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Power point arte

Angelica _

Created on December 4, 2023

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DONATO BRAMANTE

Donato Bramante è ricordato come pittore prospettico, buon conoscitore dell’antico e architetto colto e aggiornato.

BRAMANTE A MILANO Una prestigiosa architettura bramantesca a Milano è la tribuna della chiesa di Santa Maria delle Grazie: una struttura a pianta centrale che comprende anche il presbiterio e il coro dei monaci. Probabilmente ci fu un contributo progettuale da parte di Leonardo Da Vinci. Le forme dell’edificio ecclesiastico erano quelle tradizionali del Quattrocento milanese.

BRAMANTE A ROMA L’impresa artistica più importante di Bramante è la ricostruzione della basilica costantiniana di San Pietro, con l’intento di farne il proprio mausoleo. La basilica necessitava da molto tempo di un adeguamento funzionale: Bramante doveva reimpostare la struttura della basilica, senza spostare la tomba di Pietro. Il suo progetto ci è giunto attraverso dei documenti, che ci hanno fatto ipotizzare che l’architetto avesse proposto un edificio a pianta centrale dominato da un’enorme cupola.

tribuna della chiesa di Santa maria delle grazie

Come si può vedere anche dalla pianta, egli concepisce la tribuna come uno spazio cubico, culminante con una grande cupola emisferica, a 16 spicchi. Il risultato del suo progetto è uno spazio armonioso, la cui fusione tra i volumi è ottenuta mediante la decorazione, realizzata a graffito o a leggero rilievo. La decorazione esterna della tribuna include motivi classici, è ricca e policroma.

RINASCIMENTO MATURO

A partire dal Quattrocento, in Italia, e in particolar modo a Firenze, inizia la fase culminante dell’esperienza artistica rinascimentale. Giorgio Vasari è il primo a delimitare la fare del Rinascimento maturo, definendola “Maniera moderna”, seguito da Bramante, Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Tiziano e molti altri artisti, di cui elogia l’”invenzione” e la loro versatilità nel passare dalla pittura alla scultura e all’architettura. Questo periodo è caratterizzato da una grande libertà interpretativa e da un’accresciuta capacità di conferire naturalezza alle forme. Vasari contrappone la dolcezza dei contorni e degli sfumati e la gradualità dei passaggi tonali. Inoltre, è importante l’abilità degli artisti di variare tipi umani, per fisionomia e atteggiamenti.

Leonardo da vinci

Leonardo ha rivoluzionato l'arte rinascimentale attraverso la sua abilità nel rendere il realismo anatomico, la prospettiva e l'illuminazione nei suoi dipinti. Il suo capolavoro è stato l’Ultima cena

Frequenta dal 1469 la poliedrica bottega del Verrocchio, dove apprende diverse tecniche artistiche, studia la geometria, la matematica e la scienza prospettica, ed è qui forse che inizia ad utilizzare il libro di bottega. Nel 1489 si trasferisce poi a Milano al servizio di Ludovico il Moro. Si occpua di pittura, architettura,scultura e ingegneria. Rientra poi a Firenze nel 1501 dve inizia a comporre la Gioconda.

L'ULTIMA CENA

L’Ultima cena occupa una parte del refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. Scartata la consueta tecnica di affresco, Leonardo sperimenta una nuova tecnica a secco, tecnica che si rivelò poco resistente al tempo.

Leonardo rivoluziona l’iconografa tradizionale scegliendo di raffiguare il momento in cui Gesù annuncia agli apostoli il tradimento di Giuda. Al centro domina la figura di Cristo che allarga le braccia, formando uno schema piramidale. I dodici apostoli, uniti a gruppi di tre, comunicano il loro turbamento di fronte alle parole di Gesù con gesti, sguardi ed espressione dei volti. Il primo gruppo di destra sembra interloquire più direttamente con Cristo.

Amplia illusionisticamente le linee delle pareti, illuminandole con delle fonti di luce poste sul lato sinistro della sala. Le linee di fuga che convergono nella testa di Cristo, illuminata dalla luce proveniente dalla finestra, sottolineano l’importanza del soggetto. L’artista non vuole solo caratterizzare ogni apostolo con un aspetto somatico e un carattere diverso, ma vuole anche mostrare le diverse reazioni rispetto alla situazione in cui si trovano. L’artista intende rappresentare i sentimenti e le passioni attraverso l’ espressività e i gesti.

Leonardo crea una costruzione unitaria grazie alla costruzione prospettica e all’attenzione al rapporto tra luce e illusione prospettica e spaziale.

A sinistra, tra Pietro e Giovanni, compare il traditore Giuda.

Salta immediatamente all’occhio la figura di Gesù, che benedice il pane e il vino. È affiancato dagli apostoli seduti a un tavolo.

IL DAVID

Decisa la torsione del capo con sguardo concentrato come se stesse scrutando il nemica davati a sé

Alla ricerca della bellezza, si da come risultato la statuaria maschile nuda e stante di Michelangelo Buonarroti che, nel 1501, scolpisce il David, scultura collocata all'ingresso di Palazzo Vecchio, in segno di virtù e coraggio. Con la scultura mette in mostra le sue conoscenze riguardo l'anatomia grazie ai suoi studi sui cadaveri.

le mani sono molto grandi riflettono caratteristiche fisiche proprie della pubertà.

Utilizza lo schema della ponderazione ripreso dai modelli classici, qui si ha una postura in cui il peso è totalmente caricato su una gamba mentre l'altra è in tensione con il tallone alzato.

RAFFAELLO SANZIORaffaello Sanzio è il pittore più famoso del Rinascimento: nella sua breve vita realizzò centinaia di quadri, affreschi e opere architettoniche in cui emerge la sua ossessione per la perfezione, una ricerca assidua e continua dell'ideale di bellezza femminile che riuscirà a raggiungere negli ultimi anni della sua vita. La sua formazione, oltre che sul suo talento, si basa sullo studio dei modelli antichi, a cui fa un chiaro riferimento in quasi tutte le sue opere.

Raffaello realizza più di una decina di dipinti con il tema della madonna col bambino, tutti diversi.

Ci è pervenuta la Belle jardinière, la quale ha un gruppo di figure che forma una struttura piramidale: Maria, chinandosi in avanti, sembra voler proteggere maternamente Gesù. La composizione è ben studiata: il nostro sguardo è diretto verso Maria, posta al centro, e al tempo stesso dà rilievo anche alla figura di San Giovannino, ma nel gioco di sguardi prevale il legame madre-figlio

Invece, nella Madonna Bridgewater, dove abbiamo solo due figure dalle posture complesse, prevalgono i riferimenti a Michelangelo, visibili particolarmente nella massiccia figura di Gesù che volge lo sguardo alla madre, mentre sembra che si allontani.

MICHELANGELO BUONARROTI

Dalla personalità tanto geniale quanto irrequieta, il suo nome è legato ad alcune delle più maestose opere dell’arte occidentale, tra cui la Cappella Sistina, rappresentazione del Giudizio universale

La Cappella Sistina è una struttura a base rettangolare coperta da una volta a botte ribassata, nelle cui intersecazioni con le vele si formano lunette. Sotto le sei lunette per ciascun lato troviamo le finestre ad arco, unica fonte di luce per l'ambiente. È stata costruita in sostituzione alla precedente cappella Palatina. La decorazione delle pareti di articola in tre registri sovrapposti. Nella parte centrale è presente un parallelismo tra Antico (Storie di Mosè) e Nuovo (Storie di Cristo) Testamento: l’obiettivo è quello di rappresentare la continuità della legge divina attraverso le Tavole della Legge date da Dio a Mosè.

LA VOLTA DI MICHELANGELOMichelangelo ebbe il compito di decorare la volta della cappella Sistina, e creò una composizione con centinaia di figure. Al centro ci sono nove storie tratte dal libro della Genesi: le prime tre riguardano l’origine dell’universo; altre tre riguardano l’uomo; le ultime tre compare Noè. È di un’evidente importanza il tema del male e della punizione divina. Vediamo poi rappresentati gli Ignudi, 20 figure maschili nude; i troni con i Profeti e le Sibille; gli Antenati di Gesù.

LA SCUOLA VENETA E I SUOI INFLUSSI

Giorgione

Albrecht Durer

La scuola veneta si allontana dalla “Maniera moderna” della scuola tosco-romana. In primo luogo il colora era considerato il metto pittorico per eccellenza, che permise a pittori come Giorgione e Tiziano di rivoluzionare il metodo pittorico. Per una committenza aristocratica e colta, inoltre, si crearono nuovi temi, come il paesaggio bucolico o il nudo femminile, con valenza allegorica ed erotica.

Lorenzo Lotto

Tiziano Vecellio

Correggio

GIORGIONE

Giorgione lasciò un segno profondo in pittura, attraverso la raffigurazione e l'attenzione riservata al paesaggio, come nella Tempesta, e fu anche considerato il primo pittore di genere, per opere come il Concerto campestre, che non è inserito in nessun tipo di contesto religioso o allegorico. Giorgione dipingeva senza usare una griglia disegnativa e senza avvalersi di un precostituito supporto per i chiaroscuri, procedeva liberamente alla creazione delle forme. Giorgione vedeva il paesaggio come “luogo poetico”, in cui avviene la fusione tra uomo e natura. Per esaltare questa fusione sfrutta la composizione, la rappresentazione del cielo, l’accordo cromatico.

Un esempio di opera che esprime perfettamente queste innovazioni è l’Adorazione dei pastori, dove le figure sacre e i pastori sono collocate lateralmente nell’opera, di fronte a una grotta (non più a una capanna), perfettamente inserite nel paesaggio. Quest’ultimo, attraverso anche i raggi del sole del tramonto, diventa protagonista del dipinto, insieme al gruppo di figure.

IL TEMA DELLA BELLEZZA

Il tema della bellezza per Giorgione viene espresso attraverso ritratti femminili a mezza figura, caratterizzati da un fascino sensuale. Un esempio è il Ritratti di donna (Laura): Laura indossa un mantello rosso bordato di pelliccia che lascia intravedere il seno destro, cinto da un velo trasparente. Sullo sfondo vediamo rami di alloro (simbolo di castità). Il ritratto può essere interpretato come allegoria del matrimonio. Il velo bianco simboleggia la sposa, mentre un seno coperto e uno scoperto indicano rispettivamente pudicizia ed erotismo.

TIZIANO VECELLIO Tiziano Vecellio è uno dei protagonisti della pittura rinascimentale europea del Cinquecento, nonché considerato uno dei più grandi artisti della storia dell'arte. Esponente della pittura tonale e della scuola veneta. Influenzò fortemente gli artisti sia contemporanei che posteriori a lui. Sua grande capacità fu quella di rendere la figura umana in un’azione dinamica, coinvolgendo l’osservazione nell’azione rappresentata. Un’altra caratteristica della sua pittura è la profonda unione tra le figure e il paesaggio agreste.

Opera importante di Vecelli è il Concerto campestre, dove è rappresentato un suonatore di liuto vestito di rosso, che si rivolge a un pastore seduto accanto a lui. Il primo simboleggia la poesia lirica, il secondo la poesia pastorale. Le due figure sono affiancate da donne nude, forse due muse. Quest’opera è dunque una complessa allegoria sui temi della musica e della poesia.

Amor sacro e Amor profano è un dipinto a tema mitologico, interpretato come allegoria dell’amore coniugale, basato su tre gradi: amore carnale (rappresentato dal cavallo sul sarcofago); amore umano (rappresentato dalla Venere terrena vestita di bianco); amore divino (rappresentato dalla Venere celeste, nuda). Vediamo inoltre la figura di cupido che, con ma mano immersa nella fontana, sembra agitare le acque unendo le forme di amore umano e divino (come nel legame matrimoniale).

Differenze tra la Venere di Urbino di Tiziano e la Venere dormiente di Giorgione

La Venere di Giorgione dorme immersa nella natura, inconsapevole dello sguardo dell'osservatore, non vi è, quindi, un dialogo con lo spettatore.

La Venere di Urbino riprende l'iconografia della Venere di Giorgione, notiamo alcune differenze: la Venere di Tiziano è ritratta in un ricco interno e si rivolge allo spettatore in maniera diretta, tenendo una mano sul pube. Vi sono inoltre alcuni elementi simbolici come il cagnolino ai piedi della dea e della piantina di mirto sulla finestra (simboli di fedeltà), le due inservienti che estraggonno abiti da un cassone, spesso portato in dote dalle spose contenente un dipinto di una figura femminile nuda (simbolo di fecondità).

CORREGGIO

Di Antonio Allegri, detto il Correggio, abbiamo poche nformazioni: nel suo soggiorno a Mantova rimane affascinato dalle realizzazioni di Mantegna, a Milano dalle opere di Leonardo e a Rome dove studia gli affreschi di Michelangelo e Raffaello. Compone due importanti pale d'altare private: La Notte e Il Giorno. Negli ultimi anni di vita si dedica ai dipinti a soggetto profano, mitologico e allegorico.

La Notte è stata realizzata per la chiesa di San Prospero a Reggio Emilia. La scena si compone in due momenti: la Natività e l'Adoirazione dei pastori, il fulcro della composizione è il Bambino dalla quale irradia la luce divina abbagliante alla quale solo la Vergine è ingrado di contemplare. la Natività è ambientata in una stalla costruita sulle rovine di un tempio pagano. Troviamo tratti innovativi come: la composizione asimmetrica, l'uso della luce e dei colori; le pose e espressioni dei personaggi.

MANIERISMO TRA FIRENZE E ROMA

la fase iniziale del manierismo si colloca a Firenze un autore che caratterizza questa nuova fase è Andrea del Sarto che realizza la pala d'altare: Madonna delle Arpie. La Vergine è in piedi su un piedistallo, al suo fianco vi sono San Francesco e San Giovanni Evangelista, e ai suoi piedi duo angioletti impauriti che si aggrappano a lei. Il nome dell'opera si deve alle figure scolpite sul piedistallo: le arpie (simbolo di sciagure). Vi sono sia tratti riconducibili a Leonardo o Raffaello, come: l'equilibrio compositivo, i cololri accesi delle vesti, lo sfumato, il chiaroscuro dei volti e il contrapposto delle pose.

SPAZI E ARCHITETTURA DEL MANIERISMO

I più importanti architetti del periodo sperimentano soluzioni spaziali che si allontananop dal sistema di regole architettoniche del primo Rinascimento. A Firenze Cosimo I predispone la sistemazione urbanistica e architettonica delle sedi nevralgiche del potere, fu,ad esempio, Palazzo Vecchio a subire sostanziali trasformazioni. Egli decide, infatti di trasferire la sua residenza a Palazzo Vecchio dal palazzo Medici, con lavori di ristrutturazione per adeguare l'edificio a nuova residenza ufficiale, il lavoro venne affidato a Giorgio Vasari, uno dei maggiori rappresentanti del Manierismo di corte. Tra i lavori di Vasari notiampo anche lo studiolo di Francesco I e gli Uffizi

Nel 1525 il marchese di Mantova Federico II di Gonzaga affida a Giulio Romano il compito di realizzare una villa suburbana sull'isola di Tejeto, separata dalla città, egli progetta una residenza basandosi sui canoni delle domus antiche

PALAZZO TE A MANTOVA

Gli ambienti residenzialoi sono distribuiti su un piano nobile a mezzanino, si aprono su un ampio cortile centrale, in asse a quest'ultimo si trova il giardino chiuso da un corpo basso destinato alle scuderie e sul lato orientale un'esedra. L'esterno è realizzato come un palazzo cittadino: le facciate presentano un paramento murario in bugnato rustico, realizzato a stucco. L'artista applica il principio della varietas per rendere ogni parte diversa ma amonicamente unita, in modo da coinvolgere lo spettatore. La facciata verso il giardino si apre su due vasche d'acqua.

Per la decorazione interna l'artista idealizza un'equipe di maestranzze per realizzare i disegni e indicazioni, vi sono infatti stanze che esaltano la ricchezza del casato: sala dei Cavalli; la sala di Amore e Psiche; la sala dei Giganti.

CLASSICISMO E NATURALISMO DEL PRIIMO 600

I CARRACCI

Si ha il ritorno al vero, ovvero il nuovo interesse per il naturalismo, la pittura del vero e l'applicazione delle regole classiche. Emerge un gruppo di artisti bolognesi, i Carracci: Annibale, il fratello Agostino e il cugino Ludovico. I tre svolgono, in un primo momento, insieme il loro lavoro a Bologna, ma crebbero anche sotto l'aspetto personale. Fondano l'Accademia del Disegno, chiamata "Accademia degli Incamminati", fondando il loro insegnamento sulla fedele riproduzione del vero attraverso il disegno.

Incanti notturni di Medea

CARAVAGGIO

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, nasce a Milano dove impara a riservare attenzione al mondo della natura e alla realtà della vita quitidiana, dall'opera di Leonardo tare la ricerca sui "moti dell'animo", mentre dalla scuola veneta impara ad avere sensibilitrà per la resa della luce e del colore. Si reca poib a Roma dove entra nella bottega di Giuseppe Cesari detto il Cavalier d'Arpino.

LA CAPPELLA CERASI

CROCIFISSIONE DI SAN PIETRO

CONVERSIONE DI SAN PAOLO

ASSUNZIONE DELLA VERGINE (Annibale Carracci)

Viene mostrato il martirio di colui che ha fondato la Chiesa di Cristo, crocifisso a testa in giù. La composizione è impostata su due linee diagonali che si incrociano, la luce arriva dall'alto su sfondo scuro, tipico dei dipinti caravaggeschi. La luce diagonale evidenzia le rughe, vene e pieghe della pelle, accentuandone il realismo. Si può notare la tensione muscolare di coloro reggono, faticosamente, la croce.

Viene raffigurato il momento della chiamata di Paolo, la prima versione del dipinto rappresentava Dio9 Padre trattenuto da un angelo mentre si scaglia sul futuro apostolo, nella seconda scompare la forma terrena di Dio e si manifesta come una luce molto intensa, Saulo, riverso a terra, accoglie la rivelazione a braccia aperte e occhi chiusi. il cavallo viene posizionato nello spazio lascisato dall'apertura delle braccia

La Madonna sale in cielo circondata dagli angeli, con braccia aperte e gli occhi rivolti verso l'alto, la quale bellezza viene idealizzata. Circondata dagli apostoli, che hanno atteggiamenti diversi. Riprende pose e espressioni naturali. Attraverso l'immagine verosimile, lo spettatore può convincersi della verità del tema. Il dipinto presenta uno schema piramidale, con al vertice la Vergne e alla base i due apostoli.

BAROCCO

Il Barocco è il periodo che si sviluppa a Roma all'inizio del 600, il termina era utilizzato nella filosofia medievale per indicare un ragionamento confuso e impuro, ma potrebbe derivare anche dal portoghese barrueco o dallo spagnolo barroco. Venne utilizzato per la prima volta dai critici del XVIII secolo per identificare, negativamente, l'arte e gli artisti del Seicento lontani dal Classicismo. Il Barocco veniva visto infatti come un'arte bizzarra ed eccentrica, quindi, una degenerazione del gusto classico. Solo alla fine dell'Ottocento venne rivalutata. Notiamo: Gian Lorenzo Bernini Nato a Napoli, poi trasferitosi a Roma, diventa artista prediletto di papa Urbano VIII,che gli affida aluni incarichi architettonici. Realizza la Fontana dei fiumi a piazza Navona, affidatagli da papa Innocenzo X. Realizza, infine, per papa Alessandro VII la sistemazione architettonica di piazza San Pietro.

Piazza San Pietro

Si tratta di uno dei luoghi più importanti della cristianità, il papa vuole dare a questo spazio una sistemazione scenografica e renderlo adatto per lo svolgimento delle processioni e per accogliere i pellegrini.

Bernini opta per una forma complessa: vi è un primo spazio ovale delimitato da un colonnato con portici tripli e un seconod spazio trapezoidale delimitato, invece, da corridoi chiusi. Grazie alla piazza ovoidale si conferisce un peso visivo all'obelisco egiziano, l'ovale induce i fedeli ad osservare la cupola. La piazza di forma trapezoidale rovesciata fa apparire la chiesa più vicina e monumentale di quanto non sia realmente. Una piazza ovale consente ai portici semicircolari di trasmettono l'idea di una Chiesa "materna".

L'arte Tardobarocca e il Rococò

L'Europa dalla fine del 700 vive un periodo di transizione, si pongono le premesse per il passaggio all'età contemporanea, si afferma l'assolutismo monarchico. In ambito artistico nasce il Rococò con molti altri nuovi generi pittorici che segnano l'inizio di una tarsformazione culturale. Con Tardobarocco si indica quel periodo seguente la morte di alcuni elevati artisti del del linguaggio. il Rococò nasce per definire le decorazioni di finte grotte o giardini con conchiglie o piccole rocce, per poi sfociare anche in decorazioni per residenze aristocratiche o borghesi e in seguito anche per architetture. Il Tardobarocco e il Rococò vengono spesso utilizzati come sinonimi, ma a definire quest'ultimo sono le diverse tematiche, piacere puramente sensortiale e la ricerca di comodità.

LA REGGIA DI CASERTA

Viene costruita per Carlo III di Borbone, il disegno della reggia è affidato a Luigi Vanvitelli. E' pensata anche come sede di governo e sorge al termine di un lungo viale rettilineo proveniente da Napoli. Al termine del percorso vi è una grotta artificiale dal quale scaturisce una cascata d'acqua, grazie ad un acquedotto. L'edificio presenta un'impianto molto compatto: attorno ai 4 cortili rettangolari, racchiusi da lunghi corpi di fabbrica, vi sono gli appartamenti reali, gli uffici e i servizi, disposti su 5 piani. Nel parco varie fontane presentano movimentati gruppi scultorei che attenuano il risultato geometrico dato al verde. Il figlio di Vanvitelli, Carlo Vanvitelli, aggiunge un giardino all'inglese, caratterizzato da viottoli irregolari.

IL ROCOCO' IN FRANCIA

In Francia si inizò a dare molta attenzioni ai pittori locali e ai nuovi soggetti, spesso si trattava di scene della mitologia classica o della letteratura epica, senza alcun intento morale o dramamtico, o anche di riti sociali della vita aristocratica o di un mondo agreste del tutto idealizzato.

Le scene di genere vengono rivalutate, si ampliano gli aspetti sulla vita quotidiana andando a comprendere anche i ceti benestanti e non solo le classi popolari, si trasforma così l'immagine dipinta in uno strumento di riflessione sulla società, accrescendo la consapevolezza sulle differenze tra classi.

Questa nuova visione la ritroviamo anche nella ritrattistica, questi infatti si presentano più vari con numerose sfumature psicologiche, rappresentando noon solo diversi ceti, ma anche le espressioni e i gesti vanno ad evidenziare le diverse sfumature del genere umano.

Il vedutismo rappresenta un nuovo genere pittorico incentrati nella rappresentazione realistica di paesaggi urbani esistenti, il luogo viene riconosciuto grazie agli edifici o elementi caratterizzanti del luogo. Questo intento di documentazione viene eseguito sia in una versione più classica, preferita dagli italiani, sia più naturalistica, preferita dali olandesi.

Power Point realizzato da:

Angelica Capitelli Margherita Uccella Valerio Colangelo 5D