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Dante

samuele liuzzi

Created on December 18, 2023

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Transcript

Dante alighieri

Giulio Arpaia Marco Grieco Samuele Liuzzi

INIZIO

Indice

  • Vita
  • Numerologia
  • Questioni della lingua e della politica
  • Opere

La vita di Dante alighieri

Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265, rimane orfano da bambino ma riesce comunque ad avere un'adeguata istruzione. Nel 1274 Dante incontra Beatrice e se ne innamora tanto da dedicarle diverse poesie ed opere, ma nel 1285 Dante si sposa con Gemma Donati e nel 1290 muore Beatrice. In quel periodo Dante intraprende la carriera politica e si schierò con i guelfi bianchi che sostenevano l’indipendenza del comune, al contrario dei guelfi neri che appoggiavano le mire espansionistiche del papato. Dante venne eletto priore nel 1300 ma solo un anno dopo i guelfi neri si impadronirono di Firenze esiliando Dante. Dante così iniziò a vagare per le città d'Italia e in quel periodo iniziò a scrivere la sua opera più famosa:”La Divina Commedia”.Dante morì a Ravenna nel 1321.

Numerologia

  • 1 è l’origine di tutte le cose; rappresenta la perfezione e l’assoluto, la divinità. Simbolo del monoteismo è espressione della completezza, del Dio Creatore.
  • 3 rimanda alla Trinità Cristiana, alla perfezione e alla conoscenza.
  • 7 è il numero della perfezione umana. Ha molti significati legati alla sfera religiosa: 7 giorni della settimana, che sono i 7 giorni della creazione raccontati nella Genesi; 7 è però anche il numero dei peccati capitali. Infine l’antico sistema solare era composto da 7 pianeti.
  • 9: è il quadrato di 3, rappresenta il cambiamento e l’invenzione.
  • 10: simbolo della totalità della realtà rappresentata; da un punto di vista religioso richiama il numero dei comandamenti che Dio affida a Mosè.

L’attenzione di Dante per le corrispondenze numeriche mostra la sua conoscenza della filosofia antica (soprattutto di Pitagora), ma anche della religione, della Bibbia, dei filosofi ebraici del Medioevo. Ogni numero ha infatti un significato e quelli che ricorrono più spesso nell’opera dantesca sono questi:

Questione della lingua e della politica

Dante inoltre individua 14 dialetti (7 a destra e 7 a sinistra dell’Appennino).La teoria dei due soli Altro centro nodale del pensiero di Dante è la politica. Egli immerso nella società del suo tempo e della sua amata Firenze, incarna il perenne dibattito fra il potere temporale e il potere spirituale conteso fra impero e papato. Cesaropapismo e teocrazia: I due soli

L’obiettivo di Dante era quello di unificare l’Italia e per farlo c’era bisogno di un unica lingua che doveva essere parlata e scritta da tutti. Secondo Dante la lingua doveva essere considerata secondo 4 canoni: ILLUSTRE: la lingua doveva illustrare dei concetti tramite ciò che veniva scritto. AULICA: doveva essere parlata anche nei luoghi più elevati. CARDINALE: doveva essere un punto di riferimento e tutte le lingue locali dovevano uniformarsi alle regole della lingua. REGALE: la lingua doveva rientrare anche nelle grandi assemblee.

Le opere

Le opere: I generi e le opere di Dante si suddividono in due categorie: Le opere in volgare e le opere in latino. Tra le opere in latino troviamo: De volgari eloquentia (1304-1305). E’ un trattato di linguistica; scritto in prosa. Quest’opera illustra la bellezza della lingua volgare italiana. Infatti, Dante, scrisse quest’opera con l’intento di insegnare agli italiani a usare in maniera conveniente la loro lingua materna. Inoltre il De volgari eloquentia si interrompe a metà del secondo libro a causa di una sovrapposizione dei lavori.

De monarchia (1312-1317). E’ un trattato politico, scritto in prosa, che riflette sulla necessità di un governo imperiale autonomo dall’autorità spirituale del papa.

Tra le opere in volgare troviamo: La vita nuova (1292-1293). Questo racconto è un prosimetro, che si può paragonare al diario della fase della sua esistenza. Raccoglie trentuno liriche, alcune risalenti agli anni precedenti, alcune composte per l'occasione. Inoltre la vita nuova di cui parla Dante è la vita iniziata dopo il primo incontro con beatrice.

Il Convivio (1304-1307). E’ un trattato in 3 libri su temi scientifici, filosofici e morali. Esso è un prosimetro che ha la struttura di un commento. Dante lo scrisse in volgare per ampliare il raggio d’azione della letteratura a coloro che per svariati motivi non hanno portato avanti gli studi imparando il latino.

le rime

"Le Rime" è un'opera di Dante che si suddivide in tre momenti della sua vita:

  • Le rime della giovinezza: Queste rime parlano della vita di Dante prima dell'incontro con Beatrice
  • Le rime della maturità: Dante parla delle rime petrose, in cui Dante guardava la donna petrosa ovvero la donna opposta a Beatrice.
  • Le rime dell'esilio: Dante parla della sua vita dopo l'esilio

''Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare. Ella si va, sententosi laudare, benignamente d'umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al core, che 'ntender no la può chi no la prova; e par che de la sua labbia si mova un spirito soave pien d'amore, che va dicendo a l'anima: Sospira."

Grazie per la visione!

Inoltre Dante sceglie in numero 3 per costruire la sua opera; esso ritorna infatti in molti aspetti. A livello strutturale l’opera è formata da 100 canti, suddivisi in 3 cantiche secondo uno schema: 1+33+33+33, dove il primo canto svolge il ruolo di introduzione. Per quanto riguarda la forma metrica il poeta sceglie la terzina di endecasillabi a rima incatenata. In ognuna delle tre cantiche il VI canto tratta un argomento politico VI INFERNO: invettiva contro Firenze dove domina “superbia, invidia e avarizia” VI PURGATORIO: invettiva contro l’Italia definita “Serva Italia di dolore ostello…non donna di provincia ma bordello” VI PARADISO: polemica che riguarda l’Europa ed esaltazione dell’Impero.