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CANTO VII INFERNO
Mirella Cula
Created on December 13, 2023
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Transcript
..CANTO VII
Divina commedia, inferno..
indice
parte del testo del canto vii
PENA
VIDEO
SPIEGAZIONE
MapPA INFERNO
fine
CHI SONO I COLPEVOLI
oggi
Poi si rivolse a quella 'nfiata labbiae disse: "Taci, maladetto lupo! Consuma dentro te con la tua rabbia..." "...In etterno verranno a li due cozzi: questi resurgeranno del sepulcro col pugno chiuso, e questi coi crin mozzi..." L'acqua era buia assai più che persa; e noi, in compagnia de l'onde bige, intrammo giù per una via diversa...
i colpevoli
Dante e Virgilio entrano nel IV Cerchio, dove i dannati spingono faticosamente enormi macigni, divisi in due schiere. Il maestro spiega che sono tutti loro che in vita rimasero attaccati al denaro, peccando di avarizia e gli altri di prodigalità (avari e prodighi). Fra loro ci sono anche papi e cardinali. Dante si stupisce di non riconoscere nessuno di loro, ma Virgilio chiarisce che il loro peccato ora li rende del tutto irriconoscibili.
Avaro
Prodighi
PENA
Nel canto VII avari e prodighi sono sottoposti alla pena di percorrere, distinti in due schiere, un semicerchio spingendo dei massi col petto; quando si scontrano, si insultano rinfacciandosi a vicenda la loro colpa col grido, poi si voltano per ripetere lo stesso movimento e ancora scontrarsi alla parte opposta del semicerchio.
SPIEGAZIONE
- Incontro con Pluto (1-15)
Gli avari e i prodighi. (16-66) Dante e Virgilio entrano nel IV Cerchio, dove troviamo moltissime anime. Virgilio spiega che tutti loro in vita non spesero il denaro con giusta misura, peccando gli uni di avarizia e gli altri di prodigalità. Virgilio conclude dicendo che i beni terreni, affidati alla Fortuna, sono momentanei e tutto l'oro del mondo sarebbe insufficiente a placare queste anime infelici.
La teoria della Fortuna (67-99) Dante chiede a Virgilio cosa sia questa Fortuna. Il poeta latino dice che Dio ha disposto varie intelligenze angeliche a governare i Cieli, e allo stesso modo ha creato un'intelligenza che amministri i beni terreni. Essa, la Fortuna, stabilisce quando le ricchezze debbano cambiare di mano e quali genti debbano prosperare o decadere. Molti la maledicono, anche se non sente queste lamentele. A questo punto Virgilio invita Dante a proseguire il cammino.
Discesa al V Cerchio: gli iracondi (100-130)I due poeti attraversano il Cerchio fino all'estremità opposta, dove c'è una vena d'acqua che si immette in un fossato: il ruscello si impaluda nello Stige, dove nel fango sono immerse delle anime. Questi dannati si percuotono con schiaffi, pugni e morsi, arrivando persino a sbranarsi a vicenda. Sono gli iracondi amari e difficili, che ripetono come un ritornello una frase che riassume il loro peccato.
OGGI...
Io mi colloco in questo cerchio perchè leggendo la spiegazione del canto mi rendo conto di essere avara in quanto fatico a spendere soldi per me e SOPRATTUTTO per gli altri, apparte i miei cari e amici, perchè penso che spendere eccessivamente e inutilmente è un vizio da evitare. Ci collocherei mio papà, la nausica, l'arianna, michele, il mio fidanzato e molti miei amici... Oggi l'avarizia è un vizio che ce ancora, ed è aumentato ai giorni d'oggi, grazie anche a chi dispone di molta ricchezza che vuole tenersi tutta per sè. Ho notato anche che, nella società di oggi, chi possiede poco è più generoso rispetto a chi possiede di più, perchè è più attaccato ai propri averi. Di solito questo rapporto morboso con il denaro deriva già dall'infanzia che non è stato abbastanza considerato crescerà con il pensiero di tenersi tutto per sè per avere delle certezze in modo da non condividere niente in quanto poco fiduciosi.
GRAZIE!