamente arido e le case sono distrutte a causa della “guerra” rappresentata nel Santino. In basso c’è scritto “La Pace sia con voi”. Sul retro Cesare Manieri ha scritto: “Chiusaforte 22 Aprille 2016 Ricordo che ho preso/ Pasqua in questo paese/ Nella Chiesa di Chiusaforte/Ricordo della guerra /Ropea (Europea) 11 Regg.to Bersaglieri/ 39 Battaglione 10° Compagnia/ Zona Carnia. In Verticale Cesare Manieri.”

CARTOLINA contenuta nell'agenda ed indirizzata alla moglie di Cesare

fotografiE

il diario

L'agendina

La medaglia

Foto di cesare manieri

l'agendina

3. La vita

INDICE

4. Descrizione diario

5. Analfabetismo

6. Linea del tempo 7. Pagina in ungherese

10. Trascrizione del diario30. Materiale contenuto nel diario

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