(Milano, 7 marzo 1785 - Milano, 22 maggio 1873)
ALESSANDROMANZONI
La vita
Nasce nel 1785 a Milano (città importante nelle sue opere) e studia dai padri somaschi e barnabiti. Nel 1805 si trasferisce dalla madre a Parigi ove nel 1808 sposa Enrichetta Blondel. Nel 1810 si converte al cattolicesimo e torna a Milano. Gli anni '20 e '30 sono per lui i più produttivi: dal 1830 si dedica intensamente allo studio e revisiona i Promessi Sposi. Nel 1861 diviene senatore del neonato Regno d'Italia e muore nel 1873.A differenza di Leopardi, Manzoni, secondo lo stile e la consuetudine degli artisti romantici, viaggia in Europa ed intreccia rapporti con intellettuali del più ampio contesto europeo.
Pensiero
I Promessi Sposi
Un romanzo storico
Un romanzo storico è un lungo racconto in prosa che narra un'unica vicenda verosimile, ambientata in una precisa epoca storica del passato (la Lombardia del 1600) nella quale personaggi famosi fanno da sfondo ad altri più umili (Renzo e Lucia, i protagonisti).
Fasi di scrittura
Il Manzoni modifica diverse volte il Romanzo nelle varie edizioni:
1821
Prima stesura di "Fermo e Lucia".
1827
"ventisettana", modifica della trama e del racconto.
Utile
Interessante
1840
Vero
"quarantana", modifica della lingua, si passa dal toscano letterario di Dante e Petrarca al fiorentino medio parlato, una lingua "viva" e non più quella degli intelletuali toscani: il Manzoni deve promuovere l'unità dell'Italia anche con la lingua.
Curiosità
Il romanzo è interessante per i lettori perché scritto in modo da essere capito anche dai meno colti con un contenuto che attragga il lettore e appassioni la letture. Così Manzoni assicura al romanzo un'ampia divulgazione che veicoli anche un messaggio: così la necessità della liberazione dagli occupanti austriaci può arrivare a chiuque legga il libro
- Probabilmente il vero padre non è il conte Manzoni... ma Giovanni Verri!- Manzoni si converte al Cattolicesimo dopo le nozze con Enrichetta Blondel e una profonda meditazione. Durante la festa per le nozze di Napoleone scopre di soffrire di agoràfobia (lett. "Fobia della piazza/folla"), e rifugiandosi in una chiesa, ha un intenso momento di preghiera che lo porta a fare il passo decisivo verso la fede. - Per iniziare il Romanzo Manzoni riporta un falso manoscritto del ' '600 che racconta di Renzo e Lucia e che vuole "continuare" (espediente letterario che fonda la storicità dell'opera) - Oltre al romanzo Manzoni ha scritto delle tragedie come l'Adelchi (nobile longobardo) e il conte di Carmagnola, oltre agli Inni Sacri e alle Odi Civili (marzo 1821) scritte durante gli anni '20-'30.
Il pensiero
Avere un nonno illuminista (Cesare Beccaria), essere formato in un ambiente come quello dei Padri Somaschi e Barnabiti ed intrecciare rapporti con Foscolo e Monti (neoclassici) ha reso il Manzoni un intellettuale aperto, affine, in questo, alla corrente di pensiero del celebre nonno; il viaggio culturale in Francia e la relativa conversione al cattolicesimo fanno intravedere in lui uno spirito romantico: in lui vediamo un romantico "anomalo", non "puro" come Goethe o altri autori stranieri, un punto di contatto tra le due correnti, l'illuminismo e il romanticismo
Il Romanzo è utile per Manzoni perché con esso riesce a esprimere le sue idee e a fare capire in modo implicito - per evitare la censura - la necessità di insorgere contro gli Austriaci e unificare l'Italia: scrivere di una Lombardia sotto occupazione della Spagna (e non dell'Austria come nella contemporaneità di Manzoni) evrebbe più facilmente aggirato la censura.
Manzoni ha lo "scrupolo del vero": prima di scrivere il Romanzo studia affinché ciò che è raccontato sia verosimile e parla di Renzo e Lucia come due umili popolani perfettamente calati nell'ambientazione del '600 senza finzioni o forzature letterarie. Rappresenta la realtà umile e quotidiana così com'è e in modo serio e profondo al tempo stesso. Manzoni dà dignità al reale e al quotidiano perchè attraversati dalla Provvidenza
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(Milano, 7 marzo 1785 - Milano, 22 maggio 1873)
ALESSANDROMANZONI
La vita
Nasce nel 1785 a Milano (città importante nelle sue opere) e studia dai padri somaschi e barnabiti. Nel 1805 si trasferisce dalla madre a Parigi ove nel 1808 sposa Enrichetta Blondel. Nel 1810 si converte al cattolicesimo e torna a Milano. Gli anni '20 e '30 sono per lui i più produttivi: dal 1830 si dedica intensamente allo studio e revisiona i Promessi Sposi. Nel 1861 diviene senatore del neonato Regno d'Italia e muore nel 1873.A differenza di Leopardi, Manzoni, secondo lo stile e la consuetudine degli artisti romantici, viaggia in Europa ed intreccia rapporti con intellettuali del più ampio contesto europeo.
Pensiero
I Promessi Sposi
Un romanzo storico
Un romanzo storico è un lungo racconto in prosa che narra un'unica vicenda verosimile, ambientata in una precisa epoca storica del passato (la Lombardia del 1600) nella quale personaggi famosi fanno da sfondo ad altri più umili (Renzo e Lucia, i protagonisti).
Fasi di scrittura
Il Manzoni modifica diverse volte il Romanzo nelle varie edizioni:
1821
Prima stesura di "Fermo e Lucia".
1827
"ventisettana", modifica della trama e del racconto.
Utile
Interessante
1840
Vero
"quarantana", modifica della lingua, si passa dal toscano letterario di Dante e Petrarca al fiorentino medio parlato, una lingua "viva" e non più quella degli intelletuali toscani: il Manzoni deve promuovere l'unità dell'Italia anche con la lingua.
Curiosità
Il romanzo è interessante per i lettori perché scritto in modo da essere capito anche dai meno colti con un contenuto che attragga il lettore e appassioni la letture. Così Manzoni assicura al romanzo un'ampia divulgazione che veicoli anche un messaggio: così la necessità della liberazione dagli occupanti austriaci può arrivare a chiuque legga il libro
- Probabilmente il vero padre non è il conte Manzoni... ma Giovanni Verri!- Manzoni si converte al Cattolicesimo dopo le nozze con Enrichetta Blondel e una profonda meditazione. Durante la festa per le nozze di Napoleone scopre di soffrire di agoràfobia (lett. "Fobia della piazza/folla"), e rifugiandosi in una chiesa, ha un intenso momento di preghiera che lo porta a fare il passo decisivo verso la fede. - Per iniziare il Romanzo Manzoni riporta un falso manoscritto del ' '600 che racconta di Renzo e Lucia e che vuole "continuare" (espediente letterario che fonda la storicità dell'opera) - Oltre al romanzo Manzoni ha scritto delle tragedie come l'Adelchi (nobile longobardo) e il conte di Carmagnola, oltre agli Inni Sacri e alle Odi Civili (marzo 1821) scritte durante gli anni '20-'30.
Il pensiero
Avere un nonno illuminista (Cesare Beccaria), essere formato in un ambiente come quello dei Padri Somaschi e Barnabiti ed intrecciare rapporti con Foscolo e Monti (neoclassici) ha reso il Manzoni un intellettuale aperto, affine, in questo, alla corrente di pensiero del celebre nonno; il viaggio culturale in Francia e la relativa conversione al cattolicesimo fanno intravedere in lui uno spirito romantico: in lui vediamo un romantico "anomalo", non "puro" come Goethe o altri autori stranieri, un punto di contatto tra le due correnti, l'illuminismo e il romanticismo
Il Romanzo è utile per Manzoni perché con esso riesce a esprimere le sue idee e a fare capire in modo implicito - per evitare la censura - la necessità di insorgere contro gli Austriaci e unificare l'Italia: scrivere di una Lombardia sotto occupazione della Spagna (e non dell'Austria come nella contemporaneità di Manzoni) evrebbe più facilmente aggirato la censura.
Manzoni ha lo "scrupolo del vero": prima di scrivere il Romanzo studia affinché ciò che è raccontato sia verosimile e parla di Renzo e Lucia come due umili popolani perfettamente calati nell'ambientazione del '600 senza finzioni o forzature letterarie. Rappresenta la realtà umile e quotidiana così com'è e in modo serio e profondo al tempo stesso. Manzoni dà dignità al reale e al quotidiano perchè attraversati dalla Provvidenza