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Paolina Borghese
veronica alato
Created on December 16, 2023
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Transcript
Paolina Borghese come Venere Vincitrice
Antonio Canova
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A cura di Veronica Alato
Il Mito: Venere Vincitrice
Descrizione
Tecnica e Dettagli dell'Opera
Lo chaise-longue e il meccanismo girevole del letto
Paolina è distesa su un dormeuse, una sorta di chaise-longue che sembra quasi rispondere al peso del suo corpo. Nella realizzazione di quest’ultimo, Canova si ispira all’”Ermafrodito dormiente” di Bernini.
Il letto di legno su cui è collocato il pesante marmo, un elegante agrippina, nasconde un ingranaggio che consente alla scultura di ruotare assumendo diverse posizioni e angolazioni rispetto all’osservatore, creando così numerosi ed infiniti chiaroscurali sulla sua superficie.
Venere Vincitrice
Canova si ispirò alla figura di Venere, come dipinta da artisti del Rinascimento. Secondo la mitologia greca Paride ebbe il compito di stabilire quale tra le due dee, Atena o Afrodite, fosse la più bella e di consegnare il simbolo della Vittoria alla prescelta. Paride consegnò così il pomo a Venere che risultò appunto vincitrice.
Canova scolpì questo ritratto in marmo bianco. Lo scultore ricoprì poi la superficie del marmo con una patina di cera rosata per rendere più realistica la scultura.
Le forme sono morbide e sinuose, la modellazione del corpo priva di irregolarità. I cuscini e il panneggio sono stati scolpiti con grande senso di realismo, ma la fisionomia della protagonista è fortemente idealizzata in accordo con gli ideali neoclassici di Canova.
Nel suo insieme la struttura compositiva è piuttosto statica, movimentata però dalla torsione del corpo della protagonista.
Il famigerato pomo della discordia che l’uomo più bello della terra, il principe troiano Paride, donò alla dea dell’amore, scatenando il conflitto più celebrato del mondo antico. Per questo Paolina Bonaparte giace fiera e incurante sulla sua dormeuse: ha appena trionfato in un prestigiosissimo concorso di bellezza. È la più bella tra le dee.
Paolina Borghese
Paolina Borghese Bonaparte era la sorella minore di Napoleone, la più amata. Sposò in seconde nozze il principe romano Camillo Borghese, uomo chiave in Italia per il novello imperatore. Fu ritratta da Canova all’età di 25 anni. La giovane era al massimo della sua bellezza e della sua notorietà. Nel 1803 infatti in seguito all’incoronazione di Napoleone imperatore la sorella aveva assunto il titolo di “altezza imperiale“.
Paolina-Venere è languidamente semidistesa su un'agrippina sulla quale ella appoggia il braccio destro. Il suo busto è nudo, mentre la parte inferiore del corpo è avvolta da una veste leggera che, scoprendo l'attacco dei glutei e sottolineando le pieghe dell'inguine, rende Paolina pudica e sensuale allo stesso tempo, caricando l'opera di un grande erotismo. Le fattezze divine e il volto idealizzato sublimano il corpo di Paolina al di fuori di ogni realtà terrena.
ANTONIO CANOVA
Nacque a Possagno, nei pressi di Treviso. Qualche anno dopo il 1775 si trasferì a Roma, dove risiedette per quasi tutta la sua vita. Amato e ammirato anche dai potenti, ebbe numerosi incarichi dalla nobiltà veneta e romana. Fu anche ispettore generale delle Belle arti dello Stato Pontificio; morì a Venezia. Canova incarnò sia nei disegni che nella scultura i principi neoclassici e fu in grado di fondere il NATURALISMO E L’IDEALIZZAZIONE.