Ugo Foscolo
1234 5 6 7
la vita le opere il pensiero e la poeticaultime lettere di Jacopo Ortis poesie dei sepolcri epistolario
pensiero e poetica
vita
QUIZ
opere
La vita
6 febbraio 1778 – 10 settembre 1827
La vita
Nasce a Zante il 6 Febbrario 1778.Dopo la morte del padre si trasferisce a Venezia con la madre ,a nel 1796 dovette lasciare la città e si rifugiò sui Colli Euganei.
Nel 1797 si arruolò nel corpo dei Cacciatori a cavallo della Repubblica Cispadana, successivamente parti in volontario esilio per Milano e nonostante la delusione di Campoformio nel 1799 si arruolò nella Guardia Nazionale combattendo i francesi.
Nel 1801 avviene la morte del fratello Giovanni e nel 1804 si trasferì in Francia per combattere al fianco di Napoleone ma durante la permanenza conosce Fanny Hamilton con la quale fece una bimba. Nel 1808 Foscolo ottenne la cattedra all'Università di Pavia ma gli venne revocata a causa del suo comportamento. Nel 1815 andò in esilio prima in Svizzera e poi in Inghilterra. Il poeta morì a Londra il 10 Settembre 1827 e nel 1871 le sue spoglie furono seppellite nella Chiesa di Santa Croce a firenze.
Le opere
Le opere di Foscolo sono di generi diversi, il romanzo, la lirica e il teatro; Ha tendenze neoclassiche, alla ricerca di equilibrio e armonia, e tendenze preromantiche, caratterizzate dall'espressione di forti sentimenti e passioni. Sono importanti anche le traduzioni di opere classiche e i saggi di critica letteraria. È intellettualmente ed emotivamente preso dalle vicende italiane soprattutto quelle di Venezia, prende spesso spunto per le sue opere dagli eventi politici e militari del tempo.
Le opere
opere minori
opere maggiori
- Le traduzioni di opere classiche
- Tieste (1797)
- Aiace (1811)
- Ricciarda (1813)
- I sonetti (1798-1803) e la odi (1799-1802)
- Dei sepolcri (1807)
- Le Grazie (1803-1822)
- Le Ultime lettere di Jacopo Ortis (1798-1817)
- La Notizia intorno a Didimo Chierico (1813)
- traduzione De rerum natura (1803)
- esperimento di traduzione dell'Iliade di Omero (1807)
+info
Le opere più famose
Poesie (1803)
1797 Bonaparte liberatore 1799 a Luigia Pallavicini caduta a cavallo, 1802 All’amica risanata
II sonetti e le odi
Pubblicato nel 1807 e ideato in seguito alla discussione tra Foscolo, Ippolito Pindemonte e Isabella Teotochi Albrizzi sulle norme relative alla sepoltura, stabilite dall'editto di Saint-Cloud del 1804.
Dei sepolcri
Fu pubblicata per la prima volta nel 1798, è un romanzo epistolare e autobiografico incentrato sulla passione politica, delusa dal trattato di Campoformio e un contrasto e lacerante sentimento d’amore.
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis
+info
Il pensiero e la poetica
Nelle opere di Foscolo, spesso dal carattere autobiografico e di piena espressione della sua impetuosa vitalità, pone a confronto i valori con la realtà della vita, avvertendo il conflitto fra aspirazioni ideali e la tragica condizione dell’uomo sottoposto al materialismo meccanico. Secondo il materialismo settecentesco, il mondo e l’uomo non sono che materia in continua trasformazione, sottoposti ad un incessante divenire, a un ciclo che si conclude con la morte. L’opera inarrestabile del tempo stende un velo d’oblio sulle vicende storiche e sulle azioni degli uomini. L’eredità dell’illuminismo materialistico si traduce in Foscolo in un forte disagio spirituale, in una incessante e tormentosa ricerca di uno scopo nella vita. Tutta la sua opera ne risente, ed è animata dal costante tentativo di vincere le angosce esistenziali
Il cupo pessimismo nei confronti della storia è indotto in Foscolo dal “reo tempo”, ossia dalle tristi vicende storiche contemporanee. Tuttavia egli sente forte l’ansia di “ricerca di valori positivi”, capaci di spezzare le leggi della materia e del tempo, di alleviare le sofferenze e i dolori della vita. I principali ideali di Foscolo sono: la libertà, l’amore, gli affetti familiari e la bellezza. Sono valori positivi che hanno un effetto consolatorio e permettono il superamento del materialismo in chiave laica. Ponendosi come fondamento della società civile, inducono ad amare, ad agire eroicamente, a sopportare la miseria e il dolore. Secondo Foscolo la poesia ha la funzione di celebrare e rendere eterni gli ideali e gli uomini che li hanno affermati e difesi nel corso della propria vita. La poesia diventa strumento di educazione morale e civile e permette di realizzare quel mondo di perfezione, armonia e serenità utilizzato dal poeta nei suoi componimenti neoclassici. Tre funzioni fondamentali riconosciute alla poesia:
contribuisce a tramandare il culto degli ideali e dei valori più nobili e profondi
perché nella sua superiore armonia vengono espressi quei supremi valori e nobili ideali che gli uomini sono indotti a coltivare
eleva l’uomo a una sfera ideale appagando il suo bisogno di perfezione e assoluto
- funzione rasserenatrice e consolatoria
Foscolo è al tempo stesso sia neoclassico che preromantico: le due tendenze spesso si compenetrano nella sua opera in una sintesi originale. In lui coesistono un amore nostalgico per l’ideale di bellezza e di armonia (espressione del Neoclassicismo), e una inquietudine profonda dell’animo, in continuo conflitto tra sentimento e ragione (tipica del Preromanticismo). Nei sonetti il linguaggio è aulico (alto), modellato sulla tradizione greco-latina, fa un massiccio ricorso alla mitologia e utilizza l’endecasillabo sciolto
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis sono un romanzo epistolare, composto da una serie di lettere che Jacopo indirizza all'amico Lorenzo Alderani.Nel romanzo sono presenti i temi fondamentali della poetica e del pensiero più maturi di Foscolo: la patria, l'esilio e la brama di libertà; la natura, forza onnipotente; il culto della tomba; l'idealizzazione dell'amore e della bellezza; la concezione materialistica della vita; il suicidio, come scelta di libertà.
+info
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Trama
prima parte
seconda parte
Jacopo si reca a Bologna, poi a Firenze e infine a Milano. Qui incontra il letterato Giuseppe Parini con il quale discute della situazione politica dell'Italia. Diretto in Francia, a Ventimiglia, vagando per la montagna, percepisce con orrore l'onnipotenza della natura e l'esistenza di una legge naturale che impone la supremazia della forza sulla giustizia. Capisce che non ha senso fuggire perciò torna indietro e giunge a Rimini, dove scopre che Teresa ha sposato Odoardo. Si reca allora a Venezia per salutare la madre, e raggiunge i colli Euganei per rivedere Teresa; poi si uccide, dopo aver distrutto tutti i suoi scritti e aver lasciato all'amico Lorenzo Alderani le ultime volontà.
Jacopo dopo il trattato di Campoformio fugge da Venezia, per sottrarsi agli austriaci e si rifugia sui colli Euganei. Qui conosce il signor T*** e le sue figlie, Isabellina e Teresa, promessa sposa, per interesse, ad un nobile, Odoardo. Nonostante la crescente simpatia fra Teresa e Jacopo, il loro amore si rivela irrealizzabile. Il protagonista, quindi, lascia la fanciulla e si reca a Padova per riprendere gli studi, ma dopo poco, torna da Teresa deciso ad assecondare la sua passione. Durante un'assenza di Odoardo, finalmente la bacia . Teresa lo confessa al padre e Jacopo, al ritorno di Odoardo, decide di partire per un lungo viaggio.
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Zurigo
Bologna
Milano
Londra
1798
1802
1816
1817
terza edizione con ritocchi e aggiunte
il romanzo fu ripreso e pubblicato con cambiamenti di contenuto e stile. Ha un taglio maggiormente politico
parzialmente pubblicata ma poi interrota alla XLV lettera per impegni militari e finita da Angelo Sassoni
edizione definitiva divisa in due parti
Poesie
Nel 1803 Foscolo pubblicò a Milano l’edizione definitiva delle sue Poesie che comprendeva:
- due odi, “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo” e “All’amica risanata”
prende come modello Giuseppe Parini
i modelli furono sia Vittorio Alfieri, sia i poeti greci e latini come Omero, Catullo, Ovido, Orazio e Lucrezio
Le odi
La composizione delle due odi risale agli stessi anni dell'Ortis, da cui però si differenziano per stile e contenuti. I temi fondamentali sono la celebrazione della bellezza femminile e la funzione eternatrice della poesia. Il lessico è aulico e sublime e la sintassi ripropone la struttura elaborata del periodare classico, ampio e solenne
I sonetti
Nel 1802 Foscolo pubblicò ottono sonetti. E' difficile datare queste poesie, riconducibili a un periodo molto tormentato sul piano politico e sentimentale dell'autore. Notevole è la differenza fra i primi sonetti e i sonetti maggiori, composti tra il 1802 e il 1803 a Milano (Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni). In questi ultimi la contemplazione poetica si fa dolente ma composta. Nell’equilibrio classico dei sonetti maggiori, si risolve l’impeto dello spirito romantico del poeta che riesce a condensare i temi più importanti della sua produzione: l’esilio, gli affetti familiari, la bellezza rasserenatrice della natura, la poesia eternatrice, la rievocazione del mondo classico.
Dei Sepolcri
Il carme, nacque in seguito a una discussione tra Foscolo, Ippolito Pindemonte e Isabella Teotochi Albrizzi sull'editto di Saint-Cloud. Quest'ultimo vietava la sepoltura all'interno delle chiese, stabiliva che i cimiteri dovevano trovarsi fuori dalle mura della città e inoltre che le tombe dovevano essere tutte uguali e prive di lapide in modo tale da poter riconoscere l'identità della persona al suo interno.
Dei Sepolcri
la struttura
seconda parte
prima parte
Esaltazione del sepolcro come legale di affetti:il poeta dimostra che il sepolcro assume icompito di tener viva nell'uomo l'illusione di sopravvivere nel ricordo di parenti e amici.
Esaltazione del sepolcro come simbolo della città:Foscolo mette e aconfronto il culto dei morti nelle varie epoche.
Dei Sepolcri
la struttura
quarta parte
terza parte
La celebrazione del sepolcro come ispiratore di poesia eternatrice:Foscolo esata la poesia che tramanda nel tempo la memoria degli eroi che adesso sono sepolti.
Esaltazione del sepolcro come ispiratore di nobili azioni:Foscolo esalta la Basilica di Santa Croce dove riposano le spoglie dei grandi della storia italiana.
Epistolario
Di Foscolo si conservano centinaia di lettere, che accompagnarono la sua esistenza e affiancarono la produzione letteraria delle opere giovanili a quelle della maturità. L'Epistolario fornisce molti dettagli biografici e preziose informazioni sulla stesura delle opere maggiori. Ciò che desta ancora oggi grande interesse è, però, il ritratto spirituale offerto dalle lettere, in un continuo sforzo di autodefinizione di fronte all'interlocutore. Il carattere focoso induceva Foscolo a manifestare idee, emozioni, e continui cambiamenti d'umore. Nell'estensione cronologia dell'Epistolario si registra una straordinaria ricchezza e varietà di motivi. I temi più frequenti che ricorrono nelle lettere sono l'amore di patria, la libertà, l'onore, la bellezza, la funzione eternatrice del sepolcro, il rapporto tra intellettuali e potere. Notevoli per numero e impegno stilistico, sono le lettere d'amore, rivolte alle numerose donne della vita di Foscolo. Accenti di viva emozione emergono soprattutto nelle lettere per Isabella Roncioni e in quelle rivolte ad Antonietta Fagnani. Di grande impatto sono anche le lettere destinate alla madre, Diamantina Spathis.
Quiz
quanto ne sai su Foscolo?
INIZIO
1/5
Dove è nato Foscolo ?
Zante
Milano
Bologna
Giusto!
2/5
Quale tra queste è una delle opere maggiori di Foscolo?
Aiace
L'Epistolario
Dei sepolcri
Giusto!
3/5
Quali elementi usava Foscolo per le sue opere?
Elementi sia Neoclassici che Prepomantici
Elementi Neoclassici
Elementi Preromantici
Giusto!
4/5
Dove e quando fu pubblicata l'edizione definitiva dell'opera "Ultime lettere di Jacopo Ortis"?
Zurigo, 1816
Londra, 1817
Milano, 1802
Giusto!
5/5
L'opera "Dei sepolcri" viene scritta per controbattere cosa?
Il trattato di Campoformio
Leditto di Saint-Cloud
Le tre Grazie
Giusto!
Fine
Lavoro svolto da : Mambelli Alessio Saggioro Micol Zanichelli Asia
UGO FOSCOLO
ALESSIO MAMBELLI
Created on December 10, 2023
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
View
Essential Learning Unit
View
Akihabara Learning Unit
View
Genial learning unit
View
History Learning Unit
View
Primary Unit Plan
View
Vibrant Learning Unit
View
Art learning unit
Explore all templates
Transcript
Ugo Foscolo
1234 5 6 7
la vita le opere il pensiero e la poeticaultime lettere di Jacopo Ortis poesie dei sepolcri epistolario
pensiero e poetica
vita
QUIZ
opere
La vita
6 febbraio 1778 – 10 settembre 1827
La vita
Nasce a Zante il 6 Febbrario 1778.Dopo la morte del padre si trasferisce a Venezia con la madre ,a nel 1796 dovette lasciare la città e si rifugiò sui Colli Euganei.
Nel 1797 si arruolò nel corpo dei Cacciatori a cavallo della Repubblica Cispadana, successivamente parti in volontario esilio per Milano e nonostante la delusione di Campoformio nel 1799 si arruolò nella Guardia Nazionale combattendo i francesi.
Nel 1801 avviene la morte del fratello Giovanni e nel 1804 si trasferì in Francia per combattere al fianco di Napoleone ma durante la permanenza conosce Fanny Hamilton con la quale fece una bimba. Nel 1808 Foscolo ottenne la cattedra all'Università di Pavia ma gli venne revocata a causa del suo comportamento. Nel 1815 andò in esilio prima in Svizzera e poi in Inghilterra. Il poeta morì a Londra il 10 Settembre 1827 e nel 1871 le sue spoglie furono seppellite nella Chiesa di Santa Croce a firenze.
Le opere
Le opere di Foscolo sono di generi diversi, il romanzo, la lirica e il teatro; Ha tendenze neoclassiche, alla ricerca di equilibrio e armonia, e tendenze preromantiche, caratterizzate dall'espressione di forti sentimenti e passioni. Sono importanti anche le traduzioni di opere classiche e i saggi di critica letteraria. È intellettualmente ed emotivamente preso dalle vicende italiane soprattutto quelle di Venezia, prende spesso spunto per le sue opere dagli eventi politici e militari del tempo.
Le opere
opere minori
opere maggiori
+info
Le opere più famose
Poesie (1803)
1797 Bonaparte liberatore 1799 a Luigia Pallavicini caduta a cavallo, 1802 All’amica risanata
II sonetti e le odi
Pubblicato nel 1807 e ideato in seguito alla discussione tra Foscolo, Ippolito Pindemonte e Isabella Teotochi Albrizzi sulle norme relative alla sepoltura, stabilite dall'editto di Saint-Cloud del 1804.
Dei sepolcri
Fu pubblicata per la prima volta nel 1798, è un romanzo epistolare e autobiografico incentrato sulla passione politica, delusa dal trattato di Campoformio e un contrasto e lacerante sentimento d’amore.
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis
+info
Il pensiero e la poetica
Nelle opere di Foscolo, spesso dal carattere autobiografico e di piena espressione della sua impetuosa vitalità, pone a confronto i valori con la realtà della vita, avvertendo il conflitto fra aspirazioni ideali e la tragica condizione dell’uomo sottoposto al materialismo meccanico. Secondo il materialismo settecentesco, il mondo e l’uomo non sono che materia in continua trasformazione, sottoposti ad un incessante divenire, a un ciclo che si conclude con la morte. L’opera inarrestabile del tempo stende un velo d’oblio sulle vicende storiche e sulle azioni degli uomini. L’eredità dell’illuminismo materialistico si traduce in Foscolo in un forte disagio spirituale, in una incessante e tormentosa ricerca di uno scopo nella vita. Tutta la sua opera ne risente, ed è animata dal costante tentativo di vincere le angosce esistenziali
Il cupo pessimismo nei confronti della storia è indotto in Foscolo dal “reo tempo”, ossia dalle tristi vicende storiche contemporanee. Tuttavia egli sente forte l’ansia di “ricerca di valori positivi”, capaci di spezzare le leggi della materia e del tempo, di alleviare le sofferenze e i dolori della vita. I principali ideali di Foscolo sono: la libertà, l’amore, gli affetti familiari e la bellezza. Sono valori positivi che hanno un effetto consolatorio e permettono il superamento del materialismo in chiave laica. Ponendosi come fondamento della società civile, inducono ad amare, ad agire eroicamente, a sopportare la miseria e il dolore. Secondo Foscolo la poesia ha la funzione di celebrare e rendere eterni gli ideali e gli uomini che li hanno affermati e difesi nel corso della propria vita. La poesia diventa strumento di educazione morale e civile e permette di realizzare quel mondo di perfezione, armonia e serenità utilizzato dal poeta nei suoi componimenti neoclassici. Tre funzioni fondamentali riconosciute alla poesia:
contribuisce a tramandare il culto degli ideali e dei valori più nobili e profondi
perché nella sua superiore armonia vengono espressi quei supremi valori e nobili ideali che gli uomini sono indotti a coltivare
eleva l’uomo a una sfera ideale appagando il suo bisogno di perfezione e assoluto
Foscolo è al tempo stesso sia neoclassico che preromantico: le due tendenze spesso si compenetrano nella sua opera in una sintesi originale. In lui coesistono un amore nostalgico per l’ideale di bellezza e di armonia (espressione del Neoclassicismo), e una inquietudine profonda dell’animo, in continuo conflitto tra sentimento e ragione (tipica del Preromanticismo). Nei sonetti il linguaggio è aulico (alto), modellato sulla tradizione greco-latina, fa un massiccio ricorso alla mitologia e utilizza l’endecasillabo sciolto
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis sono un romanzo epistolare, composto da una serie di lettere che Jacopo indirizza all'amico Lorenzo Alderani.Nel romanzo sono presenti i temi fondamentali della poetica e del pensiero più maturi di Foscolo: la patria, l'esilio e la brama di libertà; la natura, forza onnipotente; il culto della tomba; l'idealizzazione dell'amore e della bellezza; la concezione materialistica della vita; il suicidio, come scelta di libertà.
+info
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Trama
prima parte
seconda parte
Jacopo si reca a Bologna, poi a Firenze e infine a Milano. Qui incontra il letterato Giuseppe Parini con il quale discute della situazione politica dell'Italia. Diretto in Francia, a Ventimiglia, vagando per la montagna, percepisce con orrore l'onnipotenza della natura e l'esistenza di una legge naturale che impone la supremazia della forza sulla giustizia. Capisce che non ha senso fuggire perciò torna indietro e giunge a Rimini, dove scopre che Teresa ha sposato Odoardo. Si reca allora a Venezia per salutare la madre, e raggiunge i colli Euganei per rivedere Teresa; poi si uccide, dopo aver distrutto tutti i suoi scritti e aver lasciato all'amico Lorenzo Alderani le ultime volontà.
Jacopo dopo il trattato di Campoformio fugge da Venezia, per sottrarsi agli austriaci e si rifugia sui colli Euganei. Qui conosce il signor T*** e le sue figlie, Isabellina e Teresa, promessa sposa, per interesse, ad un nobile, Odoardo. Nonostante la crescente simpatia fra Teresa e Jacopo, il loro amore si rivela irrealizzabile. Il protagonista, quindi, lascia la fanciulla e si reca a Padova per riprendere gli studi, ma dopo poco, torna da Teresa deciso ad assecondare la sua passione. Durante un'assenza di Odoardo, finalmente la bacia . Teresa lo confessa al padre e Jacopo, al ritorno di Odoardo, decide di partire per un lungo viaggio.
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Zurigo
Bologna
Milano
Londra
1798
1802
1816
1817
terza edizione con ritocchi e aggiunte
il romanzo fu ripreso e pubblicato con cambiamenti di contenuto e stile. Ha un taglio maggiormente politico
parzialmente pubblicata ma poi interrota alla XLV lettera per impegni militari e finita da Angelo Sassoni
edizione definitiva divisa in due parti
Poesie
Nel 1803 Foscolo pubblicò a Milano l’edizione definitiva delle sue Poesie che comprendeva:
prende come modello Giuseppe Parini
i modelli furono sia Vittorio Alfieri, sia i poeti greci e latini come Omero, Catullo, Ovido, Orazio e Lucrezio
Le odi
La composizione delle due odi risale agli stessi anni dell'Ortis, da cui però si differenziano per stile e contenuti. I temi fondamentali sono la celebrazione della bellezza femminile e la funzione eternatrice della poesia. Il lessico è aulico e sublime e la sintassi ripropone la struttura elaborata del periodare classico, ampio e solenne
I sonetti
Nel 1802 Foscolo pubblicò ottono sonetti. E' difficile datare queste poesie, riconducibili a un periodo molto tormentato sul piano politico e sentimentale dell'autore. Notevole è la differenza fra i primi sonetti e i sonetti maggiori, composti tra il 1802 e il 1803 a Milano (Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni). In questi ultimi la contemplazione poetica si fa dolente ma composta. Nell’equilibrio classico dei sonetti maggiori, si risolve l’impeto dello spirito romantico del poeta che riesce a condensare i temi più importanti della sua produzione: l’esilio, gli affetti familiari, la bellezza rasserenatrice della natura, la poesia eternatrice, la rievocazione del mondo classico.
Dei Sepolcri
Il carme, nacque in seguito a una discussione tra Foscolo, Ippolito Pindemonte e Isabella Teotochi Albrizzi sull'editto di Saint-Cloud. Quest'ultimo vietava la sepoltura all'interno delle chiese, stabiliva che i cimiteri dovevano trovarsi fuori dalle mura della città e inoltre che le tombe dovevano essere tutte uguali e prive di lapide in modo tale da poter riconoscere l'identità della persona al suo interno.
Dei Sepolcri
la struttura
seconda parte
prima parte
Esaltazione del sepolcro come legale di affetti:il poeta dimostra che il sepolcro assume icompito di tener viva nell'uomo l'illusione di sopravvivere nel ricordo di parenti e amici.
Esaltazione del sepolcro come simbolo della città:Foscolo mette e aconfronto il culto dei morti nelle varie epoche.
Dei Sepolcri
la struttura
quarta parte
terza parte
La celebrazione del sepolcro come ispiratore di poesia eternatrice:Foscolo esata la poesia che tramanda nel tempo la memoria degli eroi che adesso sono sepolti.
Esaltazione del sepolcro come ispiratore di nobili azioni:Foscolo esalta la Basilica di Santa Croce dove riposano le spoglie dei grandi della storia italiana.
Epistolario
Di Foscolo si conservano centinaia di lettere, che accompagnarono la sua esistenza e affiancarono la produzione letteraria delle opere giovanili a quelle della maturità. L'Epistolario fornisce molti dettagli biografici e preziose informazioni sulla stesura delle opere maggiori. Ciò che desta ancora oggi grande interesse è, però, il ritratto spirituale offerto dalle lettere, in un continuo sforzo di autodefinizione di fronte all'interlocutore. Il carattere focoso induceva Foscolo a manifestare idee, emozioni, e continui cambiamenti d'umore. Nell'estensione cronologia dell'Epistolario si registra una straordinaria ricchezza e varietà di motivi. I temi più frequenti che ricorrono nelle lettere sono l'amore di patria, la libertà, l'onore, la bellezza, la funzione eternatrice del sepolcro, il rapporto tra intellettuali e potere. Notevoli per numero e impegno stilistico, sono le lettere d'amore, rivolte alle numerose donne della vita di Foscolo. Accenti di viva emozione emergono soprattutto nelle lettere per Isabella Roncioni e in quelle rivolte ad Antonietta Fagnani. Di grande impatto sono anche le lettere destinate alla madre, Diamantina Spathis.
Quiz
quanto ne sai su Foscolo?
INIZIO
1/5
Dove è nato Foscolo ?
Zante
Milano
Bologna
Giusto!
2/5
Quale tra queste è una delle opere maggiori di Foscolo?
Aiace
L'Epistolario
Dei sepolcri
Giusto!
3/5
Quali elementi usava Foscolo per le sue opere?
Elementi sia Neoclassici che Prepomantici
Elementi Neoclassici
Elementi Preromantici
Giusto!
4/5
Dove e quando fu pubblicata l'edizione definitiva dell'opera "Ultime lettere di Jacopo Ortis"?
Zurigo, 1816
Londra, 1817
Milano, 1802
Giusto!
5/5
L'opera "Dei sepolcri" viene scritta per controbattere cosa?
Il trattato di Campoformio
Leditto di Saint-Cloud
Le tre Grazie
Giusto!
Fine
Lavoro svolto da : Mambelli Alessio Saggioro Micol Zanichelli Asia