Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

Isocrate e Demostene a confronto

Lucia Agata Grasso

Created on December 9, 2023

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Video Tutorial Mobile

Health & medicine video mobile

Retro vintage video mobile

Butterflies video mobile

Isometric video mobile

Basic interactive video mobile

Glitch video mobile

Transcript

IL TRAMONTO DELLA LIBERTÀ

UN "FILOSOFO" E UN POLITICO IN LOTTA PER LE POLEIS
UN FILOSOFO E UN POLITICO IN LOTTA PER LE POLEIS

IL TRAMONTO DELLA LIBERT

359 a.C

349 a.C

Le truppe macedoni invadono le città della penisola calcidica

341 a.C

Alleanza antimacedone con le città dell'Eubea

Ascesa di Filippo II al trono di Macedonia

354 a.C

Filippo II occupa Metone

346 a.C

Pace di Filocrate

338 a.C

Battaglia di Cheronea

DEMOSTENE

IL DIFENSORE DELLA GRECIA

considerato un modello di passione civile e politica: strenua lotta per la libertà del mondo greco.Dalle sue opere si evince il contesto storico in cui opera:

  • un ideale patriottico ormai tramontato;
  • il declino della democrazia ateniese;
  • il crollo della libertà del mondo greco.

384 a.C. Nasce ad Atene

322 a.C.Si toglie la vita in Calauria, dopo essere stato condannato a morte

364 a.C. circa Primo processo, intentato contro i suoi tutori

324 a.C. circa Accusa di corruzione

351 - 348 a.C. Prime orazioni contro Filippo II e l'avanzata macedone

338 a.C. Fine della libertà di Atene

346 a.C. Sostiene la pace di Filocrate

346 - 339 a.C. Tentativi di smuovere l'attenzione pubblica sul pericolo macedone

ISOCRATE

maestro del mondo greco

Fonda una scuola di retorica, con l'obiettivo di creare una nuova classe dirigente che possa applicare l'abilità retorica alla politica, formando una polis che possa essere guida del mondo greco e portare alla "concordia panellenica". Nelle sue opere sostiene il primato intellettuale del mondo greco, il primato educativo della parola e l'importanza dell'insegnamento.

Nasce ad Erchia.

436 a.C.

Fonda una scuola di retorica.

390 a.C.

338 a.C.

Muore a 98 anni.

FINALITà DELL'ORAZIONE

Isocrate e Demostene divergono in vari ambiti a partire dalla finalità dell'oratoria: -Il discorso di Isocrate pone al centro l'uomo e la società. Il suo intento è paideutico. -L'intento di Demostene è invece quello di scuotere l'animo dei lettori, in particolare degli ateniesi, indurli a una battaglia per riconquistare quel prestigio che considerava ormai perso.

"So bene ,o giudici, che è impresa difficile affrontare un dibattito giudiziario, ove sono in gioco tutti i beni contro gente brava a parlare e in grado di confondere le acque, mentre il sottoscritto è assolutamente inesperto di simili contesti, data la giovane età.”Contro Afobo

"La parola è la guida di tutte le azioni e di tutti i pensieri, e tanto più ce ne serviamo quanto più siamo intelligenti" Nicocle

"Perseguire la verità, educare i loro discepoli alla pratica del nostro vivere di cittadini e addestrarli ad acquistarne esperienza, tenendo a mente che è molto meglio avere un'opinione regionevole intorno alle cose utili che una scienza esatta intorno alle inutili." Elena

" Il parlare bene è per noi la prova più sicura del pensare bene, e un discorso conforme alla verità, alla legge, alla giustizia è l'immagine di un animo virtuoso e leale." Nicocle

FILIPPO IL NUOVO ERACLE IN ISOCRATE

Eracle infatti,allorchè vide la Grecia satura di guerre,di discordie e di molti altri problemi,vi pose subito fine ,e ricoinciliò le città tra loro.In questo modo mostrò ai posteri con chi e contro chi bisogna fare guerra.Egli infatti fece una spedizione contro Troia ,che allora era la più potente città dell' Asia, e guidò la guerra in modo totalmente diverso rispetto a quanti in seguito combatterono contro questa stessa città." Filippo -Isocrate,riguardo all'ellenizzazione della figura di Filippo

DEMOSTENE E LA LOTTA CONTRO FILIPPO

Non crediate infatti che la sua posizione attuale sia consolidata per l'eternità ,come si trattasse di un dio, ma tutto questo, per ora ,resta fermo ,non avendo uno sbocco a causa della vostra inerzia:della quale io dico che dobbiamo liberarci ... Guardate, Ateniesi , a che grado di impudenza è giunto: nemmeno vi lascia la scelta se agire o restare inerti ,ma minaccia e insulta, come dicono ,e non è capace di appagarsi di quello che ha già perso ma si espande in continuazione e tutt' intorno ci accerchia,mentre noi,inerti,esitiamo. Filippica I -riguardo alla critica contro l'inerzia politica di Atene ,Demostene E' inutile ripetere che all'inizio Filippo era un nanerottolo ed ora è un gigante ....Piuttosto vedo che tutti ,a cominciare da voi, hanno concesso a lui quel privilegio che è stato sempre, in passato, l'origine di tutti i conflitti in Grecia .Quale? fare quello che vuole, depredare i Greci uno ad uno, aggredire le città ed asservirle. Filippica III -riguardo al doppio gioco del re ,Demostene
La concordia panellenica e l'egemonia di Atene nei testi di Isocrate e Demostene
"I vostri antenati (...) preferirono abbandonare la loro terra ed affrontare qualunque pericolo, compiendo le imprese che tutti vogliono rievocare." Filippica II

- Demostene, riguardo alle virtù degli antichi abitanti di Atene e al glorioso passato della città

"Tutto questo, per ora, resta fermo, non avendo uno sbocco a causa della vostra inerzia." Filippica I

- Demostene, riguardo all'inerzia del governo ateniese

"Né è possibile che i Greci ritrovino la concordia se non rendiamo comuni vantaggi e pericoli." Panegirico

- Isocrate, riguardo al concetto e alla finalità della concordia panellenica

Demostene, riguardo alla necessità (strettamente politica) di un'alleanza panellenica:"Mandiamo ambasciatori a illustrare questi argomenti, dovunque, nel Peloponneso, a Rodi, a Chio (...), affinché, se riuscirete a convincere gli altri, li abbiate partecipi dei vostri rischi e delle vostre spese, in caso di necessità." Filippica III

Isocrate, riguardo alla dannosità dell'imperialismo ateniese: "Questa (l'impero marittimo) è la causa del disordine attuale e della decadenza della democrazia (...), la causa insomma di quasi tutti i mali di cui soffriamo e che procuriamo agli altri." Sulla pace

SULLA PACE

ISOCRATE

DEMOSTENE

Orazione deliberativa a favore dell'opportunità di stipulare una pace momentanea con Filippo a fini strategici

Affermazione della necessità per Atene di rinunciare alla politica imperialistica come condizione di pace di concordia

Il fatto di poter prevedere chiaramente tutto ciò meglio degli altri, non l'attribuirò, o Ateniesi, a una mia speciale abilità e non me ne farò un vanto;

“Vivere secondo giustizia non è solo corretto, ma anche conveniente per il presente e per il futuro”

Io vedo bene, o Ateniesi, che la situazione presente è molto difficile e complicata, non solo perché molto già abbiamo perduto per la nostra trascuratezza e nessun vantaggio ci può portare il pronunciare degli ornati discorsi su tale argomento; ma anche perché neppure sulle altre questioni e nemmeno su un singolo punto siamo tutti d'accordo nel giudicare ciò che sia veramente utile: gli uni infatti pensano in un modo, gli altri in un altro. Tutti gli altri uomini, infatti, sono soliti deliberare prima che gli avvenimenti precipitino; voi, invece, quan-do tutto è avvenuto.

"I nostri antenati consegnarono ai discendenti una città floridissima e la lasciarono un'immortale ricordo della loro virtù. Quindi facile capire due cose: primo, che la nostra terra è in grado di nutrire gli uomini migliori del mondo, secondo, che il cosiddetto impero, in reatà un flagello, ha la caratteristica naturale di rendere peggiori quanti lo possiedono."

Lo stile

Demostene

Isocrate

Demostene punta invece ad esaltare il pathos del discorso tenendo viva l'attenzione dell'uditorio e ricorrendo all'ironia e alla parenesi. Inoltre il lessico é comune: rifiuta le parole ricercate o arcaiche. Il discorso appare ricco di forme verbali, caratteristica che costituisce lo specchio di una prosa fatta principalmente di azioni.

Isocrate possiede un'ossessione per la forma, articola il pensiero in periodi ampi e utilizzando particolari strutture sintattiche.I suoi discorsi devono persuadere coinvolgendo a livello logico-intellettuale il lettore sostenendo così il ragionamento senza però suscitare stupore.

Realizzato da: Rinaldi Riccardo Gullo Elisa Grasso Lucia Agata Brancato Elisa Parisi Giulia