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Marco Aurelio - A se stesso

C.M.

Created on December 6, 2023

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Transcript

MArco aurelio

A se stesso

Incipie

I; 14 Da Severo (filosofo) ho appreso: l’amore per la famiglia, per la verità e per la giustizia […]; l’aver concepito l’idea di uno Stato democratico, fondato sull’uguaglianza e sulla libertà di parola; l’idea di una monarchia che rispettasse sopra ogni cosa la libertà dei sudditi. E, ancora da lui, il culto costante e fermo della filosofia; la disposizione a fare il bene, la più grande liberalità e l’ottimismo; la fiducia nell’affetto degli amici; la franchezza verso quanti avessi occasione di rimproverare.

I; 16 Da mio padre (il padre adottivo Antonino Pio) ho appreso: la mitezza e la perseveranza irremovibile nelle decisioni prese solo dopo attento esame, l’indifferenza verso quelli che sono considerati onori; l’amore per il lavoro e l’assiduità; la disponibilità a dare ascolto a chi fosse in grado di contribuire al bene comune; il desiderio di distribuire imparzialmente a ciascuno secondo il suo merito; l’abilità nel distinguere dove occorresse la severità e dove l’indulgenza […], la cura incessante di tutto quanto fosse necessario ai bisogni dell’impero.

II; 5 Abbi cura di compiere ogni istante con fermezza, da vero romano e da vero uomo, ciò che stai facendo, con scrupolosa serietà priva d’ostentazione, con diligenza, libertà e giustizia; e lìberati da tutte le altre preoccupazioni. E te ne libererai, se compirai ogni tua azione come se fosse l’ultima della tua vita.

III; 7 Non considerare mai utile per te ciò che possa un giorno costringerti a mancare alla parola data, a rinunciare alla tua dignità, a odiare, a sospettare, a maledire, a simulare, a desiderare cose che debbano essere nascoste da muri e tende.

III; 12 Se compi le azioni che ti si presentano al momento seguendo la retta ragione, con impegno, con energia, con gentilezza, senza distrazioni, ma preservando la tua anima costantemente pura, come se dovessi restituirla da un momento all’altro; se ti attieni a questo, senza aspettarti nulla e senza nulla fuggire, ma accontentandoti di agire sempre in armonia con la natura e di essere coraggiosamente sincero in ogni tua parola, tu vivrai felice. E non v’è nessuno che possa impedirtelo.

IV; 3 Alcuni vanno alla ricerca di luoghi in cui ritirarsi, in campagna, al mare o sui monti, e anche tu hai l’abitudine di desiderare ardentemente tutto questo. Però è quanto mai sciocco, dato che puoi, in qualunque momento tu voglia, ritirarti in te stesso. Perché in nessun luogo più tranquillo e calmo della propria anima ci si può ritirare; soprattutto se si hanno dentro di sé princìpi tali che, al solo contemplarli, si acquista una perfetta serenità. E con serenità non intendo altro che ordine interiore. […] Sarà forse un semplice desiderio di gloria a distrarti? Considera allora la rapidità con cui l’oblio avvolge tutte le cose; l’abisso del tempo infinito, del prima e del poi; la vanità della fame, l’incostanza e la leggerezza di chi ha l’aria di applaudirti; lo spazio angusto in cui è confinata la tua fama. Perché la terra intera non è che un punto, di cui il luogo che tu abiti non è che una frazione.

IV; 18 Quanto tempo libero guadagna chi non sta a guardare che cosa il suo vicino abbia detto o fatto o pensato, ma si occupa solo delle proprie azioni, perché possano essere giuste e sante, o in armonia con la condotta di chi è buono, non badare a un cattivo carattere, ma corri dritto al traguardo senza distrarti.

IV; 49 Sii come lo scoglio su cui si infrangono incessantemente i flutti. Saldo, immobile, e intorno ad esso finisce per placarsi il ribollire delle acque. “Me infelice, perché mi è capitata questa disgrazia!” Nient’affatto. Al contrario: “Me felice, perché, malgrado la disgrazia che mi è capitata, continuo imperterrito, non abbattuto dal presente, né spaventato dal futuro”.

V; 9 Non ti infastidire, non ti perdere d’animo, non ti irritare se in ogni tua azione non riesci a comportarti secondo retti princìpi; piuttosto riparti daccapo, se hai fallito, e considerati soddisfatto se la tua condotta risulta, almeno in buona parte, degna di un uomo.

VI; 19 Se qualcosa ti riesce difficile da realizzare, non pensare che sia umanamente impossibile; ma pensa piuttosto che se una cosa è possibile e appropriata all’uomo, deve essere raggiungibile anche a te.

VI; 21 Se qualcuno può contestarmi e dimostrare che le mie opinioni o le mie azioni sono scorrette, sarò felice di cambiare, perché ciò che io cerco è la verità, che non ha mai fatto danno a nessuno; mentre fa un danno a se stesso chi persevera nel proprio errore e nella propria ignoranza.

VI; 30 Mantieniti quindi semplice, onesto, integro, riservato, schietto, amante della giustizia, pio, benevolo, affettuoso, risoluto nel compiere il tuo dovere.

VI; 48 Ogni volta che vorrai rallegrarti, pensa ai pregi di coloro che ti vivono accanto: l’energia dell’uno, ad esempio, o la riservatezza dell’altro, o la generosità di un terzo, e così via. Nulla, infatti, rallegra tanto l’animo come gli esempi delle virtù che brillano nel carattere delle persone con cui viviamo.

XII; 4 Mi sono spesso meravigliato di come ognuno ami se stesso più di tutto eppure, su se stesso, tenga il proprio giudizio in minor conto di quello altrui. […] Così abbiamo più rispetto per tutto ciò che i nostri vicini pensano di noi, di quanto non ne abbiamo per noi stessi.